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Le regole dell’Homecation Club
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4 Minuti

Le regole dell’Homecation Club

Homecation è una parola che mi ha suggerito Ilari, una collega. L’aveva sentita alla radio una mattina, venendo in ufficio, e ne abbiamo parlato bevendo un caffè. Mi sono incuriosito e l’ho cercata su internet: settemila risultati su Google sono pochi – insomma, non è ancora un trend – ma ci sono lunghi articoli e brevi video e chi ne parla è convinto che in futuro avrà grande successo.

Ma cos’è l’homecation?

Casa dolce casa

Letteralmente è una fusione tra home e vacation. Altri la chiamano staycation. In sostanza un’homecation è una vacanza a casa - ma forse delude se descritta così. La bibbia online del gergo e dei nuovi vocaboli, lo Urban Dictionary, attesta l’esistenza del termine già nel 2008 e ne offre una definizione che, in questi anni, ha ricevuto 15 voti positivi e 4 negativi.

Porta asciugamani Scala
Kit di degustazione Punto e Virgola
Seduta/letto modulare Rodolfo

Segue un doveroso esempio d’uso:

Con i soldi che abbiamo risparmiato tra viaggi, hotel e ristoranti, abbiamo rinnovato casa e ci possiamo godere un’infinita homecation.

Rimanere a casa, curare la propria abitazione, ridimensionare l’effimera sensazione di libertà di un viaggio. Di necessità virtù, verrebbe da pensare. Ma quando nasce l’homecation?

Homecation: dalla crisi alla casa

Anno 2008, la crisi è agli albori, i mercati sono in tempesta, si naviga a vista. E non si può nascondere un certo senso di sconfitta, un tono malinconico, nella definizione dello Urban Dictionary. Si sente l’eco di una domanda tra quelle righe: dove sono finiti i soldi che spendevamo in esotiche vacanze e lussuosi resort?

Anno 2017, la crisi non è mai finita e noi ci siamo abituati, l’homecation torna in voga ma senza l’amaro retrogusto della sconfitta. È scomparso - insieme ai soldi - quel tono negativo nella definizione e l’homecation è diventata qualcosa di fresco, di positivo, di cool. C’è anche una nota di divertimento nell’usare il termine: “Enjoy a homecation, bro!”

Fare le vacanze in casa – e per farlo trasformare la propria casa in un personalissimo resort – si è trasformato in un’affascinante tendenza: l’unica vera, e la più essenziale, forma di relax.

Sarà poi vero?

Le regole dell’Homecation Club

Che sia vero o che non lo sia, prima o poi ognuno di noi potrebbe decidere di prendere parte all’Homecation Club. Costa meno di una vacanza fuori porta e i benefici, almeno per la vostra casa, saranno visibili e godibili più a lungo.

Ho catalogato i consigli disponibili online, tra video e articoli: dicono di leggere libri che non leggeresti, di visitare una mostra che non visiteresti, di cucinare piatti che non cucineresti, di fare molta ginnastica e meditare sull’anno passato… Insomma, esattamente quel genere di cose che non faresti in vacanza.

Quindi, se proprio vuoi provare a dare un nome diverso al pigro e dolce far niente, ecco le regole per entrare a far parte dell’Homecation Club. Non scordarti di trasformare la tua casa in un resort. Non cucinare ma mangia in abbondanza. Se un amico ti cerca per uscire, accetta subito senza fingere di essere ai tropici. E, anche quella sera, non dimenticare la prima regola dell’Homecation Club: non parlare mai dell’Homecation Club.

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