Marco Ripa è artigiano e Designer di Officina Art & Craft, la sua specialità è quella di realizzare complementi d'arredo in Ferro e Acciaio. Ogni oggetto che nasce dalle visionarie mani di Marco Ripa è un articolo assolutamente unico, realizzato artigianalmente. Un marchigiano, un artigiano e un Designer che realizza oggetti minimalisti, leggeri ed eleganti che si alternano a oggetti più massicci e dalle linee morbide. Classe 1977. Si diploma come perito meccanico e verso i 15 anni inizia il suo lavoro come fabbro da carpenteria n

Marco Ripa è artigiano e Designer di Officina Art & Craft, la sua specialità è quella di realizzare complementi d'arredo in Ferro e Acciaio. Ogni oggetto che nasce dalle visionarie mani di Marco Ripa è un articolo assolutamente unico, realizzato artigianalmente. Un marchigiano, un artigiano e un Designer che realizza oggetti minimalisti, leggeri ed eleganti che si alternano a oggetti più massicci e dalle linee morbide. Classe 1977. Si diploma come perito meccanico e verso i 15 anni inizia il suo lavoro come fabbro da carpenteria nella bottega dello zio, dove acquisisce buona manualità, gestione della materia e impara a lavorare il ferro e l'alluminio. Conclusi gli studi a Fermo e iniziato il lavoro a tempo pieno, si dedica soprattutto al ferro, il materiale protagonista dei suoi lavori. Materia che lui stesso descrive come "meno ripetitivo, più rumoroso e dannatamente sporco". Si appassiona ai libri di A. Calder, testi che portano i ragazzi ad entrare in contatto con l'arte e nella sua mente (oltre che fra le sue mani) il metallo inizia a prendere forma ed equilibrio. Scopre Ruskin e l'Arts and Crafts Movement: l'uomo è unico e irripetibile, esattamente come l'oggetto che egli stesso costruisce. Ma dal mestiere di fabbro Marco Ripa non traeva nessun tipo di appagamento per la sua vena artistica, infatti, parallelamente ha sempre coltivato la passione per l'arte ed il design. Ecco allora che nel 2011, dopo un travaglio durato anni e nonostante la crisi economica, finalmente decide di fondare la sua officina di lavorazione dei metalli, nella quale l'attenzione al lato artistico, era molto forte e presente Da questo punto di vista, lo scultore americano Alexander Calder è stato per lui, dapprima un ispiratore e poi un maestro. A. Calder realizzava principalmente sculture in metallo, ma leggere e mobili. Tutti noi siamo abituati ad associare al metallo, un certo peso e una certa staticità, non riusciamo a vedere le sue potenzialità di materiale dinamico. Calder invece ribalta questi concetti, donandogli leggerezza e movimento. Questo è ciò che inizialmente fa percepire, a Marco Ripa, il metallo da un altro punto di vista, e da qui ha inizio la sua avventura. Le sue collezioni di oggetti in metallo hanno l'obiettivo di dare una percezione di leggerezza e di movimento a un materiale che, nella visione comune, è in genere associato a staticità e pesantezza. Ripa ha un estro creativo che ama sovvertire i canoni tradizionali e spinge ognuno dei suoi progetti, fino al limite. Ne è un esempio, il portariviste Who's next, dove tutto il peso di questo geometrico oggetto poggia su un unico spigolo, dando quasi l'impressione che si in un equilibrio precario. Il portariviste Who's next è prodotto da Officina Art e Craft, un marchio che realizza oggetti unicamente artigianali, grazie soprattutto all'inventiva del designer Marco Ripa che crea oggetti dal design minimalista ed elegante, facendo attenzione alla cura dei dettagli e alla scelta dei materiali, per costruire pezzi moderni e funzionali. Who's next presenta forme geometriche ben definite e intersecate che creano diverse zone utili, sia per sorreggere, che per contenere e arredare un ambiente. Se chiedete a Marco Ripa da dove nasce la sua ispirazione, vi