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Sedie quattro gambe

Le sedie con quattro gambe sono un elemento immancabile in qualsiasi casa: si possono trovare in ogni ambiente domestico, dalla zona living alla sala da pranzo, dalla cucina alle stanze da letto e perfino in bagno capita spesso che vengano inserite come punto d'appoggio. Sono un elemento duttile e altamente versatile che accompagna la quotidianità di ciascuno di noi.
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Sedie quattro gambe 

Le sedie quattro gambe sono un elemento immancabile in qualsiasi casa: si possono trovare in ogni ambiente domestico, dalla zona living alla sala da pranzo, dalla cucina alle stanze da letto e perfino in bagno capita spesso che vengano inserite come punto d'appoggio. Sono, quindi, un elemento duttile e altamente versatile che accompagna la quotidianità di ciascuno di noi.

Chi sa quanti modelli di sedie quattro gambe esistono in commercio? Sicuramente decine di migliaia, tutte con una propria identità specifica: dai modelli più semplici fino a quelli più ricchi, non c'è persona sulla Terra che non si sia seduta almeno una volta su una sedia, qualsiasi questa sia. D'altronde, a ben pensare, anche i troni in fondo, non sono che delle sedie quattro gambe. 

Da sempre, i designer si sono cimentati nella realizzazione di sedie quattro gambe, realizzando modelli che sono spesso entrati nell'immaginario comune come veri e propri capolavori, elementi di stile e d'arredo che esulano dalla mera funzionalità per trasformarsi in qualcosa di più scenografico e particolare, per rispondere alle esigenze estetiche sempre iù particolari e raffinate dei consumatori.

In realtà, di sedie quattro gambe, ne esistono tantissime anche in relazione all'utilizzo che se ne vuole fare e, soprattutto, in base all'ambiente in cui devono essere inserite, per compenetrare al meglio nello stile della stanza ma, soprattutto, per continuare a svolgere un ruolo funzionale e non solamente estetico.
Le sedie, inoltre, sono spesso protagoniste dell'arte in tutte le sue forme, basti pensare ai dipinti o alle fotografie, oppure ai tantissimi film in cui le scene principali vedono gli attori seduti su sedie, spesso di design, che proprio grazie a quelle pellicole sono diventati dei must-have per gli amanti dell'arredamento di un certo tipo.


Storia della sedia


Ma quando nasce la sedia? Nella sua forma attuale, anche se di rudimentale struttura, nasce nel medioevo, intorno all'anno Mille: il faldistorio è il primo prototipo di sedile per una sola persona, che deriva dalla panca, vera prima antenata delle sedie a quattro gambe. L'origine della panca non è nota, la sua invenzione si perde nella notte dei tempi e non ci sono testimonianze certe: d'altronde, anche per l'uomo primitivo dev'essere stato semplice intuire che posizionando una trave di legno in orizzontale, poggiata su due supporti verticali, la seduta era senza dubbio più comoda rispetto alla terra, spesso umida e bagnata.

Come detto precedentemente, anche il trono può essere considerato come uno stretto parente delle sedie a quattro gambe e questa tipologia di seduta è ugualmente presente già dalla notte dei tempi, probabilmente fin da prima dell'impero egiziano, anche se le prime testimonianze giungono proprio dalla civiltà dei faraoni. Contestualizzando temporalmente questo periodo, siamo intorno al 3000 a.C. e già gli uomini sentivano la necessità di realizzare un modello di sedile per una sola persona, destinato alle cariche più importanti.

Particolarmente interessante è anche la sedia curule, forse il primo esempio di sedia pieghevole, che veniva utilizzata dai detentori del potere ovunque si spostassero: era uno dei simboli e quando era in uso ai magistrati, lì dove era presente la sedia curule insieme agli altri elementi che caratterizzavano lo specifico potere giudiziario, lì era insediato il tribunale. Si distingue per le gambe incrociate a X e deriva a sua volta dallo scranno del potere impiegato dagli Etruschi ed è forse da qui che è stato derivato il Faldistorio, la cui struttura lo ricorda molto da vicino. Lo scheletro di questa sedia è ciò che, nel passato più remoto, più si avvicina a una sedia tradizionale e oggi questo termine indica la seduta destinata agli esponenti cattolici durante le celebrazioni religiose, mentre in passato era una sedia presente nelle case dei più facoltosi.

