È dal 18 a.C. che noi italiani ci tiriamo i gavettoni ad agosto: la nascita del Ferragosto (da latino feriae Augusti, giorni di festa) risale all’imperatore Augusto che indisse la festività per unificare tutte le feste pagane che sancivano la fine stagionale del lavoro nei campi.
La data prescelta era però il primo giorno del mese, spostato al 15 di agosto solo nel VI secolo dalla Chiesa Cattolica. La popolazione festeggiava con tanto entusiasmo l’inizio dei riposi Augustali che la Chiesa non riuscì ad estirparne il culto, vedendosi costretta a riconoscerlo.
In Italia al Ferragosto si tiene davvero molto e, eccezion fatta per alcuni professionisti che in questa occasione tutti compatiamo, nessuno si augura di stare in ufficio proprio quel giorno. Abbiamo infatti già stabilito programmi improrogabili e di indiscussa importanza, come il barbecue a fiamma bassa ma perenne, la guerra dei mondi gavettoni-munita, il trekking di cinquanta metri di dislivello con lauta ricompensa in baita. E se, rivoluzione delle rivoluzioni, pensassimo a qualcosa di diverso per questo 15 di agosto?
In molte città italiane sono attive associazioni di volontariato con un programma specifico, spesso disponibile online, per chi non riesce a fare della causa sociale un impegno fisso. Ci sono le attività organizzate per ogni singolo giorno dell’anno, in fasce orario diverse, e si possono scegliere a seconda della propria disponibilità.
Con il caldo al suo picco massimo, cresce la domanda di assistenza per chi non ha un tetto che lo ripari o agli anziani lasciati soli in case senza condizionamento. Ci sono anche i bambini degli istituti o quelli ospedalizzati: grossa parte del personale è in vacanza e manca chi possa semplicemente giocare o far loro compagnia nel giorno più divertente dell’anno.
Le città ad agosto si svuotano e quel senso di quiete karmica che percepiamo altro non è che il significativo abbassamento dei livelli di inquinamento acustico. Per una scarsa manciata di giorni possiamo chiudere gli occhi e non sentire il motore di un’auto per alcuni minuti.
Se ci concentriamo ancora un po’ possiamo avvertire il verso delle cicale. Se osiamo ancora un po’ di più con la concentrazione, possiamo arrivare a percepire il ritmo regolare del nostro respiro, dilatarlo, rallentarlo, diluirlo, affogandoci dentro i pensieri e lo stress. Il Nirvana è dietro l’angolo.
Il silenzio non fa per voi? Come non detto: urlate, trapanate, battete sui muri. Se circa il 70% degli italiani è in ferie (fonte Confesercenti per il 2015), è molto probabile che al vostro piano condominiale siate rimasti solo in due, voi e il vostro gatto.
Recuperate la chitarra elettrica che suonavate al liceo, recuperate anche i componenti del gruppo in cui la suonavate e improvvisate una jam session a tutto volume. Se Comfortably Numb dei Pink Floyd non vi riesce, non preoccupatevi: è il motivo per cui vi siete dedicati chi alla chimica, chi a legge e chi a medicina all’università.
E se proprio a Ferragosto non ci tenete a divertirvi, ricordate che queste giornate di generale defezione sono l’ideale per fare quei lavoretti rumorosi che rimandate sempre a causa dell’irascibile manager in costante debito di sonno dell’appartamento accanto.
Qualsiasi sia la vostra scelta di stile per questa pazza, calda, attesissima giornata: buon Ferragosto!
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