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Divani letto

Il divano letto è l'ideale per l’ospite che si ferma la notte o per micro-spazi abitativi. Un divano letto garantisce il design di un divano e il comfort di un letto: qualità e stile senza compromessi. Strutture in legno di ispirazione nordica e imbottiti di prima qualità: trova il divano letto per il soppalco o per la camera degli ospiti.
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Divano letto? che passione!

In tutte le case, o quasi, è presente questo elemento d'arredo così importante e versatile. All'apparenza è un divano normale ma, quando occorre, diventa un vero e proprio letto ad almeno due piazze, perfetto per accogliere gli ospiti e per ricavare un letto di emergenza per qualsiasi evenienza. Il divano, d'altronde, è il re delle nostre case: nella maggior parte delle zone living si trova un elemento d'arredo di questo tipo, perfetto per concedersi il relax dopo una lunga giornata di lavoro, per godersi il meritato riposo leggendo un libro o guardando un po' di TV oppure per ospitare gli amici per una serata conviviale.

 

Il divano ha mille possibili funzionalità e con l'opzione letto queste aumentano ulteriormente. In commercio non esiste un solo tipo di divano letto, i designer si sono sbizzarriti nella realizzazione di modelli che si adattano a qualsiasi stile, creando a volte dei veri e propri gioielli di design dal fascino straordinario. Un divano è immancabile, in qualsiasi forma venga considerato, perché rappresenta l'elemento portante nella creazione di un'atmosfera ospitale e familiare in una casa. Inoltre, i divani letto, hanno la capacità di creare spazio laddove non c'è: a tutti piacerebbe avere la possibilità di avere un letto in più in casa in cui poter ospitare le persone che vengono a trovarci, ma quanti di noi hanno a disposizione una stanza in più? Grazie al divano letto, anche la zona living diventa una camera da letto all'occorrenza, perché gli spazi, talvolta, bisogna saperseli inventare.

 

Storia dei divani Quando sono nati i divani?

Ovviamente, i divani letto nella loro attuale concezione sono un'invenzione piuttosto recente rispetto ai divani tradizionali, la cui invenzione può essere senz'alcun dubbio attribuita agli egiziani. Furono loro, infatti, i primi a realizzare dei prodotti che avessero le sembianze di un divano, delle sedute su cui potessero accomodarsi più di due persone. Si tratta, ovviamente, di divani rudimentali ma di grande efficienza, scolpiti con cura nel legno e poi rivestiti con una numerosa serie di cucini per migliorare il comfort degli utilizzatori. Evidentemente, la necessità di poter usufruire di una seduta agevole, su cui rilassarsi, era viva già millenni di anni fa, quando l'arredamento era ridotto all'osso e non si pensava certo alla sua comodità ma bensì alla sua funzionalità. Il concetto di comfort, con ogni probabilità, è stato introdotto alle corti dei Faraoni per garantire alla massima carica terrena dello Stato una soluzione alternativa al trono, dove assumere una posizione meno rigida e più rilassata. Nati per il Faraone, i divani (che in realtà erano poco più che delle poltrone) cominciarono rapidamente a diventare comuni anche tra i sacerdoti e dopo essere stati di uso esclusivo del titolare del trono, vennero realizzati anche per tutti coloro che frequentavano la corte faraonica. Nasce, così, il concetto di arredamento estetico, che al lato funzionale unisce il culto del bello.

Grazie agli egizi, quindi, il divano è entrato in pianta stabile tra gli elementi di arredo delle case dei più ricchi e dei più potenti, evolvendosi costantemente sulla base dello stile e della percezione di bellezza di ciascun popolo. I romani amavano il divano, era l'elemento d'arredo più rappresentativo delle case dei più ricchi, dei patrizi e veniva utilzzato per consumarvi il cibo. Tutti conosciamo la tradizione conviviale romana, dove i pasti di un certo tipo, di rappresentanza si direbbe oggi, venivano consumati all'interno di un stanza riccamente decorata dove erano disposti tre lecti che, considerati come unico elemento d'arredo, prendevano il nome di triclivio. I lecti, oggi, verrebbero considerate delle chaise-longue di lusso, in cui era presente un solo schienale nella parte terminale del divano su cui si poggiava il fianco, che poi declinava in uno schienale più basso posto nella parte posteriore per dare un minimo supporto anche alla schiena del commensale. La posizione adottata nel triclivio, dunque, era semi-distesa, con le gambe rigorosamente sopra il triclivio.

