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È più bella di così: 5 trucchi per fotografare casa tua
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È più bella di così: 5 trucchi per fotografare casa tua

Quella stanza è stupenda. O forse è solo la foto che è venuta bene. Casa tua, in fondo, è più bella. Se anche tu riuscissi a fare delle foto così, potresti sfidare i tuoi amici: chi ha la casa più cool? O potresti immortalare quel momento, che come Natale arriva una sola volta l’anno, in cui la casa è ordinata e pulita, quell’attimo di splendore minimal prima che arrivino gli ospiti. Con un paio di belle foto potresti anche vendere casa più facilmente.

Qualsiasi sia la tua motivazione, cinque regole – facili da rispettare – per rendere giustizia al luogo che meglio ti presenta al mondo: casa tua.

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Stop, look & listen: prospettiva e cavalletto

Hai scelto la stanza da fotografare. Qualunque essa sia è il momento di fermarti, osservarla e prendere le giuste decisioni. In silenzio. Anzitutto decidi la direzione in cui vorresti puntare l’obiettivo: qual è la zona più interessante? Scelta? Ok. Ora cerca di assecondare la prospettiva della stanza: è sempre meglio creare una composizione lineare.

Prendi un cavalletto o un sostegno su cui appoggiare la macchina fotografica. Non serve solo per evitare foto mosse: permette anche di modificare la posizione degli oggetti nella stanza senza cambiare inquadratura. Sistema la macchina in modo da valorizzare le linee di fuga dei muri e degli arredi. Posizionala parallela o perpendicolare alle pareti. Anche l’iPhone ha un mirino con la funzione griglia: usala, è un buon aiuto.

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Spegni le luci e disattiva il flash

Il sole è una lampadina da quasi 400 milioni di miliardi di gigawatt. A meno che tu non abbia luci professionali, per ora non hai bisogno di altro. Quindi spegni tutte le luci di casa. Ripeto: spegni tutte le luci di casa, anche quelle delle altre stanze. È bene evitare i riflessi gialli delle lampadine e mantenere ogni oggetto illuminato dalla migliore luce che hai a disposizione: quella del sole.

Spegnendo le luci ti accorgerai che è difficile ritrarre un ambiente troppo buio, ma è ancora più difficile controllare le luce diretta del sole. Se non puoi evitare queste due condizioni usa tende o lenzuola bianche per velare i raggi del sole. Avrai creato una sorta di softbox, uno strumento utilissimo per ammorbidire qualsiasi fonte di luce mettendo in risalto dettagli e texture.

Metti in ordine (e se non sei capace, copia)

È un consiglio banale? Una ragione in più per seguirlo. Non iniziare a scattare immagini senza aver prima valutato con attenzione cosa ha senso che si veda, cosa è superfluo, cosa stona. Mentre riordini la stanza (curiosando di quando in quando da dietro l’obiettivo della macchina fotografica) ripeti come un mantra: less is more, less is more, less is more…

Ok, una volta che hai quasi creato l’atmosfera che desideravi, prendi un catalogo pieno di belle fotografie di interni - ad esempio quello di LOVEThESIGN. Scegli le immagini che più ti emozionano. Strizza gli occhi, spremi le meningi, avvicinale e allontanale. Osservale e confrontale con la tua stanza: cosa hanno fatto il fotografo e la stylist prima di scattare? Dove hanno deciso di posizionare il divano? Quali oggetti ci sono in scena?

Seduta/letto modulare Rodolfo - Kvadrat
Pouf/schienale modulare Rodolfo - Kvadrat
Struttura modulare Rodolfo Fall Colours

Ultimi accorgimenti e advanced tips

È finalmente venuto il momento di mettersi dietro la macchina fotografica. La scena è perfetta, aggiusta l’inquadratura e sei pronto al clic. Quasi. Per essere tranquillo, fai mezzo passo indietro: è un trucco rudimentale ma ti permette di non tagliare nulla fuori dallo scatto. Per fare un crop, c’è sempre tempo in un secondo momento.

Apertura ed esposizione. Se la tua macchina fotografica o l’applicazione che hai scaricato lo permettono, puoi regolare i due valori che sono alla base di ogni scatto: apertura del diaframma e tempo di esposizione. Tenere il diaframma molto aperto (valori bassi!) fa entrare molta luce e tende a sfocare lo sfondo: ottima soluzione per mettere in evidenza un dettaglio o un piccolo oggetto. L’esposizione indica il tempo che il diaframma resterà aperto. Molti decimi di secondo (valori alti) significa incamerare molta luce: una buona soluzione per quando la luminosità naturale è scarsa.

Colazione o aperitivo? La golden hour

Non a tutti è chiaro il lavoro che svolgono occhi e cervello: colpa dell’abitudine. Milioni di colori, messa a fuoco a distanze diverse in un tempo impercettibile, continua correzione della luminosità e della temperatura della luce affinché l’ambiente intorno a noi non cambi di aspetto. Il blu del divano è sempre lo stesso, che sia illuminato da una lampadina a incandescenza o dal sole. Ma per una macchina fotografica non è così.

Come scegliere la luce migliore? La risposta si chiama Golden Hour, l’ora in cui la luce del sole è perfetta. Due volte al giorno: poco dopo l’alba o poco prima del tramonto. È una luce che si legge nella fotografia: se scatti durante le prime ore di sole, trasmetterai l’atmosfera del mattino. Quindi, se sei in cucina, il mood della colazione. Viceversa, se scatti al tramonto, la cucina evocherà un aperitivo. A te la scelta.

In ogni caso: geometria, simmetria, prospettiva e controllo della luce naturale. Sei pronto a sfidare i migliori Instagrammer (o almeno i tuoi amici). Lascia fare le “foto artistiche” agli altri. Tu scatta con la precisione di un ingegnere e vedrai che ottieni un risultato migliore.

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