La struttura in ferro, con gambe incrociate, presentava una lieve imbottitura sul sedile, a sottolineare la nuova necessità dei signori di utilizzare un elemento confortevole e pratico per sedersi: è con il Faldistorio che, probabilmente, nasce la prima idea di imbottitura per sedie, giacché anche i troni dell'epoca presentavano delle semplici sedute in legno rigide che a lungo andare davanti qualche problema a chi li utilizzava.
Per lunghi anni il Faldistorio è stato l'unico elemento a seduta rigida, escludendo i troni che nel frattempo avevano conquistato l'imbottitura, perché l'avvento della prima sedia "moderna" si avrà nel Rinascimento circa. Di fatti la cattedra e lo scanno, due elementi che compaiono con frequenza nella raffigurazione ecclesiastica, in realtà non possono essere considerati parenti della sedia propriamente detta, se non per accostamento di funzionalità d'uso.

Il primo vero modello di sedia moderna è quella a stecche, chiamata anche a forbice: alcune di queste sedie possono ancora ammirarsi nel Convento di San Marco a Firenze, dove per lungo tempo ha vissuto Girolamo Savonarola, una delle figure più controverse del rinascimento italiano. Questa sedia è anch'essa derivante dalla sella curulis ma prende spunto anche dalla sedia da campo impiegata dai generali arabi. Questa sedia continua a mantenere la forma tipica a X ma perde l'imbottitura. E' uno dei modelli più famosi di sempre e presenta due comodi braccioli rigidi e uno schienale adatto ad accogliere chi la utilizza in maniera piuttosto comoda grazie alla sagomatura. Dalla sedia Savonarola, così chiamata in onore del politico e del predicatore, sono poi nate le sedie moderne, in un processo durato secoli. 
Nelle case del popolo continuano a essere presenti le anche, che negli anni si sono comunque evolute in elementi sempre più pratici e comodi ed è proprio dalle panche derivano le sedie a 4 gambe più semplici, forse i modelli antesignani alle sedie che oggi sono presenti nelle nostre case. L'intuizione di dividere la panca in sedute singole, affidando a ciascuna due supporti, o 4 colonnine, rivoluziona la concezione degli spazi e permette la nascita delle vere sedie da cui poi c'è stata l'evoluzione fino a quelle che oggi quotidianamente utilizziamo. 

Appare evidente, dunque, che non può essere individuato né un inventore né con esattezza un momento in cui la sedia ha visto la luce per la prima volta. Si tratta di un oggetto talmente presente nella nostra cultura, talmente insito nella quotidianità, che l'uomo ha avuto modo di evolverlo e di migliorarlo man mano che le sue competenze tecniche sono migliorate, per renderlo sempre più pratico e comodo per le sue esigenze. Tutt'oggi si può dire che la sedia non sia un oggetto finito ma un complemento ancora in evoluzione e lo dimostrano i tanti designer che spendono anni interi della loro vita a studiare le soluzioni migliori per i prodotti futuri. Non è un caso, quindi, se periodicamente vengono introdotti nuovi modelli nel mercato, che vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti per creare un ventaglio di scelta molto ampio a disposizione dei clienti. 

Dietro la realizzazione di una sedia c'è un universo sconfinato: non bisogna dimenticare che questo oggetto, seppure possa sembrare in apparenza così semplice, deve in realtà sorreggere per intero il peso del corpo umano e non è possibile concedersi il lusso di sbagliare nel calcolo delle dimensioni e delle proporzioni, perché il rischio sarebbe quello di proporre elementi non stabili e non sicuri, fonte di pericolo per gli utilizzatori.
Tra le sedie più famose, orgogliosamente italiana, c'è la Sedia di Chiavari, nata agli inizi del XIX secolo in Liguria, nell'omonima cittadina. Questa è attualmente una delle sedie più diffuse del mondo e deriva dalle sedie stile impero francesi: il committente chiese a Giuseppe Gaetano Descalzi, uno degli ebanisti più conosciuti in città, di partire da quei modelli per realizzare qualcosa di più semplice e meno vistoso, che fosse maggiormente pratico e leggero.

