Matali Crasset & Pierre Hermé
Matali Crasset: matali crasset è un designer industriale di formazione. Negli anni 1990 ha mosso i primi passi in questo settore come apprendista presso Denis Santachiara in Italia e Philippe Starck in Francia. Nei primi anni 2000, ha dato vita a una società indipendente, la matali crasset productions. matali crasset concepisce il design come una ricerca. Lavora partendo da una posizione distaccata che le consente sia di intervenire sulla vita quotidiana sia di progettare scenari per il futuro. I suoi campi di intervento sono molteplici, sempre legati a degli incontri. Riunisce universi normalmente ben distinti, dall’artigianato all’arte contemporanea, dall’industria tessile al commercio equo e solidale, realizzando progetti per scenografie, arredamento, architettura, grafica e collaborando con artisti (Peter Halley), con nuove case editrici specializzate nel settore arredamento (Moustache), con comuni ed enti locali.
Poerre hermè: Erede di quattro generazioni di panettieri-pasticceri alsaziani, Pierre Hermé ha iniziato la propria carriera all’età di 14 anni presso Gaston Lenôtre. Celebrato in Francia, Giappone e negli Stati Uniti, colui che Vogue ha soprannominato "Picasso of Pastry" ha rivoluzionato l’arte della pasticceria conferendole gusto e modernità. Con l’idea di "il piacere come unica guida", Pierre Hermé ha inventato un universo del gusto, di sensazioni e piaceri®, come ama dire. Il suo approccio originale al mestiere del pasticcere l’ha condotto a rivoluzionare le tradizioni più consolidate: a eliminare, ad esempio, le decorazioni eccessive o inutili che ingombrano le pasticcerie oppure a “utilizzare lo zucchero come il sale, vale a dire come un condimento che consente di esaltare sfumature di sapori” e infine a rimettere in discussione il proprio lavoro, esplorando nuovi territori del gusto o rivisitando regolarmente le proprie ricette. Tutto ciò è valso a Pierre Hermé numerosi appellativi di elogio - “Pastry Provocateur” (Food & Wine), “Pâtissier d’avant-garde et magicien des saveurs” (Paris Match), “Kitchen Emperor” (New York Times), “The King of modern pâtisserie” (The Guardian) – nonché lodi e onorificenze, ma soprattutto il riconoscimento ammirato dei golosi.