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Formex non è una fiera molto nota tra gli appassionati di design, ma per gli addetti ai lavori è un'occasione da non perdere. Fin dal 1960, due volte l'anno per tre giorni di seguito a pochi chilometri a sud di Stoccolma si incrociano tutti i trend stagionali del design nordico: dai grandi marchi alle piccole manifatture scandinave.
Durante l'edizione di settembre 2016, abbiamo trascorso due giorni curiosando tra uno stand e l’altro e abbiamo portato a casa le previsioni del tempo dei prossimi mesi. Ecco cosa abbiamo trovato.
Quali colori aspettarsi dal design nordico? Molto bianco, tutte le sfumature del grigio, un po’ di crema che può virare fino al beige. Ebbene, queste sono le tinte dominanti tra gli stand di Formex.
Ma - ecco il primo di una serie di “ma” - il colore vero e proprio, la tinta calda o fredda, in ogni caso luminosa e inaspettata, arriva di colpo e attira subito lo sguardo: Formex è invasa da macchie di colore, dettagli luminosi che conquistano l’osservatore, in particolare negli stand con molti accessori per la casa e la tavola.
Certo, c’è il legno. C’è legno in abbondanza, come c’è sempre stato qui a Stoccolma e dintorni. Ma – secondo “ma” – la ceramica sembra prendere il sopravvento tra le novità.
Piatti, scodelle, vasi, bicchieri, teiere e piccoli contenitori. Colori neutri, tinte pastello, sfumature e pattern a strisce. Poi una macchia di colore. A Formex 2016 la ceramica si presenta sotto mille aspetti diversi.
La ceramica rientra sicuramente in quelle tipologie di materiali che, esattamente come il legno, sono estremamente duttili nel loro modo di presentarsi: infinite possibilità di finitura rendono, di volta in volta, di brand in brand, unica. Ma sempre di ceramica si tratta.
Una tenda, una coperta, un plaid, un pupazzo, una tovaglia, un cuscino, un piumone, un pouf: il tessile è presente in abbondanza a Formex. E sembra abbia avuto molte, moltissime attenzioni da parte dei designer scandinavi. Materie prime, lavorazioni, applicazioni, colori: c’è un’inequivocabile abbondanza di tessuti tra gli stand.
Ma – terzo e ultimo “ma” – anche i tessuti, qui tra gli espositori di Formex, sembrano seguire (o precedere?) i trend visti per l’arredo e gli accessori di ceramica: colori tenui accostati a tinte piatte molto accese, semplici pattern geometrici o disegni alquanto ricercati. Una sorpresa: la – seppur minima – ricorrenza di fantasie tropicali e riverberi etnici, mai stati molto comuni a queste latitudini.
Plaid, una moltitudine di plaid. Che, visti da vicino, sembrano indicare un trend preciso. La lavorazione dei tessuti è in primo piano: la trama è larga, la tessitura è ben visibile, i pattern e i colori lavorano di concerto per metterla in evidenza.
Siamo andati a Stoccolma e siamo tornati a Milano. Prima in aereo poi a casa, prima in viaggio verso l’ufficio ora assieme seduti intorno a questo tavolo, abbiamo pensato: molta ceramica e lavorazioni tessili in primo piano. E se l’hand made stesse sgomitando per avere un posto in prima fila tra i prossimi trend scandinavi?
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