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I colori di tendenza per l’autunno/inverno 2020

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«One man’s trash, is another man’s treasure»: negli anni, questa frase è diventata uno dei miei mantra.
Penso non ci sia nulla di più appropriato per il periodo storico che sitamo vivendo.
Resto sempre affascinata da quelle persone che riescono a vivere, anche solo per un periodo, senza produrre rifiuti o a comprare solo prodotti senza imballi in plastica. Senza arrivare a soluzioni così drastiche, il mio mantra può tornare utile anche a te.
Metterlo in pratica è semplice, bastano pochi gesti: personalmente, la prima cosa che penso quando devo liberarmi di qualcosa è che qualcuno potrebbe averne bisogno. Così lo metto in circolo, anche gratuitamente, finché l’oggetto non trova il suo nuovo proprietario.
Un’ottima base di partenza, in ogni caso, sono gli acquisti nei mercatini delle pulci. I vantaggi sono tanti: per esempio, ai mercatini puoi portarti via tanto per pochi euro. E puoi trovare migliaia di oggetti diversi, anche quelli che pensavi dimenticati: dai vecchi giocattoli ai dischi, dai libri all’abbigliamento agli strumenti musicali un po’ retrò, fino all’antiquariato e al modernariato.
Tutto quello che comprerai, inoltre, ha una storia, e tanto carattere in più rispetto a ciò che trovi nei negozi.
Se vedi un oggetto vissuto come qualcosa da eliminare, sbagli: la patina del tempo è la cosa più bella e caratteristica, senza contare che una volta tutto veniva prodotto con molta più cura ed era fatto per durare nel tempo.
Last but not least, i mercati delle pulci sono la culla della diversità: troverai gente da tutto il mondo, dagli studenti di moda, al nonno in cerca dei pezzi di ricambio del telecomando che non funziona più, agli appassionati di modernariato.
Allora, celebra la diversità: quando viaggi, invece di percorrere strade già battute, perché non cercare un mercatino delle pulci? Porterai a casa con te gli oggetti più belli e originali di tutti, e il ricordo di momenti unici insieme ai tuoi compagni di viaggio.
Ogni città hai il suo: un dei già grandi è a Parigi a St. Ouen, uno dei più cool a Londra a Brick Lane, uno dei più pazzi a Bruxelles nella città vecchia. E in Italia?
Cominciamo con il più famoso, quello che ha ispirato canzoni, è comparso nei film, colonna portante della capitale: Porta Portese. Mercato storico in Trastevere, che prende il nome dalla storica porta edificata nel 1644 e occupa un intero quartiere tutte le domeniche del mese, è uno degli ultimi posti rimasti dove respirare la romanità più verace, dove puoi scovare antiquariato, abbigliamento di inizio secolo scorso, e altre chicche che troverai solo qui.
Se invece cerchi un mercatino di nuovi talenti, il tuo indirizzo è il Mercato Monti: nel cuore del rione romano all’ombra del Colosseo, troverai dal vintage alle produzioni di giovani designer, e tanta creatività.
Il must per chi è alla costante ricerca di oggetti curiosi senza spendere una fortuna è il mercato di Piazzale Cuoco, un all-time favourite: si tiene tutte le domeniche e ci trovi davvero di tutto, dagli strumenti musicali dimenticati ai Levi’s 501 originali degli anni ’80.
Armati di tanta pazienza: spesso sui banchetti è tutto alla rinfusa e ti sembrerà quasi di curiosare a casa della gente.
East Market è la tua meta se cerchi produzioni alternative, capi customizzati e le ultime tendenze nel vintage. Una volta al mese, puoi fare un giro tra stand di oggetti estremamente ricercati. Gli organizzatori hanno fatto un lavoro egregio nello scovare i venditori più assurdi e gli oggetti più originali: quello che trovi da Eastmarket, lo trovi solo da Eastmarket.
Pensando a Torino, ti verrà in mente anche la mongolfiera che campeggia sopra i tetti vicino al fiume Dora. È quella del Balun, un’istituzione per chi vive nella città sabauda, ma non solo: il suo nome ha risonanza in tutto il Nord italia.
Qui, ogni sabato, troverai un’assetto da vero mercatino delle pulci, dai banchi dei più veterani (dove puoi trovare anche pavimenti in cementine di recupero) ai venditori improvvisati che espongono gli oggetti a terra, su un telo. Non dimenticare, poi, che la prima domenica del mese il Balun diventa Gran Balun, occupando tutto il quartiere limitrofo: avrai l’imbarazzo della scelta!
Torino, che da sempre ha un forte spirito popolare, ha meno mercati hip e più mercati veri. Anche quello della Gran Madre, che si tiene una volta al mese dietro la chiesa della Gran Madre, appunto, a due passi dal Po e alle spalle la collina torinese, né è un esempio che resiste nel tempo.
Si tratta di un mercato dell’antiquariato, che però mantiene lo spirito popolare: i prezzi sono sempre contenuti e puoi portarti a casa le sedie deco’ che cercavi da una vita, o quel un vaso coloratissimo che volevi per metterci i primi fiori della primavera alle porte, senza dilapidare lo stipendio.
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