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Castiglioni e gli arrangiamenti di Anastassiades: Flos raccontata a John Lennon
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Castiglioni e gli arrangiamenti di Anastassiades: Flos raccontata a John Lennon

Il 1962. Te lo ricordi, John? L’anno del primo 45 giri dei Beatles. Sul lato A c’era Love me do, sul lato B P.S. I love you. In pochi avrebbero scommesso su di voi, eppure da quella data è cambiato tutto nel mondo della pop music

Ma non solo. Nello stesso anno a Merano, una cittadina del nord Italia grande circa un decimo di Liverpool, nasce un laboratorio in cui si sperimentano materiali, stili e tecniche produttive per reinventare l’illuminazione artificiale.

Chissà se anche voi agli esordi avevate aspettative e ambizioni così alte.

Lampada Ventosa (sinistra), Giano (in alto) e Taraxacum (in basso). Design di Achille e Pier Giacomo Castiglioni

Questa azienda di Merano si dà un nome simbolico, breve, musicale: Flos, che significa fiore in latino. A battezzarla fu Pier Giacomo Castiglioni, un architetto figlio d’arte che, assieme al fratello Achille, ne segnò la storia. 

Proprio nel 1962 i due Castiglioni progettarono per Flos un pezzo che fu uno spartiacque nel design industriale. Anche in questo caso il nome è semplice, parlante e ormai internazionale: Arco. 

Tu dicesti che se non ci fosse stato Elvis, non ci sarebbero stati i Beatles. Per darti un’idea, oggi ci sono almeno 100 top designer che darebbero la stessa importanza ai Castiglioni. 

in alto: Arco, sotto, da sinistra a destra: Taccia, Lampadina. Design di Achille e Pier Giacomo Castiglioniin alto: Arco, sotto, da sinistra a destra: Taccia, Lampadina. Design di Achille e Pier Giacomo Castiglioni

Lampada da terra Arco Led
Lampada da tavolo Lampadina - Second Chance
Lampadario Taraxacum 88 S2

Il Fuorisalone 2018 di Flos, da Castiglioni ad Anastassiades

In occasione del Salone del mobile 2018 e del centenario dalla nascita di Achille, Flos ha trasformato il suo storico negozio di Corso Monforte 9 in una Wunderkammer per celebrare le sue iconiche lampade. La gran parte di questi progetti si sviluppavano come scintille dall’osservazione di altri oggetti comuni. Perché Achille Castiglioni ne raccoglieva a centinaia, proprio come tu collezionavi i cimeli dei Beatles. 

John, le persone che hai incontrato ti descrivono allo stesso modo di Achille: uno spirito curioso, ludico, visionario. Eravate due opinion leader, due working class hero. Ma c’è anche un’altra persona di cui vorremmo parlarti. Il suo nome è Michael Anastassiades, e pure lui, col suo design, ha segnato la storia di Flos. Non ci crederai, ma l’ultimo progetto che ha presentato quest’anno in una straordinaria installazione allo showroom Flos ha un nome che rievoca un concetto anche musicale: Arrangements

Il titolo dell’installazione, Jewels After Jewels After Jewels, è stato ispirato dal verso di una canzone di Björk, Hollow. Cos’hanno a che fare i gioielli con le lampade, oltre a essere entrambi legati alla sfera umana? Lo suggerisce un’affascinante riflessione linguistica:

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Non è un caso che il termine ‘pendant’ in inglese abbia un doppio significato. Si usa sia per definire un gioiello o pendente di una collana, che per una luce disegnata per essere appesa al soffitto.
Michael Anastassiades

E così, preziose come gemme in una collana, straordinarie come sculture, le componenti modulari di Arrangements possono essere combinate e modificate a piacimento.

Michael Anastassiades per FlosArrangements, design di Michael Anastassiades per Flos

Anastassiades viene da Cipro ma vive a Londra da trent’anni. Con Flos ha già firmato una collezione diventata iconica in pochissimo tempo, come la tua Imagine. Si chiama IC Lights. È ispirata all’equilibrio delle sfere di vetro sulle braccia di un giocoliere, mentre il nome richiama i codici usati dalla polizia britannica per segnalare la presunta etnia delle persone fermate per strada. Ogni modello ha un suo IC. Ti piace, lo sappiamo. 

Lampada IC C/W1 da parete ottone
Lampada IC T1 alta da tavolo ottone
Lampada IC S2 a sospensione ottone

Ma perché ci ha fatto pensare a te, chiedi. Perché entrambi avete conosciuto lo yoga, anche se tu te ne sei distaccato. Ma soprattutto perché le tue canzoni più autentiche rispecchiano lo stesso principio di Arrangements: sono essenziali, eppure magistrali. Come il tuo Plastic Ono Band. Da cuore a cuore, lasciano a chi riceve la piena libertà di interpretazione.

Perché, come hai raccontato nella tua ultima intervista, è questo il ruolo di un artista: esprimere quello che tutti sentono. E quale modo migliore se non evitare di imporre un oggetto, ma lasciare a tutti la libertà di comporselo da soli

Lampada da tavolo Taccia Led con paralume in vetro
Lampada da tavolo Gatto piccolo
Lampadario Taraxacum S1
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