Gabriele Mucchi
Nato nel 1899 a Torino, ingegnere, pittore, come tale opera a Milano, Berlino e Parigi fra il 1927 e il 1934. Tornato a Milano è uno dei protagonisti dei movimenti di avanguardia di quegli anni: da "Corrente" al Movimento Realista, di cui è uno degli iniziatori e dei maggiori assertori. Contemporaneamente ha una funzione creativa e teorica nel gruppo degli architetti razionalisti milanesi, da Pagano a Rogers, da Albini a Belgiojoso, a Gardella e Zanuso. Lavora con Bottoni, Lingeri e Terragni a concorsi e coraggiose realizzazioni. Partecipa alla V Triennale di Milano, nel 1933, con un affresco e con la mostra della sua Cappella del Sudario. Nel 1934 crea la casa di Via Marcora, uno dei primi esempi di architettura razionale a Milano. Nel 1935 progetta e realizza una serie di mobili metallici, tra cui la chaise-longue Genni. Partecipa come pittore o architetto alla VI, VII, VIII Triennale. È membro dei CIAM e dell'MSA. Con Piero Bottoni è uno degli autori del quartiere sperimentale QT8 dove erige nel 1947 una casa prefabbricata. Partecipa in quell'anno alla stesura del Piano Regolatore di Milano, dopo aver proposto con Albini, Bottoni, Belgiojoso, Peressutti, Putelli e Rogers il piano "AR". Nel 1945 costruisce le Case per contadini di Valera Fratta con Bottoni e Pucci, nel 1953 realizza l'asilo di Muscoline. Dal 1955 si dedica esclusivamente alla pittura: tra il 1956 e il 1961 insegna presso l'Accademia di Berlino Est e all'università di Greifswald. Nel 1960 riprende brevemente l'attività di architetto, costruendo la Villa Braendli a Carona. Nel 1983 viene allestita una sua grande mostra antologica al Museo d'Arte Moderna di Berlino, al Puskin Museum di Mosca, e presso la Società di Arte Attuale di Brema. E' scomparso nel maggio 2002.