"Carlo Catellani nasce a Parma il 27.3.1960. Nel '73 ottiene il diploma di terza media e dopo due anni di scuola professionale inizia la carriera di fabbro facendo il "piccolo" in un'officina di Fornovo. Logan Smith nasce a Notting Hill (London) il 12.6.1931. Si laurea in architettura a Cambridge il 19.9.1954. Innamorato del mondo equestre, si specializza nel restauro di ippodromi e circoli ippici, realizzando nel 1981 il progetto capolavoro del "Tambouring Bluefran Horses Club" nel Kentucky. Si tiene costantemente alla larga dal design. I due si incontrano a Minorca (Baleari) nell'estate

"Carlo Catellani nasce a Parma il 27.3.1960. Nel '73 ottiene il diploma di terza media e dopo due anni di scuola professionale inizia la carriera di fabbro facendo il "piccolo" in un'officina di Fornovo. Logan Smith nasce a Notting Hill (London) il 12.6.1931. Si laurea in architettura a Cambridge il 19.9.1954. Innamorato del mondo equestre, si specializza nel restauro di ippodromi e circoli ippici, realizzando nel 1981 il progetto capolavoro del "Tambouring Bluefran Horses Club" nel Kentucky. Si tiene costantemente alla larga dal design. I due si incontrano a Minorca (Baleari) nell'estate dell'85 per l'"International Meeting Gin Votaries" ed è nella straordinaria euforia di quelle serate che nasce l'idea di iniziare la progettazione e produzione artigianale di lampade da arredamento e oggetti d'uso. Le loro menti anticonformiste scelgono una strada di tranquillità quasi contadina, tipica di chi ha vissuto fuori da stress manageriali e pressioni di fatturato, una strada che evoca lontananze preindustriali e ci riporta ad un lavoro fatto di mani e cervello". Questa la prima nota biografica stampata in un catalogo per il marchio di design e illuminazione Catellani & Smith... e la loro prima provocazione. Una storia dichiaratamente immaginaria, partendo da Logan Smith - in realtà il suo cavallo da corsa - e finendo con il nome stesso di Catellani che è in realtà Enzo. Una biografia totalmente inventata, dunque, che si pone come prima avvisaglia dell'atteggiamento ironico di Enzo Catellani verso il prendersi troppo sul serio di alcuni marchi di design. Quello che è vero è che la Catellani & Smith nasce a metà degli anni 80 quando Enzo Catellani, nativo di Zibello e trasferito a Bergamo, inizia una piccola produzione di lampade. Una produzione piccola ed esclusiva, quindi, ma che si espande quando nel 1989 Renate e Peter Meese notano le straordinarie potenzialità del design di Catellani, e decidono con lui di presentarle al pubblico alla Fiera Ambiente di Francoforte, con grandissimo successo. Lo stesso anno nasce e apre ufficialmente la Catellani & Smith, che riceve da subito entusiastici consensi grazie a opere come l'Albero della luce e Turciù, contenute nel primo catalogo "Oggetti senza Tempo". La collezione è caratterizzata dall'uso innovativo del flex per creare elementi di arredo unici, originali e che valorizzino la possibilità di interazione con l'oggetto lampada grazie alla loro plasmabilità e flessibilità. Una collezione dunque che mette in chiaro fin da subito non solo la qualità delle realizzazioni dell'azienda ma anche il suo stile e la sua capacità artistica. La seconda serie di lampade viene realizzata da Catellani nel 1995 con la collezione Luci d'oro. Una serie che mette stavolta in secondo piano la lampada come oggetto per concentrarsi maggiormente sulla luce in sè stessa e su com'è riflessa nell'ambiente, venendone influenzata e influenzandolo a sua volta. L'ispirazione per Luci d'oro è quella dei colori intensi di un camino che arde o della luce solare, e il concetto di rifrazione comincia ad acquistare una studiata importanza nelle realizzazioni di Catellani. Parte della collezione è presentata a New York, la prima tappa di un percorso che nello stesso anno vede Catellani illuminare luoghi importanti come i magazzini del sale di Cervia o la chiesa di Santa Maria Assunta nel bresciano, culminando con l'illuminazione della Marina di