Melina è un progetto di design ideato nel 2014 dall'architetto e ricecatrice in design Valia Barriello. Valia Barriello, si laurea nel 2005 presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, con la tesi "Una rete monumentale invisibile. Milano città d'arte? Sogno Possibile". Inizia l'attività professionale collaborando con diversi studi milanesi di architettura fino a quando la passione per gli oggetti quotidiani e il saper fare con mano, la spingono verso il design e verso il mare. Inizia così un dottorato in Des

Melina è un progetto di design ideato nel 2014 dall'architetto e ricecatrice in design Valia Barriello. Valia Barriello, si laurea nel 2005 presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, con la tesi "Una rete monumentale invisibile. Milano città d'arte? Sogno Possibile". Inizia l'attività professionale collaborando con diversi studi milanesi di architettura fino a quando la passione per gli oggetti quotidiani e il saper fare con mano, la spingono verso il design e verso il mare. Inizia così un dottorato in Design presso la facoltà di Architettura di Genova che consegue nel 2011 con la tesi di ricerca "Design Democratico". La stessa passione che ha per il design, la mette anche nella scrittura; redige quindi anche articoli per diverse testate del settore, inoltre cura l'allestimento di mostre di design. Porta avanti, contestualmente all'attività professionale, anche la sua personale ricerca sui temi che ruotano intorno al design democratico accessibile a tutti, all'autoproduzione e all'utilizzo di materiali di scarto. Attualmente, lavora presso uno studio milanese, collabora nell'attività didattica alla NABA come assistente del designer Paolo Ulian, e ha curato nel 2013 "Recupero. Artwo fuori e dentro le mura" una mostra per la Triennale di Milano che ha visto il coinvolgimento di designer e detenuti del carcere di Rebibbia. Ha collaborato con diverse riviste e testate di settore, inoltre ha curato la rubrica di design per Artribune dalla sua fondazione fino a marzo 2015. Agli allestimenti, gli articoli e le curatele si sono aggiunti con naturalezza anche gli oggetti autoprodotti e nel 2014 ha lanciato la sua prima autoproduzione a tutto tondo: Melina. Melina for Kids è la sua linea di prodotti creata per stupire anche i più piccoli, ma apprezzata per l'ironico e semplice design anche dagli adulti. Si tratta di oggetti di comune utilizzo che, con un pizzico di fantasia, possono trasformarsi in veri e propri giocattoli. Tutti gli oggetti a marchio Melina For Kids sono realizzati interamente in Italia. La stessa designer per spiegare il suo progetto autoprodotto, dichiara "L'idea di Melina è nata per tenere viva l'usanza di tramandare, di generazione in generazione, i giochi. Quando ho osservato la figlia di un'amica preferire un tovagliolo, da me piegato, al suo ultimo modello di Barbie, ho capito che in quel semplice gesto i più piccoli intravvedono una magia. Ho studiato allora come modificare forma e pieghe per renderlo un prodotto con due funzioni. Questo gioco è stato tramandato da mia nonna, che si chiamava Melina, a mia madre e da mia madre fino a me". Melina è un complemento per la tavola e allo stesso tempo gioco per i più piccoli che tramanda l'amore per un divertimento semplice e creativo. Melina è una simpatica, colorata, semplicissima tovaglietta americana in cotone che, opportunamente ripiegata su se stessa, si trasforma in una divertente bambolina.
 Un oggetto che prende ispirazione da un vecchio gioco popolare molto diffuso nel dopoguerra italiano, quando mamme e nonne, non potendosi permettere l'acquisto di giocattoli, inventavano passatempi per far svagare i più piccoli.
 Per ricreare qualcosa che somigliasse a una bambola, spesso si piegavano e si arrotolavano degli strofinacci o alcuni asciugamani, in modo che le loro fattezze e le loro forme ricordassero quelle di un bambolotto. Chiaramente poi, la sconfinata fantasia dei bambini faceva il resto.
 Il progetto di design che nasce dalla fantasia di un'artista che non ha dimenticato di seguire i suggerimenti della sua bambina interiore, un prodotto nato dopo aver ristudiando le dimensioni e le pieghe, per realizzare queste giocose bamboline. Una tiratura di tipo artigianale che, mixata al più moderno graphic design, rendono questo gioco davvero attuale.
 Melina è quindi un oggetto dalla duplice funzione: è sia una comoda tovaglietta per allestire i pranzi dei bambini sia una dolce bambolina. Un accessorio semplice pensato apposta per risvegliare, anche nei più piccoli, l'interesse per i giochi tradizionali e per stimolare la loro, innata, fantasia. Perché anche una tovaglietta può diventare un gioco creativo. Melina è un'autoproduzione, stampata e realizzata artigianalmente in Italia, è in cotone ed è disponibile in tre differenti modelli e colori. Sul sito di LOVEThESIGN troverete le fantastiche Tovagliette all'americana firmate Melina, nella versione Pallino (adatta ai maschietti) nei colori dell'anice, del miele e del menta e le tovagliette Melina (versione per le femminucce). Melina for Kids è un progetto divertente e colorato che racchiude una storia che sa di tradizione, fantasia e soprattutto graphic design. Un complemento per la tavola e allo stesso tempo oggetto ludico per i più piccoli, che al di là della bellezza della grafica, rappresenta l'essenza di quello che dovrebbe essere il gioco per i bambini: la fantasia. Con Melina, la designer Valia Barriello, riesce a tramandare l'amore per un divertimento semplice e creativo, ispirato alle tradizioni di quei tempi in cui, quello che non c'era, lo si poteva creare e inventare grazie alla fantasia e ad un po' di manualità. Un lavoro incentrato sul recupero dei materiali e delle tradizioni poiché per l'artista, incorporare il recupero nella progettazione è stato un processo quasi spontaneo, data la sua visione che parte da un concetto base -tutto ciò che ci circonda, può diventare uno spunto o un punto di partenza-. Per Valia Barriello tradizioni e oggetti, meritano sempre una seconda vita. Melina è stata lanciata nel 2014 in occasione della mostra Source-Self Made Design tenutasi a Firenze, grazie alla selezione del curatore Roberto Rubini, ma l'idea è nata almeno due anni prima. Durante il Fuorisalone 2015 la designer ha presentato, in occasione della Kids design week Superstudio (selezione a cura di Paola Noè di Unduetrestella), anche la versione maschile: Pallino. Da sempre affascinata dal design dedicato al mondo dell'infanzia che, proprio come la fantasia dei bambini, offre infinite possibilità d'interpretazione. Quando sembra che tutto sia stato già pensato, in realtà c'è ancora un mondo da fare e da scoprire, per questo l'ispirazione del progetto Melina, non è nato da intricati studi di linee o di mercato, ma semplicemente giocando con la piccola Lavinia, la figlia di una sua cara amica. D'altronde Valia Barriello non è la prima che vede nei bambini, la principale e soprattutto la più genuina, fonte d'ispirazione.

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