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Data Dress e Coded Couture: la moda, tu e le API
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Data Dress e Coded Couture: la moda, tu e le API

Mentre continuo a sognare che la mia maglietta si pulisca da sola - dopo che ci è caduto (di nuovo) sopra lo yogurt nel break di metà mattina - arriva la notizia ufficiale: le tute degli astronauti non saranno più i soli vestiti tecnologici in circolazione. Stanno nascendo i data-dress, i capi di abbigliamento che sfruttano il feedback di chi li indossa. 

Tramite app e materiali d’avanguardia, gli abiti prenderanno le misure - o meglio, i dati - della persona che li indossa, per fornire un prodotto più che personalizzato: praticamente custom made. 

Per ora, però, niente soluzioni pratiche ai piccoli problemi di ogni giorno - se si mette a piovere, la tua giacca di camoscio non diventerà magicamente impermeabile: avresti fatto meglio a controllare il meteo prima di uscire di casa. 

Outfit of the day

Acquisita lo scorso anno da H&M, Ivyrevel è la prima digital fashion house al mondo e sta per lanciare una collaborazione con Google. 

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Art and coding working together.
Ivyrevel

Si chiama Coded Couture ed è la prima collezione di abiti a nascere direttamente dallo smartphone del singolo cliente, grazie al feedback di una app. La app sarà curata da Google e memorizzerà la routine di ogni giorno, trasformando i percorsi che prima potevi condividere solo con i tuoi amici di Runtastic in pattern che impreziosiranno il vestito. Zero privacy.

Tu potrai scegliere l’occasione per cui indossarlo, cambiandone così lo stile: ti serve un completo per il colloquio, un abito per la festa di Federica o qualcosa di speciale per quella serata a teatro? Dovunque tu voglia andare, lascia che sia il tuo vestito a raccontare di te. 

Quando avrai finito di progettare il tuo vestito in versione digitale, potrai acquistarlo tramite la stessa app,  che, al momento, è in fase beta ed è al test di alcune influencer selezionate. 

Lampada da tavolo Demi grande
Lampada da tavolo e speaker Cromatica
Lampadario Tree Series S35 Led

Google ha la stoffa - e le API

Proprio la scorsa estate, il colosso del web ha lanciato le integrazioni all’Awareness API, che permettono alle app di capire dove sei, cosa stai facendo e cosa c’è nei dintorni, per interagire al meglio con la situazione in cui ti trovi. 

Nel caso della collaborazione con Ivyrevel, Google anticipa che, grazie a queste integrazioni, saranno data-driven anche colori, materiali e dettagli dell’abito, come i polsini e la cintura.

Già nel settembre 2016 Google si era affacciato nel mondo della moda, con il lancio della feature “Shop the Look”, che si avvale di altri programmi simili e già affermati della moda online, come LIKEtoKNOW.it. 

Quando vedrai un outfit che ti sembra perfetto per il matrimonio della tua migliore amica, ti basterà cliccarci sopra perché Google apra una gallery con i singoli pezzi, con tanto di link per acquistarli tramite Shopping Ads. 

Kokeshi Andy
Kokeshi Spaceman
Kokeshi Anna

Un vestito da Oscar? Meglio da Nobel 

A un altro tipo di tecnologia si rivolge CuteCircuit, una compagnia specializzata in fashion tech, che ha presentato all’inizio di quest’anno un abito dotati di luci al LED posizionate su pannelli di grafene, un materiale così innovativo da vincere il Premio Nobel nel 2010.  

Le luci cambiano colore seguendo la respirazione di chi li indossa: l’arancione e il verde indicano un respiro leggero, il blu e il viola uno profondo. 

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Vogliamo catturare la magia delle trasparenze che si riempiono di luce: la superficie del nostro vestito prende vita con le azioni di chi lo indossa.
Cute Circuit

Il grafene, che ha la resistenza del diamante e la flessibilità della plastica, non è mai stato utilizzato prima nella moda. Ma è dal 1998 che Francesca Rosella la co-founder di Cute Circuit, progetto nato nel 2004 a Shoreditch (Londra), prova a inserire elementi d’avanguardia nelle sfilate. Dopo i rifiuti di Valentino all’integrazione di luci negli abiti, l’incontro con Ryan Genz ha fatto di questa idea un progetto in carne e ossa - o meglio, in stoffa e tech.

Mentre sulle passerelle sono tornate le slogan t-shirt, Ivyrevel e Cute Circuit sono pronte a mettere in gioco un nuovo livello di comunicazione nella moda. È in arrivo un capitolo del costume-made ancora da scrivere, in cui le case di moda e il cliente finale sono seduti allo stesso tavolo. Solo che, questa volta, è digitale. 

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