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Quando Fukasawa ha deciso di spiegare come e perché aveva immaginato e disegnato la serie di lampade Demetra di Artemide, ha detto:
Cosa voleva dire? La forma semplice e funzionale di Demetra, la forza attrattiva con cui ci induce a muoverla e adattarla alle nostre necessità, risponde per Fukasawa a un importante principio Zen: non dovresti pensare all’oggetto che stai utilizzando. Solo in questo modo il tuo rapporto con la realtà può essere armonico e leggero.
Questa storia inizia a fine 2008, quando l’industrial designer Naoto Fukasawa – già responsabile dell’apertura della sede di IDEO a Tokyo e, dal 2003, titolare del proprio celebre studio di design – inaugura una mostra assieme a Tamotsu Fujii, celebre veterano della fotografia pubblicitaria nipponica.
Nelle sale della mostra sono esposti fianco a fianco fotografie scattate da Fujii e oggetti disegnati da Fukasawa. Il titolo ufficiale è Outline e lo scopo è mettere in evidenza l’interazione tra un ambiente e ogni altro elemento presente. Outline è delineare, è il contorno, è il confine tra un oggetto e ciò che lo circonda: l’aria, l’atmosfera, gli altri oggetti. Le esperienze delle persone, i loro gesti, le loro esperienze. Il tempo e la storia, la tecnologia.
L’idea di design di Fukasawa, i suoi prodotti senza pensieri e il suo design che si dissolve nel comportamento, trovano in Artemide il partner ideale: capace di ascoltare, di comprendere una presa di posizione sofisticata e allo stesso tempo di concretizzarla nella creazione di un prodotto industriale, accessibile a tutti.
La struttura è semplice, solida e soprattutto intuitiva: con un gesto della mano si allunga e ruota su se stessa, ti segue e ti accompagna nel lavoro di tutti i giorni. La luminosità della luce LED può essere regolata e una versione della lampada ha un sensore di rilevazione del movimento che gestisce l’accensione a seconda della vicinanza dell’utente. Non è forse questa una materializzazione del design senza pensieri di Fukasawa?
Questa storia inizia al tempo dei miti classici. Quando Ade rapì Persefone e la condusse agli inferi, Demetra, la madre, dea della fertilità e dell’agricoltura, reagì con disperazione. Non si era mai visto un inverno così lungo e rigido e la carestia incombeva implacabile sugli uomini. Fu Zeus a trovare un accordo: Persefone avrebbe trascorso metà del tempo con lo zio Ade, agli inferi, e metà con la madre Demetra, sulla terra. E così che ogni anno la felicità di Demetra per il ritorno della figlia si manifesta nei ricchi raccolti primaverili e con i rigogliosi frutti dell’estate.
Quindi? Demetra esprime per Artemide e Fukusawa lo spirito stesso della creatività, un oggetto al servizio della propria capacità di generare qualcosa di nuovo e meraviglioso. Per l’azienda italiana e il design giapponese, Demetra non è solo una lampada ma è anche la tua compagna di lavoro perfetta, pronta a illuminare e ispirare, passo dopo passo, la tua prossima primavera, il tuo percorso verso la tua prossima opera o scoperta, qualsiasi essa sia.
Naoto Fukasawa (1956) trascorre la prima parte della sua carriera lavorando fra Giappone e Stati Uniti soprattutto alla progettazione di computer e componenti elettroniche, apparecchiature mediche, arredamento e articoli sportivi. Il suo successo internazionale popolare è definitivamente sancito da progetti come il CD Player del 1999 per Muji, di cui è ancora uno dei responsabili del design, dai telefoni cellulari Infobar e Neon e dai prodotti del marchio di elettrodomestici ±0. Fukasawa ha anche collaborato con numerose aziende italiane, fra cui Artemide, Driade, Magis, B&B Italia e Danese. Grazie al suo lavoro Fukasawa ha ottenuto numerosi premi internazionali ed è oggi Professore Ordinario presso la Musashino Art University, presidente del Good Design Award e uno dei direttori di 21_21 Design Sight, il primo museo giapponese dedicato al design.
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