Macinapepe 9098 by Alessi

Questo macinapepe fu presentato al mercato sul finire degli anni Ottanta.I fremiti del Post Moderno ancora scuotevano le menti e producevano vibranti brividi di piacere estetico.Alessi affidò alle archistar del momento la progettazione di una nuova serie di oggetti: Michael Greaves tra gli altri.La prima versione del Macinapepe 9098 era leggermente diversa e la sua manopola di rotazione presentava due alette che la rendevano simile alle orecchie di Topolino. Era un po' più Disneyano, insomma.Inoltre il fusto cilindrico era liscio e freddo, nel lucido acciaio cromato: si sporcava facilmente (quando si cucina spesso le mani sono un po' unte) e scivolava.Questa versione migliorata ha la parte rotante più simile a una "galletta", a un elemento idraulico o di tecnologia meccanica. Inoltre, la manopola è fornita in alcune belle varianti di colore, che lo rendono più caldo e accattivante, allontanandosi dal ricordo delle orecchie di Topolino che, invece, erano immutabilmente nere.Il fusto del modello attuale presenta una superficie bucherellata, che ha la duplice funzione di rendere meno scivolosa l'impognatura e di offrire una tattilità più ricca e complessa. Inoltre, il trattamento della superficie offre un non trascurabile piacere visivo, attraverso un pattern decorativo che quasi evoca il suo contenuto, i granelli di pepe. Dopotutto, dal design di qualità, non si può pretendere una semplice e fredda soluzione dei problemi: quella è offerta dall'algida funzionalità di chiodi e bulloni. Il design deve aggiungere bellezza, esito indubbiamente ottenuto dal Macinapepe 9098.Una curiosità che rende quest'oggetto un vero e proprio cult è la sua comparsa in alcuni fotogrammi del film Matrix (Matrix, L. e A. Wachowski, 1999). Insomma, macinare il pepe con il macinapepe 9098 potrebbe essere un'esperienza estetica indimenticabile. In fondo a cosa serve l'arte del progetto, se non a rendere significativo ogni gesto quotidiano, anche il più semplice e ordinario?A garantirlo è Alessi.