Precedente
Un progetto classic-contemporay nel cuore di Milano

La casa dei tuoi sogni è a un passo da te.
Iscriviti alla newsletter e ricevi il 10% di sconto per ordini a partire da 100€!
Approfittane e non perderti nessuna offerta o novità dal mondo LOVEThESIGN.
Una coppia è qualcosa di molto strano. È composta da due individui, eppure non è plurale. È una ma non nasce dalla fusione, bensì dalla compresenza.
Una coppia è un nucleo: saldo, funzionale, operativo. Attorno al quale, quando riesce a essere ben bilanciato e irresistibilmente magnetico, può ruotare tutto il resto - compreso qualche fantastico progetto di design.
Una delle prime donne in Italia a laurearsi in Architettura e un ingegnere chimico, poi imprenditore, con il pallino per la plastica: è così che nasce Kartell.
Un progetto d’amore, senz’altro: Giulio e Anna Castelli Ferrieri sono marito e moglie, oltre che collaboratori. Nel 1949, quando Giulio si laurea in Ingegneria chimica e Anna lavora già da tre anni nel proprio studio di Architettura a Milano, inizia anche la storia di Kartell, un’azienda tutta dedicata alla produzione di oggetti in plastica per la casa.
Il battesimo di questa collaborazione arriva qualche anno dopo, nel 1967, niente meno che al Salone del Mobile di Milano. È qui che vengono presentati al mondo del design i Componibili di Kartell, firmati da Anna, destinati a rivoluzionare il concetto del mobile a cassetti e ad approdare nelle case e nei musei di tutto il mondo.
La storia di Anna e Giulio è quella di una coppia di creativi e professionisti perfettamente radicata nel secondo Novecento italiano e le sue trasformazioni culturali. Lui è stato tra i fondatori dell’Associazione per il Disegno Industriale, oltre che presidente di Kartell fino alla sua morte, avvenuta nel 2006, a pochi mesi di distanza da quella di Anna, architetto, professoressa del Politecnico e, brevemente, anche presidente dell’ADI.
A farti innamorare di Studio Job basterebbero due cose: il fatto che Job Smeets e Nynke Tynagel si definiscano soulmates (anime gemelle) e il loro incredibile stile anni Settanta. Poi, per fortuna, ci sono anche i loro sfacciati e coloratissimi progetti di design a consolidare questa passione.
Nato nel 2000, Studio Job è l’unione di menti quasi troppo creative, entrambe uscite dalla fucina della Design Academy di Eindhoven. I due hanno trovato la formula segreta per bilanciarsi perfettamente, in modo da stravolgere il mondo del design in tutta armonia, disegnando pezzi per Bulgari, Qeeboo, Seletti, Rizzoli e L’Oreal.
La loro linea editoriale, in effetti, è tanto chiassosa ed eclettica quanto sorprendentemente coerente. E apprezzatissima, al ritmo di due-tre premi l’anno: i loro oggetti sono esposti in più di dieci musei in tutto il mondo. Successo culminato nel 2016 con una personale al MoMA di New York, intitolata Studio Job MAD HOUSE.
E anche se da poco Job e Nynke non sono più compagni di vita, l’equilibrio creativo e professionale che hanno raggiunto e mantenuto nel tempo con Studio Job è un esempio lampante di come
Due studi, uno a Roma e uno a Milano. Una collaborazione, che inizia alla fine degli anni Ottanta e che continua nel tempo, costellandosi di riconoscimenti, esibizioni, prodotti e volumi.
Marta Laudani e Marco Romanelli: per un moderno continuo(2014)è il felice titolo dell’ultimo libro a loro dedicato - ma non solo. E quello di progettare per la modernità è davvero il metodo che la coppia ha deciso di applicare con costanza e, allo stesso tempo, è la vocazione - personale e professionale - a cui ha sempre risposto.
Continuare a pensare, a ragionare, a interrogare e conseguentemente modificare il tiro di un percorso che spazia dai progetti di interni a quelli di product design, dalla partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia e alla Triennale di Milano fino ai lavori di exhibit design per musei internazionali. Collateralmente - e in modo complementare - Marta Laudani è stata professoressa alla facoltà di Architettura della Sapienza, mentre Marco Romanelli è stato redattore delle riviste di settore Domus e Abitare.
Il confronto a due è il più proficuo, perché inganna il sistema dello specchio e del doppio in un colpo solo, facendo entrare in gioco il tema dell’altro. E, quando l’altro comprende la direzione e fa di tutto perché lì si proceda, allora è passione: per il progetto più grande che comprende e giustifica tutti gli altri progetti.
Arredamento
Kartell
Anna Castelli Ferrieri
Idee Regalo
Il meglio del design
Smart Working
Per bambini
Design Italiano
Decor-Mania: alla ricerca dell’oggetto giusto per sé.
LoveTheSign @ Gaudenzi
Il gioco degli opposti
Dreaming of an elegant Christmas
Stile Basic
Icone del Design
Arredo - Second Chance
LOVE DAYS
Seletti
Studio Job
Esterni
Seletti Outdoor
Casa vista mare
La Sicilia in casa
Qeeboo
Accessori casa
The Crazy Summer Mood: è tempo di Outdoor
Accessori per la casa
Back to Work – Design Edition
Tessile & Accessori
Illuminazione
Valsecchi 1918
Laudani & Romanelli
Size*
Quantity*