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Divani extra large

Ogni sensazione è extra su un divano extralarge: dalla lettura alla pennichella. Ideale per la famiglia o per creare un’isola di relax in un open space, un divano extralarge che coniuga qualità e stile dura nel tempo e non stanca. Grazie al design modulare si trasforma e assortisce in base alle tue esigenze: componi il tuo harem di comfort!
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I divani extra large sono l'evoluzione dei divani tradizionali, presentano dimensioni molto più ampie rispetto al normale e sono diventati i veri re della zona living di qualsiasi casa. Il loro successo è dovuto soprattutto alla percezione di comodità e di accoglienza che trasmettono: diventano i protagonisti indiscussi di qualsiasi casa e da soli sono in grado di trasformare completamente l'ambiente in cui vengono inseriti. Per divani extra large non si intendono esclusivamente quelli a più di tre posti ma anche quelli la cui profondità è maggiorata rispetto alla media: si tratta di modelli dal design ricercato, adatti ad ambienti di grandi dimensioni, dove un divano di dimensioni normali rischierebbe di passare inosservato. I divani extra large sono la fantasia di qualsiasi designer che deve cimentarsi nella realizzazione di un prodotto facente parte della tradizione, che però si discosta da questa per qualche elemento, diventando quindi un prodotto di nuova concezione con le radici nel passato ma una forte percezione del presente. I divani extra large non sono così diversi da quelli tradizionali, se non nelle dimensioni e possono essere quindi considerati come dei fratelli maggiori, la cui scelta dev'essere fatta in maniera attenta e accurata: è inutile inserire un divano extra large in un ambiente non adeguatamente ampio per ospitarli nel modo migliore, il rischio è quello di far perdere eleganza e praticità all'elemento d'arredo, soffocando la stanza e annullando di fatto tutti gli aspetti positivi di questo divano. La storia del divano Prima di arrivare ai modelli di divani extra large, i divani erano semplicemente delle sedute più ampie e comode rispetto alle sedie, dedicate alle classi sociali più abbienti. Una prima rudimentale idea di divano è comparsa già in epoca egizia, quando alle corti dei faraoni vennero realizzate delle panche con schienale, ricoperte di cuscini per garantire un comfort migliore. Queste sedute erano colpite nel legno e finemente intarsiate, proprio per dare un'apparenza estetica ancora migliore e più piacevole, che si integrasse perfettamente con lo sfarzo dei palazzi dei governanti. Non è difficile credere che venissero impiegate anche foglie d'oro per le decorazioni di questi elementi d'arredo, anche se si tratta di semplici ipotesi che trovano comunque fondamento nello stile ricco che caratterizzava l'età imperiale egiziana. Erano delle sedute dedicate ai potenti e per questo dovevano essere comode e quanto più eleganti possibile ma dopo essere state per lungo tempo a uso e consumo esclusivo dei faraoni, pian piano vennero portate anche negli spazi pubblici dei palazzi, dove si tenevano le feste e gli incontri, per essere utilizzati da tutti i cortigiani. Nel periodo romano il divano inteso nella maniera egizia non esisteva più: in epoca imperiale i romani erano noti per la loro voglia di ostentare e di dimostrare la loro ricchezza, soprattutto all'interno delle loro case quando organizzavano incontri e ospitavano persone di un certo livello. In quel caso si utilizzavano i triclivi, delle stanze da pranzo di dimensioni non eccessive in cui tre divani venivano posti in posizione di ferro di cavallo attorno al tavolo in cui erano disposte le leccornie del pasto. La posizione tenuta dai commensali era sdraiata, con il busto poggiato sullo schienale laterale e la schiena poggiata allo schienale posteriore: questa era la migliore condizione, secondo i ricchi, per consumare al meglio il pasto, gustandone appieno tutti i sapori. Questi divani (detti anche triclivio dal nome della stanza in cui erano disposti) non hanno avuto seguito nelle epoche successive e il culto del pasto in posizione distesa è morto insieme all'egemonia imperiale romana. C'è stato un periodo, durante gli anni bui del medioevo, in cui il divano scomparse quasi dalla