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Ultimate Detox: l’Atlante degli Alberghi Remoti
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Ultimate Detox: l’Atlante degli Alberghi Remoti

Come una coppia aristocratica di un romanzo di fine Ottocento: lei giornalista (Debbie Pappyn), lui fotografo (David De Vleeschauwer), due belgi partono per un viaggio alla ricerca del ristoro più lontano dal caos e dalla frenesia quotidiana. Nessun confine, nessun limite all’isolamento e al desiderio di tranquillità e distanza dal mondo.

Trovano quelli che loro ritengono essere i 22 luoghi più remoti e confortevoli e spettacolari del pianeta. Li descrivono, li fotografano, li catalogano e ne fanno un libro illustrato, che loro chiamano portfolio, in Italia edito Rizzoli.

Il concetto di remoto è associato al silenzio, alla solitudine, allo spazio, al vuoto, a porte segrete e cieli stellati. Condizioni semplici che si possono ancora trovare, ma soltanto se si è pronti a staccare la spina e sentirsi lontani.

Ecco tre tra i luoghi che più mi hanno affascinato di quella che può essere considerata la guida turistica più sofisticata del nostro tempo

Vicino: Bellevue des Alpes

L’idea che più di un luogo remoto e suggestivo fosse relativamente vicino a casa, vicino a Milano, mi ha confuso e piacevolmente sorpreso. Forse questa guida non parla solo di sogni irrealizzabili, ho pensato.

Due alberghi sono in Italia, ma io ho scelto l’Hotel Bellevue des Alpes, nell’Oberland Bernese, in Svizzera. Perché? Perché si raggiunge solo in treno. Niente auto in questo paradiso a 2070 metri sul livello del mare. Gestione familiare, nessun centro wellness ma posate d’argento, piatti di porcellana e sgabelli di Alvar Aalto.

Inaspettato: Amangiri

Chiunque, come me, sia stato in Utah ha passato ore a guardare un panorama immobile e immutabile al di là del finestrino dell’auto. Ma quando penso allo Utah non riesco ancora a immaginare un hotel di lusso in mezzo ai territori desertici di Hopi e Navajo – e, per di più, ispirato alla loro architettura. Eppure c’è, ed è profondamente americano.

Categoria extra lusso, piscina nel mezzo del deserto roccioso di Canyon Point, l’Amangiri è un gioiello incastonato nel paesaggio. Scrivono che sia stato progettato per sfruttare al massimo la luce naturale, che l’interno si fonda continuamente con l’esterno. Sarà vero? Da verificare, di persona.

Esotico: Saffire Freycinet

Un luogo remoto in molti sensi, meno uno: lontanissimo, isolatissimo, silenziosissimo – ma non diversissimo. A 240 chilometri a sud est dell’Australia, immerso nella verde costa della Tasmania, ecco un paradiso di relax in perfetto stile contemporaneo. Un po’ di esotismo, insomma, ma non troppo.

Venti suite, grandi da 80 a 140 metri quadri l’una, con bagni di marmo e tutti confort che si possono sognare. Un design avveniristico che pur scompare - così scrivono - di fronte ai panorami mozzafiato della Tasmania. Uno degli hotel più lussuosi mai visti, immerso in uno degli ambienti naturali più maestosi di sempre. Un buen retiro da fine del mondo.

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