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European Mobility week 2016: Smart Mobility, Strong Economy
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European Mobility week 2016: Smart Mobility, Strong Economy

Viviamo in una società in cui l’inquinamento regna sovrano, anche se non ce ne accorgiamo sempre. Arriva però il giorno della gita in montagna, in cui scesi dalla macchina respiriamo a pieni polmoni e ci rendiamo conto che non è la stessa cosa. Non lo è per niente.

Dal 16 al 22 settembre: 7 giorni per imparare a camminare 

Quante volte ci siamo lamentati della soffocante aria della nostra città senza però considerare l’idea di andare al lavoro a piedi, in bicicletta o con i mezzi lasciando in garage la macchina? Perché con la tua auto ci metti meno, e stai seduto, e sei comodo, e stai al caldo d’inverno e al fresco d’estate, e poi l’abbonamento dei mezzi si è alzato così tanto… ma sei proprio sicuro che sia vero?

Per te (e per noi) c’è la European Mobilty Week: una settimana l’anno – dal 16 al 22 settembre 2016 – con l’obiettivo di convincere con iniziative concrete i cittadini di tutta Europa che esistono dei metodi di trasporto alternativi rispetto alle macchine e ai motorini. Possiamo portare benefici alla città in cui viviamo, ma anche alla nostra salute e al nostro portafoglio!

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Se abbandoni l'auto vai in ferie gratis

Nelle mattine invernali, in cui l’idea di mettere un piede fuori dalle coperte ci terrorizza, l’idea di avere una calda, comoda, accogliente automobile sotto casa ci conforta. Tuttavia, quando dopo appena cinque minuti siamo già imbottigliati nel traffico del mattino – e arriviamo in ritardo a quella riunione importantissima e fissata da tempo – non siamo più così felici.

Ecco che entrano in scena I nostri affezionati studiosi belgi: hanno calcolato che i cittadini che abbandonano l’auto in favore di mezzi di trasporto alternativi, risparmiano circa 2.853 euro. Ogni anno! Quante vacanze inconsapevolmente perse per quella macchina all’ultimo grido, per quelle multe inaspettate e l’affitto di un box più caro di un bilocale?

Seduto in auto, seduto alla scrivania, di corsa in palestra

Stiamo tutto il giorno seduti alla scrivania e non sempre troviamo la voglia e il tempo per andare in palestra o a fare una corsetta. Invece di stare seduti anche per andare da casa all’ufficio, possiamo sfruttare i pochi momenti a disposizione per fare movimento.
Una passeggiata dal tram al posto di lavoro con un po’ di musica nelle orecchie o una pedalata in bicicletta, possono essere un piccolo contribuito a quei 145 minuti di attività fisica settimanale che servirebbe al nostro organismo per stare bene. Proviamo assieme?

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Una settimana senza smog per convincerti 

Le città di tutta Europa (e non solo!) si stanno ingegnando in tutti i modi per offrire ai cittadini metodi di trasporti alternativi, efficienti e comodi da usare. Dal car al bike sharing, dai vecchi taxi alle nuove Uber, dai cavalli alle carozze: la concorrenza impazza e ci troviamo sul telefono 14 diverse app tra cui scegliere per spostarci nel modo più veloce possibile.
Non tutti però conoscono tutte le alternative migliori: c’è chi sceglie la carrozza per andare da casa a teatro, non sapendo che può prendere in prestito un’auto pagando meno di 30 centesimi al minuto.
Quali iniziative per convincerti? Un giorno di completo blocco del traffico in cui poter camminare liberamente per la strada e innamorarsi della propria città senza macchine, sconti sugli abbonamenti per i mezzi di trasporto alternativi, incontri per sensibilizzare e informare i cittadini, piani di mobilità personalizzati, app dedicate, interviste ai cittadini per migliorare i servizi 

E in Italia? 

Quasi tutti gli stati europei partecipano all’iniziativa, ma non solo: anche il Giappone appare nell’elenco dei fautori di un clima più pulito nel nostro pianeta.
Impressiona però come in alcuni Stati le città aderenti siano moltissime (Austria, Ungheria e Spagna hanno più di 200 città che partecipano all’iniziativa) e in Inghilterra le città partecipanti non arrivino nemmeno a una decina. Basso livello di inquinamento? Non sembra. Probabilmente effetto Brexit.
E l’Italia? Pochi centri del Bel Paese hanno appoggiato l’iniziativa, lasciandoci delusi. Perché Milano, Roma, Torino – che certo non sono note per l’aria salubre e priva di inquinamento – non compaiono ancora nell’elenco, mentre Siracusa ha già deciso di aderire?

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