tradizione estetica degli europei: non era il momento in cui pesare ai dettagli estetici, in cui si dava maggior peso alla concretezza e alla funzionalità, per questo motivo le abitazioni erano molto spartane, presentavano solo l'essenziale. Solo i castelli presentavano ricche decorazioni, per lo più arazzi e tappeti e l'uinico elemento assimilabile a un divano erano le cassapanche che si trovavano nelle camere da letto dei signori, utilizzate per riporre gli indumenti della notte o per sedersi quando la servitù si accingeva a sistemare e pulire le calzature. Si trattava comunque di elementi di scarso senso estetico, se non per qualche intaglio sul legno, nulla a che vedere con lo stile e la classe degli elementi rinascimentali: è in questo periodo che il divano torna a fare la sua comparsa nelle case dei signori sotto forma di elemento decorativo e d'arredo. I cuscini si fanno sempre più raffinati e morbidi e le sembianze del divano si avvicinano sempre più di a quelle degli elemento d'arredo odierni piuttosto che alle cassapanche da cui derivano. Sono anni in cui il culto del bello si diffonde in tutta l'Europa, in cui i più facoltosi cercano di acquistare elementi che esaltino la raffinatezza e lo stile del loro casato: le tappezzerie di seta sostituiscono quelle in cotone, che vengono destinate esclusivamente al popolo ma è con l'avvento e la diffusione dello stile barocco che il divano si arricchisce di elementi decorativi: l'ebano in foglie diventa il materiale più diffuso per la realizzazione dei mobili e le sedie con i braccioli vengono lentamente soppiantate dalle poltrone, molto più comode e confortevoli. Proprio dalle poltrone nasce il primo embrione del divano moderno, così come lo si concepisce oggi nella forma attuale. Le poltrone nascono in Francia alla corte di Luigi XV e si propongono come elemento di rottura con il passato: nella storia dell'arredamento, questi complementi segnano il passaggio verso una concezione diversa degli elementi d'arredo, in cui la funzionalità e la comodità diventano due facce di una stessa medaglia. La reggenza di Luigi XV e il suo desiderio di "bello" diventano il motore per la realizzazione di nuove idee, in alcuni casi stravaganti e in altri meno. La poltrona diventa ancora più imponente alla corte di Francia, l'imbottitura si fa morbida e sostituisce completamente i cuscini, mentre la tappezzeria stessa diventa un complemento d'arredo, nei caldi colori del rosso e del giallo, molto utilizzati in quel periodo. La poltrona, così come era stata intesa da Luigi XV diventa il precursore del divano, perché in questi anni viene sperimentato un tipo di poltrona a due posti che, nei fatti, non ha nulla da invidiare al divano moderno. Struttura in legno e imbottitura diventano le basi per la realizzazione delle sedute regali: la marquise si fa immediatamente apprezzare grazie alle sue linee ricche di decori e di intagli m soprattutto grazie alla sua indiscutibile comodità. Da questo momento la marquise assume forme sempre più rettilinee, le sedute si affinano e inizia a delinearsi la prima idea di divano nel senso più stretto del termine: probabilmente è l'avvento del rococò a dare la spinta decisiva, sta di fatto che i divanetti diventano elementi imprescindibili dei grandi saloni dei palazzi dei signori e delle regge regali, elementi in cui sedersi per leggere un libro o più semplicemente per sorseggiare il thè. Da quel momento l'evoluzione del divano è stata inarrestabile fino all'arrivo dei divani extra large: il design ha sempre avuto un occhio di riguardo dei confronti di questi elementi dell'arredamento moderno, che si prestano a essere interpretati in tantissimi modi diversi. Dai primi modelli lineari, a due o a tre posti, che nelle case venivano spesso affiancati da coppie di poltrone, si è passati ai modelli angolari, che aumentavano notevolmente lo spazio di seduta sfruttando l'estensione di due pareti e in parte sostituendo la funzione delle poltrone, che nell'ideale di una casa moderna cessano di esistere nella forma e nell'uso per cui sono nate. I divani angolari sono essi stessi dei divani extra large, perché nei fatti le loro dimensioni sono indubbiamente più ampie rispetto a un divano tradizionale e non vanno confusi con i divani con chaise longue, essenzialmente dei divani