risponderà che, oltre ad essere da sempre un appassionato di arte e design, arricchisce costantemente il suo bagaglio di immagini. Anzi, tiene addirittura sempre a portata di mano, sul comodino, un blocco e una matita e durante certe notti insonni, la sua mente percorre viaggi e partorisce progetti, riempiendo di appunti il blocchetto. Il giorno dopo li riguarda e (ogni tanto) scopre che ha pensato a qualcosa di effettivamente buono, qualcosa che potrebbe diventare un progetto realizzabile. A questo punto allora avrà inizio il lavoro di prototipazione, che può durare anche molti mesi. Qualche aggettivo per descrivere il suo stile? Pulito, contemporaneo, fresco e sempre alla ricerca del dettaglio che fa la differenza. Essendo un artigiano e costruendo personalmente gli oggetti, il puntiglio di Marco Ripa sono di sicuro le finiture. Cura, infatti, in maniera quasi maniacale e precisa, ogni saldatura e smerigliatura delle sue opere. Durante un'intervista pubblicata da Fondazione Cologni, gli è stato chiesto se il suo brand fosse un genere musicale, quale sarebbe? La sua risposta è poliedrica esattamente come lui: "Questo della musica è un tema a me caro. La prima cosa che ho realizzato nella mia officina è stato proprio l'impianto stereo. Ascolto musica tutto il giorno. Negli anni sono passato attraverso molte fasi: dal rock al jazz, alla classica all'elettronica, dal reggae al funk. Però se devo sceglierne uno, resto fedele alla linea: il rock vince su tutto e se proprio devo scegliere un brano che mi rappresenti, probabilmente sceglierei "My generation" dei The Who". Qualche difficoltà l'ha incontrata anche Marco Ripa nella sua carriera: far capire alla gente la differenza tra un prodotto industriale e uno artigianale, è stata forse la difficoltà più grande. La più grande sfida per il Designer marchigiano è stata, capire a quale mercato rivolgere i suoi prodotti dato che quello interno, non gli bastava. Ha cercato quindi di uscire fuori dai confini italiani, nei paesi in cui il made in Italy è un titolo ricercato e apprezzato. Ci sta riuscendo soprattutto grazie all'utilizzo di internet. Attraverso l'e-commerce riesce a vendere un po' in tutta Europa e anche in Nord America. Ripa desidera puntare all'internazionalizzazione con l'ausilio di associazioni di categoria e incentivi pubblici. Questo secondo lui, di riflesso, farebbe crescere anche il nostro Paese. Un Designer che mette al primo posto della sua formazione, non tanto l'esperienza lavorativa, ma soprattutto la curiosità come motore che muove ogni cosa e, senza la quale, non si va da nessuna parte. Essere persone curiose ci forma, ognuna in modo diverso e con una ricchezza e un valore aggiunto che poi, è possibile donare anche agli altri. In questo periodo, grazie allo stile di design minimal ed essenziale, l'utilizzo di un materiale come il metallo sta vivendo una nuova era che Marco Ripa, non perde occasione di cavalcare. Grazie al design minimale, infatti, si è riscoperta la resistenza del ferro, si è abbandonato il decoro in stile liberty, per seguire invece spessori sempre più sottili. In un momento storico difficile come quello che stiamo attraversando, Ripa comprende che se ci si presenta con un'idea nuova e un'immagine accattivante, si può davvero emergere. Chiaramente come tutti i grandi artisti, anche lui è affiancato da un team di progettisti, architetti e Designer come Matteo Giustozzi e il fabbro forgiatore di vecchia scuola, Daniele Mattioli. Insieme formano un team che spazia dalla progettazione 3D, passando per la forgiatura, fino alla realizzazione di elementi di design minimal. Ognuno dei componenti della squadra specializzati in un certo settore, aggiunge valore ad ogni singolo progetto.

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