I romani amavano ostentare le loro ricchezze e questi elementi erano dei veri capolavori dello stile, con struttura in legno d'ebano e inserti d'oro e cuscini rivestiti delle migliori sete orientali o in cotone pregiato, ottimamente lavorato. Se il triclivio è ormai sparito dai nostri salotti, c'è un elemento che è stato capace di perdurare nel tempo per giungere fino a noi: l'amore dei romani per l'estetica, che noi oggi chiameremo design, è stato fautore della nascita di un elemento decorativo ancora presente nell'arredamento classico moderno: i piedi del triclivio, o delle poltrone che già si realizzavano, erano sostituiti da supporti dalle fogge leonine, spesso rivestiti d'oro, che oggi rappresentano uno dei tratti distintivi del più tradizionale arredamento della zona giorno.

Per trovare i divani come oggi li conosciamo, ossia con l'imbottitura integrata per schienali e sedile e non realizzata con i cuscini, è necessario aspettare l'arrivo sul trono di Francia di Luigi XV, il Beneamato: siamo nel XVIII secolo e per la prima volta compare la marquise, una poltrona doppia abbondantemente riempita di materiale soffice e rivestita da tessuti preziosi, che di fatto sostituisce le panche in legno con seduta di cuscini. Luigi XV è conosciuto per essere ul cultore del bello e della modernità e questa innovazione, insieme alla poltrona Bergere, che ancora oggi occupa un ruolo di rilievo nella zona living di gran parte delle case, viene accolta con grande gioia a corte, dove diviene immancabile. Per quasi due secoli il divano non subisce grandi modifiche, viene realizzato sempre artigianalmente nei laboratori di falegnameria e poi rifinito dai tappezzieri ma esce dalle corti e si fa largo anche nelle abitazioni dei comuni cittadini, anche se visti i prezzi proibitivi resta di fatto un prodotto esclusivo per i ceti più ricchi.

Il divano moderno nasce solo nel XX secolo, quando viene avviata la produzione industriale in serie: lo stile mantiene quello che si era abituati ad apprezzare, elegante e raffinato secondo i dettami estetici dell'epoca, ma i materiali di realizzazione erano molto più vari e ai legni e tessuti pregiati iniziarono ad affiancarsi anche quelli meno costosi, così da abbassare ulteriormente i prezzi rendendo questo un prodotto alla portata di tutti, o quasi. In tutto questo, come nascono i divani letto? Appare evidente che la loro prima comparsa, nella forma in cui la concepiamo oggi, la fanno nel XX secolo con l'avvento della produzione industriale e a inventarli fu un italiano, più precisamente un emigrato siciliano che era andato a cercare fortuna in America, così come facevano tantissimi giovani nei primi decenni del Novecento. Fino a quel momento per divano letto si intendeva un divano con la seduta più ampia di quella tradizionale, in cui una persona poteva stare comodamente sdraiata: nascono nel Settecento ma sono elementi molto ingombranti e dal costo assai elevato.

La contestualizzazione storica dell'invenzione del divano letto moderno è la Grande Depressione del 1929, quando gli Stati Uniti dovettero far fronte al crollo di Wall Street e una crisi senza precedenti che mise in ginocchio non solo l'economia americana ma, con l'effetto domino, tutto il sistema mondiale. Bernardo Castro era un giovane siciliano pieno di idee e di invettiva, che come tutti gli italiani dell'epoca aveva l'attitudine di trovare il lato positivo anche in un situazione così complicata: fare di necessità virtù, uno degli adagi italiani più famosi di sempre, divenne il suo motto nella New York dei primi anni Trenta, dove aprì un negozio di mobili. Le vendite non andavano troppo bene, gli americani avevano pochi soldi, in molti casi vivano in appartamenti molto piccoli e dovevano sacrificare parte del loro arredamento per esigenze di spazio e di denaro.