con una parte più lunga per guadagnare una posizione più comoda, una penisola che all'occorrenza può essere impiegata anche come posto aggiuntivo ma senza schienale. Nei divani angolari possono trovare posto anche 6 o 7 persone, se non di più e l'interior design ha sempre considerato questi elementi come dei jolly importanti per l'arredamento e la realizzazione di un ambiente moderno e alternativo, semplicemente modificandone la posizione sulla base delle necessità. Il divano angolare viene spesso allontanato dalle pareti per occupare una posizione più centrale nella stanza, divenendo quindi il fulcro dell'attenzione principale. Oltre ai divani angolari di grandi dimensioni, però, il design ha saputo creare un'altra perla che fa sognare gli amanti dei divani e delle sedute comode: il divano a doppia profondità. Questa tipologia di divano presenta una seduta molto più ampia rispetto al normale, in cui poggiando la schiena contro lo schienale inevitabilmente ci si trova a distendere completamente le gambe, giacché la larghezza dei cuscini supera i 90 cm canonici e si avvicina ai 120 cm. Ovviamente, questi divani maxi sono spesso ricchi di cuscini, proprio per far spessore ed evitare che gli ospiti si trovino a disagio o scomodi quando utilizzano il divano, ma all'occorrenza possono essere rimossi per rilassarsi per leggere un libro o per guardare la tv. Su questi divani extra large trovano spazio almeno il doppio delle persone che può ospitare un divano normale con la medesima lunghezza ed è un oggetto d'arredamento perfetto per una serata di chiacchiere e risate con gli amici. I divani extra large, quindi, sono il frutto dell'ingegno dei designer più fantasiosi che hanno cercato di coniugare l'essenza del divano con i suoi utilizzi più comuni, dando vita a una struttura che può facilmente trasformarsi in un comodissimo letto a una piazza o più senza necessariamente dover modificare la sua struttura e senza nemmeno rimuovere lo schienale. I divani extra large sono ormai una consuetudine nelle case, vista la loro versatilità, tanto che ormai sono tanti i produttori che li inseriscono nel loro catalogo e i designer che li realizzano in fogge e materiali diversi. Le tipologie di divano extra large Di divani extra large è pieno il mercato, interpretati in tantissimi modi per assecondare le esigenze di stile e di design dei consumatori. Di base, però, tutti i divani maxi si caratterizzano per l'essenzialità della struttura: le abbondanti dimensioni, infatti, sono già un elemento che fa risaltare appieno questo complemento d'arredo e non servono grandi strutture per sottolinearne la presenza nella zona living. Questo è uno dei motivi principali per i quali sarà difficile trovare dei divani exra large con imponenti strutture in legno intagliato, come nella tradizione classica, in favore di strutture quasi invisibili, sapientemente celate tra la tappezzeria e l'imbottitura per dare una percezione di continuità agli elementi e non appesantire eccessivamente un elemento così importante. Questa scelta influisce anche sulla percezione di comodità del divano stesso, che presenta più parti imbottite e meno spigolose su cui poggiarsi: in sintesi, queste possono essere le principali caratteristiche del divano Post Composition 4 di FishDesignMarket, un elegante divano a 4 posti lungo ben 330 cm e profondo 110 cm. La linearità è il suo punto di forza: i grandi cuscini che compongono la seduta sono rivestiti in cotone di primissima qualità nei colori neutri e coprono i piedini in materiale plastico che fanno parte della struttura portante del divano, completamente nascosta all'interno dell'imbottitura e del rivestimento. Ma qual è la particolarità di questo divano? Oltre alle dimensioni molto ampie, questo è a tutto gli effetti un divano componibile perché è formato da una poltrona con bracciolo, una poltrona senza braccioli e un pouf senza schienale, che termina con una piccola libreria a vista dal fascino antico, che richiama lo stile dei grandi viaggiatori, così come tutto il divano. Questo stesso divanom può essere acquistato anche in dimensioni più piccole, eliminando alcuni degli elementi e riducendone l'ingombro. E' uno dei divani extra large più particolari e affascinanti,m dove si sta comodi in quattro ma anche in sei grazie all'ampia