Il futuro dell'audio? È compito del design

Come ti immagini il futuro? è decisamente la domanda più utilizzata nei colloqui professionali e ai pranzi con i parenti.

Se ti concentri, puoi visualizzare il lavoro che vorresti fare, la casa che vorresti abitare, forse persino il colore del divano su cui ti sederai ogni sera. Anzi, forse sullo stile del divano hai le idee più chiare che sulla tua carriera.

Immaginare il futuro è la sfida che il design si pone da sempre, ed è uno dei principi cardine che ne guida ricerca e progettazione. Ma come è possibile immaginare qualcosa che (ancora) non si vede?

Una soluzione potrebbe essere investire sull’oggetto fisico che avrà il compito di veicolare questo futuro. Per esempio, prima di rifare il codice della strada per adattarlo alle auto volanti, sarebbe utile sincerarsi che sia effettivamente possibile realizzarne una. E che non sia ovviamente troppo difficile guidarla - volevo dire pilotarla.

Terrace Lamp & Speaker by Lexon

Un altro approccio, invece, mette al centro l’interazione umana e la sua capacità di condizionare e plasmare questo futuro. Nel caso dell’audio - l’invisibile per eccellenza - l’istintività connaturata all’udito deve fare i conti con una scelta sempre più ampia, flessibile e immersiva di prodotti sonori.

I suoni che ascolti mentre stai facendo esperienza di altri input sensoriali giocano un ruolo importante nella percezione e interpretazione che hai della realtà stessa.

Will Littlejohn, Sound Design Director di Facebook

L’avviso delle notifiche,l’ultimo album del tuo artista preferito, l’audio che accompagna l’installazione di realtà virtuale che stai visitando, la musica in filodiffusione alla fermata della metro: tutti questi suoni, apparentemente innocenti e spesso momentanei, sono (o dovrebbero essere) in realtà attentamente studiati da esperti di sound design, affinché producano un certo effetto sia nell’immediato che nel lungo termine. In futuro, appunto.

Ma quale sarà la forma che veicolerà questa esperienza?

Tivoli Audio: un’eredità

La storia di Tivoli Audio inizia nel 2000 a Boston e porta la firma del designer Tom DeVesto e di Henry Kloss, uno dei più importanti innovatori nel campo audio e radio del Novecento. La loro prima creazione, la Model One, riuscì a combinare la ricezione FM radio in zone molto abitate e dalle frequenze congestionate con quelle delle stazioni più distanti. Il tutto a basso costo, con un design destinato a diventare una firma di fabbrica: una scatola in legno compatta e realizzata a mano, progettata per garantire un’esperienza sonora ottimale.

Da allora, la Model Onee le sue compagne si sono evolute senza dimenticare le loro origini. Alla ricezione FM si affianca il Bluetooth, le manopole rimangono ma si aggiunge lo schermo digitale. E il WiFi non può certo mancare.

Model One Digital by Tivoli Audio

Vifa: la crescita perfetta

La storia del brand Vifa parte da molto, molto lontano. Sembra quasi impossibile crederlo, data l’estetica e la tecnologia raffinata di questi speaker, ma Vifa nasce in un paesino rurale danese agli inizi del 1933. In poco tempo, diventa il fornitore d’eccellenza di soluzioni audio in Europa.

Generazioni di ingegneri ed esperti artigiani rafforzano la qualità e la fama del brand, che nel 2012 decide di creare la prima linea di speaker wireless rivestiti in elegante tessuto Kvadrat. La maniglia del più classico stereo viene riproposta anche per gli speaker Vifa, diventando però di pregiata pelle e permettendo di trasportare la cassa dovunque si voglia.

Speaker Copenhagen by Vifa

Muemma GmbH: ibrido è meglio

Il suo quartier generale è a Monaco di Baviera, la sua nascita recentissima. Nel 2014 il designer Adin Mümma crea uno studio, trasformatosi poi in brand, per dedicarsi completamente alla ricerca del futuro dell’audio e delle sue possibili forme.

Così Muemma GmbH decide di trasformare le più recenti tecnologie in oggetti belli da vedere e invitanti, multiuso e sensoriali. Elementi che non hanno paura di mostrarsi nel loro essere ibridi: svuotatasche e speaker, da parete e da tavolo, e che non rinunciano a nessuna funzione: anzi, le eseguono tutte alla perfezione.

Ridotti all’essenziale, i prodotti Muemma possono così rivelare il loro segreto: è l’esperienza dell’ascoltatore la vera protagonista - ed è per esaltarla che vengono progettati.

Il piacere è nei dettagli del buon design.

Adin Mümma

Speaker Arina by Muemma

Lexon: davvero ovunque

Per portare ovunque l’esperienza dell’audio, un oggetto fisico è ancora necessario. Può però aggirare certi limiti, come ha provato a fare il brand francese Lexon, creando degli speaker impermeabili.

Rivestiti in silicone protettivo, gli speaker bluetooth possono riproporre l’estetica semplice e lineare della classica radio o inventare una forma inedita e ibrida. In entrambi i casi, il materiale morbido e i colori accesi e sfacciati rendono l’oggetto assolutamente piacevole da utilizzare - nella privacy della doccia o in soggiorno durante una festa.

Speaker Tykho by Lexon

Percezione e interazione sono i capi saldi su cui ogni buon progetto di design deve sapersi modellare, ancor di più quando si relaziona all’esperienza sonora, così eterea e allo stesso tempo pervasiva.

Un oggetto - in questo caso uno speaker - che sia in grado di offrire un’acustica perfetta, sia intuitivo da utilizzare e sia anche esteticamente curato non è solo un bell’oggetto: è anche un piccolo pezzo di design.