La maggior parte di loro non poteva permettersi di avere sia il letto che il divano e allora Bernardo Castro ebbe un'idea geniale: perché non realizzare un elemento d'arredo combinato, che possa essere sfruttato in entrambi i modi? Questa sua intuizione stravolse il settore, perché il suo prodotto era in apparenza un divano tradizionale, che con un sistema di apertura rapido a estrazione, si trasformava in un letto a due piazze. Il successo fu straordinario e da allora i divani letto sono entrati a far parte della quotidianità, stravolgendo il concetto di funzionalità. Scegliere il divano letto Da quel lontano 1931 è passato quasi un secolo e il divano letto si è evoluto, assecondando le esigenze dei consumatori.

Oggi, seppure il costo dei divani sia notevolmente calato, sono ancora tante le persone che non possono possedere sia il letto che il divano per motivi di spazio. Le case dispongono di sempre meno spazio ed è necessario ottimizzare quello a disposizione. I monolocali, diffusi soprattutto tra i giovani, sono sempre di più e qui i divani letto trovano la loro collocazione ideale: di giorno sono divani di design, comodi e belli da vedersi per ospitare amici e per rilassarsi mentre di sera, in pochi minuti, si trasformano in pratici letti a due piazze, del tutto simili nelle forme e nel grado di comfort a un letto normale. Bisogna sempre ricordare che i divani letto, di norma, sono solitamente almeno a tre posti, anche esistono in commercio alcuni modelli a due posti dedicati agli ambienti più piccoli, che tuttavia proprio per le loro misure così ridotte presentano qualche nota di scomodità in più. Il primo elemento da valutare nella scelta di un divano letto è l'ingombro: infatti, in questo caso, non solo bisogna valutare la dimensione del divano chiuso ma anche quella del divano aperto.

Ci deve essere lo spazio necessario per il suo utilizzo completo, per preparare il letto e per alzarsi la mattina: di norma, bisognerebbe calcolare uno spazio ampio almeno il doppio rispetto alla misura da chiuso, presupponendo un ulteriore spazio di 20 cm. Questo è un discorso molto generico, che si rifà ai modelli più classici, ma per le case più piccole esistono anche dei divani letto di dimensioni ridotte, in cui è sufficiente eliminare i cuscini dello schienale per trasformarli in comodi letti a una piazza, o in cui i braccioli si ribaltano allungando lo spazio a disposizione per permettere alla persona di sdraiarsi comodamente. Ponendo il focus sul sistema di apertura dei divani letto, ne esistono di varie tipologie: - divano letto a ribalta: in questo caso, la seduta del divano viene ribaltata in avanti scoprendo un materasso a due piazze. Il sistema di apertura è garantito da due staffe a molla laterali, invisibili sia con il divano chiuso che aperto, che permettono di mantenere il letto in posizione distesa senza rischi. Questo è uno dei sistemi che richiede più spazio (circa 3 volte la larghezza del divano chiuso) ma è anche uno dei più comodi perché, grazie a questo sistema, la preparazione del letto è particolarmente veloce. - divano letto a estrazione: questa tipologia ricalca i primi divani letti realizzati da Bernardo Castro.

Il letto si compone estraendo un cassetto dalla parte inferiore del divano, dove sono chiusi il materasso e la rete con le gambe apribili. Questo divano letto possiede due principali vantaggi: il materasso e la rete della parte estraibile e di quella fissa sono del tutto paragonabili a quelli di un letto normale e, inoltre, non c'è la necessità di rifare il letto poco prima di utilizzarlo perché può essere riposto nell'apposito alloggiamento già pronto all'uso successivo. Una volta che le due parti sono state unite, si viene a realizzare un letto matrimoniale di dimensioni più o meno uguali a quelle di letto tradizionale. In alcuni di questi modelli i due moduli sono completamente indipendenti gli uni dagli altri: cosa significa? Significa che oltre a un letto matrimoniale è possibile avere due letti singoli, perché il letto estraibile non è in alcun modo ancorato al divano ma presenta un sistema di ruote che permette di posizionarlo in qualsiasi parte della casa.