Il committente desiderava avere delle sedie maneggevoli e molto meno sfarzose rispetto a quelle francesi e Descalzi agì riducendo al minimo la struttura portante, riducendo il materiale e proporzionandolo sulla base delle dimensioni della sedie: il risultato è stato un oggetto di grande semplicità ma al tempo stesso accattivante, che in pochi anni ha conquistato il mercato anche per la sua seduta molto particolare. Infatti, la Sedia di Chiavari è stata la prima a utilizzare la paglia intrecciata al posto del legno: in questo modo il corpo poteva poggiare su una struttura morbida ed elastica, resistente e molto più comoda, che non avrebbe necessitato nemmeno dell'impiego dei cuscini, divenuti a questo punto accessori decorativi piuttosto che elementi imprescindibili per non avere nessun problema con il lungo utilizzo.

Le sedie quattro gambe più famose


Proprio la Sedia di Chiavari è stata rivista da un grandissimo designer moderno: Giò Ponti, infatti, nel XX mise mano a questo grande classico dell'arredamento italiano, entrato ormai in tutte le case del Paese dalle campagne alla città, studiandone un modello che fosse ancora più leggero e particolare, senza però rivoluzionarne l'essenza e la tipicità. L'ha chiamata Superleggera e, in effetti, il suo peso non supera 1,7 kg, sicuramente poco se si considera che si tratta comunque di un modello in legno e non in moderni materiali sintetici. Talmente è stato rivoluzionario il lavoro di Giò Ponti, che questa sedia è entrata di diritto tra gli elementi più importanti del design industriale del Novecento, un vero e proprio simbolo culturale della società moderna e contemporanea, nonostante il designer l'abbia semplicemente più volte definita una semplice sedia.

Il concetto di Ponti si basa su semplici capisaldi che portarono inizialmente Descalzi alla produzione della Sedia di Chiavari: 
- semplicità 
- leggerezza
- stabilità

Il lavoro di Giò Ponti però, va contestualizzato nell'immediato secondo dopoguerra italiano, quindi il designer milanese ha dovuto operarei n una condizione di ristrettezza economica, che lo ha costretto a trovare delle soluzioni di produzione a basso costo che non inficiassero però la qualità del prodotto. Il risultato è stato un successo senza precedenti, supportato anche da una azzeccata e originale campagna pubblicitaria, entrata lei stessa tra i simboli della cultura italiana della seconda metà del Novecento per le idee rivoluzionarie che ha portato nel campo del marketing.
Merita una menzione speciale anche la sedia quattro gambe LC1 realizzata dal più famoso designer francese di sempre, Le Corbusier. Al pari della Superleggera di Ponti, questo modello di Le Corbusier ha conquistato il mercato e la critica. E' stata definita un'icona del design industriale, frutto del movimento e della cultura moderna. Per molti una poltroncina, per tanti una sedia, questo elemento si contraddistingue per l'eleganza e per la semplicità: totalmente diversa rispetto al prodotto di Giò Ponti, questa sedia ha una struttura in metallo e una una seduta imbottita con schienale basculante. in una sedia, Le Corbusier ha racchiuso la perfezione funzionale nel suo complesso, con un design essenziale e grande stabilità. E' uno dei prodotti più iconici della produzione Le Corbusier ed è ancora oggi una delle sedie più vendute del mondo.

Le sedie quattro gambe moderne

Escludendo i grandi capolavori del design, il mercato moderno è comunque ricco di sedie diverse, adatte a ogni contesto e a ogni utilizzo. La sedia, dopo tutto, è un elemento importantissimo che deve integrarsi alla perfezione con l'arredamento del resto della casa e per questo motivo è necessario di individuare elementi che possano esaltare uno stile, diventando anche dei punti di rottura importanti per spezzare una continuità che rischia di farsi monotona, movimentando l'ambiente.

Tra gli esempi più interessanti di sedie quattro gambe moderne ci sono quelle realizzate da Metalmobil, in particolare il modello Sedia Luna. Si tratta di un prodotto dalla linea molto semplice, un design minimale ma molto curato che trae ispirazione dal passato per diventare moderno. E' un concetto che sta alla base di tutta la produzione Metalmobil e questa sedia ne è l'esponente più importante. La struttura a vista è realizzata in acciaio cromato lucido, di grande impatto estetico, mentre la seduta e lo schienale sono realizzati in monoblocco laminato di eccellente qualità, assemblato in modo tale che possa essere resistente, stabile e sicuro. Perché il nome Luna? Perché la seduta è stata dipinta in una particolare tonalità di bianco che ricorda da vicino il colore del nostro satellite: questo aspetto permette alla Sedia Luna di essere inserita alla perfezione in qualsiasi contesto, senza mai essere fuori luogo.