seduta. L'imbottitura è molto morbida grazie alle piume che rendono questo uno dei divani più accoglienti, che avvolge il corpo quando ci si siede o sdraia. Proprio sulla base del concetto di modularità, Thesign ha realizzato un divano componibile a piacimento del cliente, che può realizzare la struttura più vicina ai suoi desideri aggiungendo i moduli fino a completare il divano extra large. Rodolfo si compone di tre diversi elementi: - struttura in tondino d'acciaio - pouf/schienale - letto/seduta I singoli elementi possono essere utilizzati anche da soli ma danno il meglio solo se abbinati insieme agli altri per la realizzazione di un divano Rodolfo: la particolarità è che non c'è un limite alla fantasia e che il divano può essere lungo anche quanto tutto una parete e profondo tre volte un divano normale. Ogni singola parte si ancora semplicemente all'altra in modo tale che non ci siano spostamenti non adeguati e il divano prende forma sotto gli occhi del cliente che può finalmente usufruire del divano dei suoi sogni. Il letto o seduta è un ritrovato di genialità, perché un divano modulabile composto da tre di questi moduli si trasforma in pochi passaggi in tre letti, così come lo schienale del divano può essere facilmente rimosso per aggiungere un pouf comodo per garantire una seduta in più agli ospiti. La seduta ha i lati che misurano 70x95 e già questo dà un'idea delle dimensioni che può assumere un divano così composto. La disponibilità di colori è molto vasta, questo permette di creare divani multicolor, con elementi tutti differenti tra loro per una casa moderna e vitaminica, così come vuole il design moderno. Divani extra large come elemento di completamento I divani extra large sono entrati nell'immaginario comune come simbolo delle case moderne grazie alle tante riviste patinate dedicate alla casa e al design che da ormai qualche anno li propongono come elemento unico per il completamento della zona living. In effetti, basta sfogliare uno di questi giornali, che spesso ritraggono le case dei più famosi, per rendersi conto che il salotto tradizionale ha lasciato il posto a un ambiente meno formale e più rilassato, in cui la zona conviviale non è necessariamente strutturata secondo un preciso schema ma si adatta alla personalità di chi abita quella casa. I divani extra large trovano la loro collocazione ideale negli ampi spazi dei loft e degli open space, dove l'ambiente unico si presta per essere ampiamente personalizzato con elementi moderni e di rottura come può essere un divano di dimensioni importanti che, in assenza di una divisione netta degli ambienti, funge da elemento separatore tra la zona living e la zona notte o cucina, a seconda della disposizione dell'immobile. I divani extra large hanno spesso la firma di grandi designer ma sono spesso il frutto della fantasia dei più giovani, designer non ancora famosi di grande talento con la mente aperta sul mondo e una visione della realtà moderna molto più evanescente, tale da permettere loro di realizzare soluzioni così straordinarie e versatili come i divani extra large. Naturalmente non tutte le case sono adatte a ospitare un elemento importante come questo, anche perché la percezione dell'occhio umano non è sempre uguale ma cambia in relazione alla contestualizzazione. In pratica, un divano extra large inserito in un ambiente spazioso come un open space di derivazione industriale appare all'occhio dell'uomo non così grande come in realtà è mentre, se inserito in una stanza di dimensioni normali, come una sala di una casa tradizionale, potrebbe ingannare l'occhio e apparire ben più grande. La percezione di extra large, esulando dalla sua misurazione oggettiva, può essere considerata come un aspetto soggettivo. Pertanto, per esempio il Divano Lima realizzato dall'azienda Tacchini, che misure alla mano non può essere definito come un divano extra large, se inserito in un ambiente di dimensioni non eccessive potrebbe riempire talmente lo spazio con le sue forme imponenti e sinuose, tanto da dare l'idea che sia ben più grande di quanto, in realtà, non sia. Resta il fatto che i divani extra large, che quindi superano le canoniche dimensioni tradizionali, rappresentano una delle caratterizzazioni più forti del design moderno nell'ambito dell'arredamento della zona living.