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Vincenzo mi rivela che a breve la tradizionale letterina manoscritta a Babbo Natale si evolverà in una wishlist digitale, da condividere direttamente con l’account social di Santa Klaus (ha un’intera schiera di Social Media Manager in formato folletto).
Già adesso le sue bimbe di sette e cinque anni scovano i potenziali regali online e li vorrebbero stampare, ritagliare e appiccicare sul foglio di carta da spedire al caro Babbo Natale. Che mondo sarebbe senza il digital?
Vincenzo (detto Vin) è uno dei tre founders di LOVEThESIGN e ne è responsabile marketing e tecnologia. Quel che è certo è che un mondo senza digital sarebbe un mondo senza Vin. E noi non lo permetteremmo mai, perché di infilarci nei negozi la vigilia di Natale per fare i regali non se ne parla proprio. Preferisco immaginarmi con un biscotto allo zenzero sotto i denti e una tazza di tè in mano mentre, click dopo click, esaudisco tutti i desideri di amici e parenti. Una volta aver esaurito i mei, ovviamente.
Altra breaking news da Vin (non è difficle estorcergli informazioni, le sue figlie avranno vita facile!): da mesi sta lavorando a un nuovo look per il sito di LOVEThESIGN. Cerco di arrivare alla data di rilascio ma nulla, su questo dettaglio non cede. Non ci resterà che tornare e ritornare sul sito, finché qualcosa… ci lascerà a bocca aperta.
Vin, hai fondato LOVEThESIGN con altri due soci, ne curi marketing e tecnologia, hai due figlie e una moglie, l’anno scorso giocavamo insieme a tennis, qualcuno ti ha anche visto correre al parco la mattina presto. Come fai a fare tutto?
Detta così sembra che io faccia migliaia di cose! Certamente ne faccio molte, ma mai più di un paio alla volta. il multitasking è un mito e io sono un uomo. Prima moglie e figlie, poi startup e ogni tanto un po’ di sport perché non potrei vivere senza.
Preferisci definirti papà o manager?
La famiglia è la mia startup di maggiore successo. Quindi papà.
1 • Vin, come fai a stupire le tue bimbe ogni anno a Natale? È vero che ti travesti e ti cali dal condotto dei rifiuti? A Milano in pochi hanno un caminetto.
Vorrei precisare che io il caminetto ce l’ho, ma è di ultima generazione - un biocaminetto - e preferirei non infilarmici dentro. Anche se, lo ammetto, per le mie figlie farei di tutto. Il trucco del travestimento ha retto in questi primi anni ma temo che presto sarò smascherato. Mi dispiacerà tantissimo: non immagini nemmeno quanta emozione trasudino le piccole mentre aspettano Babbo Natale col sacco in spalla!
2 • Cosa regalerai loro quest’anno?
Dobbiamo fare il regalo alle bimbe e ai loro amici immaginari: hanno personalità ben definite e si offenderebbero a morte se lasciati a mani vuote!
Per la piccola un pupazzo della linea Anne Claire Petit: lo scelgo appositamente vecchio stile, fatto a mano, perché queste bambine d’oggi son già quasi più digitali del loro papà! Per il suo amichetto che teme il buio un alter ego luminoso da tenere sul comodino.
Alla maggiore non fa paura nulla, è energica e iperattiva, per cui le regalo un pouf colorato e morbido di Sitting Bull su cui lanciarsi senza pietà ma anche riposare. Ogni tanto, almeno.
3 • La letterina a Babbo Natale la scrivete insieme? È vero che tua moglie cerca di nascondere anche un regalo per sé tra le righe sperando che tu non te ne accorga?
E come potrei non accorgermene? La grafìa è diversa e le richieste decisamente poco infantili. Si tratta ormai di uno scherzo che ripetiamo ogni anno a Natale, un rito tutto da ridere.
Il regalo poi però glielo faccio e anzi scommetto che quest’anno inserirà di soppiatto la libreria Ptolomeo: è un po’ che infila questo nome anche nelle conversazioni ordinarie… credo si tratti di un messaggio subliminale.
4 • Meglio regali educativi o passatempi che tengano occupate le bambine mentre tu e tua moglie cercate un momento solo vostro sotto al vischio?
Fortunatamente, con alcune linee di giochi come quella di Studio Roof, non c’è bisogno di distinguere divertimento ed educazione.
I bambini costruiscono con le loro mani i giochi con cui si divertiranno poi, oppure li possono disegnare, pasticciare, personalizzare e condividere. E mentre fanno tutto questo, mia moglie ed io ce ne stiamo tranquilli, convinti di aver fatto la scelta migliore per loro.
5 • Passiamo alla cena della Vigilia o al pranzo di Natale: come ti riesce di tenere salda alla sedia la tua coppia di allegre birbanti?
È sempre un’impresa, soprattutto quando a tavola ci sono anche i cuginetti e la loro coppia di cani che si aggira tra i piedi penzolanti sotto al tavolo. Ho imparato ad apparecchiare il posto a tavola dei più piccoli con accessori diversi che li facciano sentire speciali rispetto al resto dei commensali.
Le mie piccole adorano le fatine e gli elfi dei bicchieri e delle ciotole di Wilk&Walsoe, per esempio. Quest’anno le stupirò con un segnaposto-portauovo della linea Lucie Kaas: so già che finiremo col dare un nome ad ognuno!
Anne-Claire Petit
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