E' perfetta per essere collocata nella sala da pranzo ma anche in cucina, tuttavia trova spazio anche in una camera da letto oppure in una cameretta, vicino alla scrivania in cui ragazzi studiano. Il design raffinato e delicato la caratterizza e la rende un prodotto di interesse per tutti quelli che sono alla ricerca di una sedia originale ma al tempo stesso discreta.
Chi, invece, è alla ricerca di qualcosa di più strong, che dia un impatto maggiore a prima vista, può orientarsi verso le proposte Villa Salotti, che nel suo catalogo ha inserito una sedia quattro gambe molto originale. Come spesso accade, questo modello si ispira in parte alla Sedia di Chiavari ma è stato completamente rivisti e rivisitato in chiave più moderna e originale per dare vita a un prodotto dalle caratteristiche uniche.

Se nella Sedia di Chiavari è la paglia intrecciata a formare la seduta, qui le fibre naturali sono state sostituite da un sistema di cinghie morbide ed elastiche, il cui effetto sull'estetica della sedia è davvero sorprendente. La Sedia Intrecci può essere considerata come un'evoluzione della Sedia di Chiavari dalla forte personalità, in cui la semplicità delle linee della struttura è in forte contrasto con gli elementi intrecciati che compongono la seduta e lo schienale, disposti volutamente in ordine casuale proprio a sottolineare il carattere di questo oggetto di grande design, perfetto per una zona living o una cucina, ma anche per uno studio in cui si vuole dare una nota di originalità per smorzare una soluzione troppo classica. La Sedia Intrecci di Villa Salotti è disponibile in diversi colori.

La Sedia Park di B-Line, invece, è il trionfo dell'essenzialità: immaginate una sedia che sia solo una sedia, senza troppi orpelli. Ecco, questo è il concetto su cui si è basata l'azienda che ha realizzato questo modello, composto da una semplice struttura in tondini d'acciato verniciati, che offre la massima ergonomia e comodità di seduta e al tempo stesso è completamente scevra da tutto ciò che potrebbe essere superfluo per ottenere il medesimo risultato. Il minimalismo è uno degli elementi principali del design moderno e B-Line esprime al massimo questo concetto realizzando una sedia raffinata ed elegante, una quattro gambe a slitta che garantisce il massimo della stabilità e della sicurezza in qualsiasi situazione. Essendo un prodotto così essenziale, la Sedia Park si inserisce con successo in qualsiasi ambiente, assecondando alla perfezione lo stile e l'essenza.

Questi sono solo alcuni dei modelli di sedie quattro gambe che possono essere acquistati sul sito LoveTheSign. Il design ricercato e la qualità dei materiali rendono queste sedie dei veri e propri gioielli d'arredo, che alla funzionalità aggiungono quel tocco di creatività e di originalità tale da rendere unico ogni ambiente.
Che siano in legno, in metallo o in materiale plastico e sintetico, le sedie sono un complemento irrinunciabile che deve essere scelto secondo la propria idea di stile: basta una sedia per rivoluzionare completamente la percezione dello spazio, un elemento così semplice è in grado di trasformare completamente qualsiasi zona della casa.


L'evoluzione tecnologica ha permesso di apportare negli ultimi anni ulteriori cambiamenti in questo settore, rivoluzionando completamente anche il comparto produttivo: si tratta ancora di esperimenti condotti in poche industrie, ma la stampa in 3D dei complementi d'arredo, incluse le sedie, potrebbe rappresentare il passo successivo della produzione in serie, grazie a cui si otterrebbe un ulteriore abbattimento dei costi a fronte di una incrementata qualità realizzativa. I polimeri plastici, d'altronde, sono sempre più sofisticati e gradevoli, alla vista e al tatto, e possono egregiamente sostituire il legno e l'acciaio in un'ottica di ottimizzazione dei costi.