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Relax e calore: i 5 must have della casa in montagna

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È mattina presto, ma non abbastanza: hai già perso tre corse della metropolitana perché i vagoni erano troppo pieni. Quando arrivi in ufficio hai quindici minuti di ritardo sull’orario d’ingresso, trenta sulla tabella di marcia che sogni un giorno di rispettare. Il tuo capo ti scruta dalla porta: è peggio di Miranda Presley. Ti siedi alla scrivania e saluti tutti sorridente ma dopo aver acceso il computer lo fissi con sguardo assente. Sei ufficialmente sull’orlo di una crisi di nervi.
Le soluzioni sono due: licenziarsi (un po’ drastica, no?); oppure rilassarsi, respirare e cercare di seguire tre semplici consigli per sopravvivere in ufficio e - credici o no - essere felici.
Stanze per session di Yoga, bar biologici, spostamenti in skate, scivoli al posto delle scale e aree per i brainstorming a forma di mongolfiera. Se non lavori a San Francisco per Airbnb (link e foto) o da Google a Dublino (link e foto), questo tipo di arredamenti per l’ufficio sono ancora un sogno.
Alcune alternative, semplici ma efficaci, per arredare l’ufficio? Inizia dalle pareti: tinte chiare che facilitano la concentrazione e non distraggono. Poi scegli la scrivania giusta: grande, spaziosa e soprattutto ordinata. Infine la sedia: deve essere il più comoda possibile. Se così non fosse, procurati un cuscino da mettere dietro alla schiena.
L’ufficio può essere immaginato come una squadra di calcio: se non c’è collaborazione tutti si stancano più facilmente senza ottenere grandi risultati. Come creare lo spirito di squadra? Bella domanda. Tu intanto cerca di conoscere i tuoi colleghi!
La statistica ci dice che è impossibile che in un ufficio di dieci persone siano tutti antipatici. Se vuoi sostenere il contrario, devi almeno provarlo empiricamente: inizia subito a parlare ai colleghi di quel che accade anche fuori dal posto di lavoro, ogni tanto proponi un aperitivo e cerca di costruire relazioni intime, per piccoli gruppi, senza escludere nessuno. Se non cambierà niente, hai vinto e puoi scrivercelo, noi ammetteremo la sconfitta.
Nota bene: hai mai visto il film “Yes man”? Il protagonista, interpretato da Jim Carrey, scopre che dicendo sempre sì a tutto quello che gli viene proposto dà alla sua vita una piega migliore. Ecco, in ufficio non fare come lui. Essere uno “Yes Man” nuoce gravemente alla salute ma soprattutto alle relazioni personali. Fai il tuo, aiuta gli altri finché puoi, ma stabilisci un giusto limite alla tua disponibilità.
Indubbiamente portarsi il pranzo da casa o ordinarlo dal food delivery di fiducia ti consente di risparmiare quell’ora che altrimenti dovrai passare in ufficio dopo le 18. Ti evita anche di fare a piedi quei faticosissimi venticinque passi che separano l’ufficio dal bar più vicino – che tra l’altro non è così buono. Vero? Bene, è ora di cambiare abitudine.
Esci a pranzo almeno due volte a settimana: cambierai aria, farai due passi e vedrai i tuoi colleghi nel loro quotidiano, scoprendo che hanno una vita propria anche lontani dalla loro scrivania e dai loro computer. Non barare: niente smartphone a tavola.
Uno dei sintomi dell’arrivo di un esaurimento nervoso è la convinzione che il proprio lavoro abbia una mole insormontabile e sia tremendamente importante. Se stai pensando:
Allora devi fidarti: è tempo di una vacanza. L'ultimo punto è un suggerimento per curare la tua salute mentale ed è altrettanto semplice: anche se sei sommerso da milioni di cose da fare, è sempre necessario cambiare aria, ricaricare le pile, liberare la mente. La prossima volta che ti trovi di fronte a un problema insormontabile… scappa in bagno, fingi una chiamata, parla con il portinaio, fai quel che vuoi e puoi ma stacca per dieci minuti almeno. In bocca al lupo!
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