Amsterdam nel suo anniversario, con l'installazione di una lampada di 2.5 metri di diametro. Due anni dopo, nel 1997, Catellani & Smith propone con la collezione Stchu Moon il prosieguo naturale della sua riflessione e studio sulle fonti di luce e la loro rifrazione, passando dall'illuminazione diretta a quella rifratta. In questa serie, infatti, la superficie irregolare dell'oggetto lampada crea giochi di luce e riflessi particolari e d'effetto, rendendolo un vero e proprio complemento d'arredo indipendente. Realizzate a mano, tutte le lampade della collezione hanno il valore aggiunto di essere pezzi unici. Con la collezione Lucenera presentata nel 2000, torna invece la presenza della luce diretta - anzi, più diretta che mai considerando il fascio di luce pura direzionabile sull'oggetto attraverso la peculiare flessibilità della lampada. Un tipo di lampada che mette al centro dei riflettori l'oggetto illuminato, accentuandone al massimo grado le caratteristiche e le peculiarità. Nonostante la continua ricerca e innovazione Enzo Catellani non dimentica i passi fatti in passato, ma li rielabora in un costante lavoro di studio e raffinamento. Proprio da prototipi messi a punto durante gli anni di attività precedenti nasce nel 2000 la collezione Fil de Fer, composta da filo di alluminio sapientemente scolpito e intrecciato per formare suggestive forme ovali, ma anche nuvole o cascate illuminate dall'interno. Inizialmente nata con l'illuminazione di lampade alogene, attualmente la collezione è disponibile in una versione aggiornata secondo i canoni della modernità e del risparmio energetico attraverso l'uso di luci LED. La serie PostKrisi due anni dopo vede Enzo Catellani affrontare una nuova, ambiziosa sfida: colorare la luce con l'utilizzo di modelli di lampade in vetroresina che si allontanino dalle tonalità classiche. Una ricerca non solo più sulla luce, quindi, ma anche sul modo in cui essa interagisca con i colori riflettendosi e creando un gioco di luci unico ed inimitabile. A prendere il centro della scena sono i colori primari o naturali della vetroresina, e la sua forma che imprigiona e scolpisce ombre e luci attraverso i bordi irregolari. L'idea di design in cui Catellani mette più sperimentazione è però forse Atman - letteralmente essenza. Un ritorno alle origini e alla semplicità, ispirato al viaggio in India durante il quale Catellani ha cercato risposta a interrogativi interiori, un'idea di design che applica alla moderna tecnologia la profonda conoscenza di una cultura che coniuga caos e silenzio, miseria e spiritualità. Il risultato è quasi un gioiello, un oggetto sperimentale e dalle linee essenziali in cui una fonte di luce LED è proiettata attraverso il cristallo. Lo studio delle nuove tecnologie LED non si ferma però ad Atman: le nuove produzioni hanno sempre maggiormente presente l'importanza di fonti di luce che siano maggiormente ecologiche e sostenibili. L'ennesima rivoluzionaria idea di design nasce sotto il nome di Eco-logic Light, una strada intrapresa in diverse collezioni come Moon, Light Stick o Pepita, in cui lo studio sulle forme e sulla rifrazione della luce tipico di Catellani & Smith si unisce all'utilizzo di fonti di luce attente all'ambiente e alla sostenibilità.In venticinque anni di storia che continua ancora adesso, Catellani & Smith ha consolidato la propria fama sulla scena internazionale grazie alla cura messa in ogni pezzo e all'intervento manuale che resta imprescindibile in gran parte delle lavorazioni. Un tocco che aiuta l'idea e la luce stessa a farsi oggetto, e a farsi oggetto unico nelle proprie imperfezioni. Proprio per queste caratteristiche i prodotti Catellani & Smith sono frequentemente contraffatti e imitati, ma solo l'acquisto attraverso rivenditori autorizzati garantisce ai clienti il prodotto originale, unito alla capillare e professionale assistenza di vendita che costituisce l'ennesima garanzia di cura e professionalità del brand.

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