Questa tipologia di divano viene utilizzata anche nelle camere da letto, soprattutto in quelle dei ragazzi: quando il divano è chiuso, eliminando eventuali cuscini dello schienale, è un normalissimo letto singolo che non necessita di nessuna manovra per essere utilizzato ma grazie al letto estraibile si recupera velocemente lo spazio per un eventuale amico che si ferma a dormire. - divano letto con schienale abbattibile: questa è la tipologia di apertura che si sta facendo sempre più largo tra i modelli di design perché alla praticità di apertura unisce una linea solitamente minimale, capace però di offrire grande comfort. In questo modello, lo schienale che in posizione normale ha un'inclinazione di circa 90° o poco, più viene aperto a 180° e va, quindi, a formare con la seduta un letto a due piazze o a una piazza mezzo. In questi modelli, molto spesso anche i braccioli sono abbattibili, allo stesso modo dello schienale, per recuperare maggiore spazio in lunghezza, permettendo di realizzare un letto in pochissimi minuti e senza necessità di grandi manovre o di ampi spazi. Questo stesso divano, abbattendo solo i braccioli, si può avere a disposizione un divano letto a una piazza che richiede ancora meno spazio.

 

Lo stile dei divani letto

Seguendo le mode e gli stili del momento, i divani letto sono presenti in commercio e nei cataloghi dei produttori in svariati modelli. Lo stile moderno è uno dei più diffusi per questo genere di divani, perché si presta alla perfezione ai meccanismi di apertura e di chiusura: linee sobrie, pochi orpelli e rivestimenti sfoderabili facilmente sostituibili e lavabili rappresentano quanto di meglio chiedono i consumatori per il loro divano letto ideale. In questi divani il legno è spesso sostituito da strutture in acciaio resistente, spesso a vista, che si integrano perfettamente con la concezione di arredamento minimale e smart che accomuna tutti gli elemento dell'arredamento moderno. Un esempio di divano letto di design moderno è il modello Debonair prodotto da Innovation, leader nel settore. Questo modello è la quintessenza della funzionalità: confortevole nella seduta grazie all'imbottitura morbida, è tuttavia capace di sostenere alla perfezione il peso del corpo durante il riposo grazie al sistema di molle insacchettate. La ribalta dello schienale è immediata, semplicissima da effettuare in pochi secondi e l'assenza di braccioli fissi è l'ideale per garantire il massimo spazio possibile all'ospite.

Molto comune negli ultimi anni è anche lo stile scandinavo, che ha conquistato le fantasie dei designer moderni. Linee eleganti, minimali e materiali naturali, con la predominanza delle strutture in legno sono gli elementi che caratterizzano questa corrente stilistica moderna. I divani letto in stile scandinavo hanno strutture in legno massello chiaro, spesso pino o abete, legni di particolare resistenza lasciati nella maggior parte dei casi al naturale. Un esempio di divano letto in stile scandinavo è il modello Indie realizzato da Karupp. La struttura interamente realizzata in legno di pino è in grado di unire la funzionalità a uno stile moderno ma tradizionale. L'originalità della struttura si percepisce fin dal primo sguardo, con la caratteristica inclinazione che agevola la posizione seduta eretta, una volta che lo schienale viene ribaltato, dalla struttura si estraggono gli altri due piedini che permettono di creare un letto a 180° molto ampio.

L'imbottitura dei cuscini è in schiuma e si adatta perfettamente alla forma del corpo mentre il rivestimento è facilmente lavabile o pulibile con una spazzola dura. Una delle massime espressioni del design dei divani letto, però, attinge a piene mani dal passato più remoto e propone una reinterpretazione del triclivio. l'idea proviene sempre dal team di progettazione Karupp che facendo leva sempre sullo stile scandinavo ha realizzato un divano letto a una piazza alternativo. Basta far scivolare il cuscino dal bracciolo per ottenere un letto pronto all'uso per l'ospite estemporaneo o per rilassarsi in compagnia di un buon libro. Il modello Soul è la massima espressione della funzionalità smart moderna applicata ai divani letto ed è la miglior scelta per chi non ha ampi spazi ma non suole rinunciare a un elemento di design, comodo e pratico.