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Questa settimana ho visitato:
Fuori Catalogo
5 fotografi interpretano 5 prodotti di Vico Magistretti
30/03/2017 – 22/02/2018
Fondazione studio museo Vico Magistretti
via Vincenzo Bellini 1 20122 Milano
www.vicomagistretti.it
Per esplorare la mostra Fuori Catalogo, devi entrare in un edificio in via Bellini che porta la firma di Pier Giulio Magistretti, il padre di Vico – poco lontano ce n’è uno costruito da lui e uno dal suo bisnonno dall’altro lato della strada.
L’interno dove ora si trovano la fondazione, l’archivio e il museo, dal 1946 e fino al 2006 è stato lo studio di Vico Magistretti, condiviso con il geometra Franco Montella, collaboratore e amico di una vita. Nel 2011, un anno dopo la nascita della fondazione, è iniziata la prima delle mostre annuali a lui dedicate, che alternano la personalità di architetto e quella di designer. Quella di quest’anno, Fuori Catalogo, è una mostra di design diversa dal solito: è silenziosa.
Nella stanza che una volta era lo studio di Montella, l’unica che ha cambiato aspetto – se entri nello studio di Vico, infatti, puoi vedere ancora i suoi schizzi e appunti appesi alle pareti –, sono esposti cinque oggetti disegnati da Vico e prodotti da Artemide, Oluce, Alias, Rosenthal-Linie e Cassina.
Oggi sono fuori catalogo, ma Selene, Ekon, Bath / Broomstick, Pan ed Edison sono cinque esempi importanti della longeva collaborazione di Magistretti con le grandi aziende. Ogni oggetto incarna uno spirito diverso, perché ogni progetto nasceva da molte mani (e menti) che lavoravano contemporaneamente: quelle di Vico, senz’altro, e quelle di ogni industria con cui si rapportava.
Per questo non è possibile riconoscere uno stile Magistretti: anzi, come lui stesso ammette, Questo concetto non mi ha mai sfiorato. La concretezza e la finalità pratica sono i parametri che ogni progetto doveva rispettare per essere infine prodotto.
Secondo Vico Magistretti, un buon oggetto di design deve durare 100-150 anni, altrimenti è moda. Per i cinque prodotti in mostra a Fuori Catalogo è andata diversamente, ma grazie all’interpretazione di cinque giovani fotografi dell’ECAL di Losanna (proprio a Losanna si era formato Magistretti) è possibile riscoprire l’anima che si nasconde in ogni oggetto – basta guardarlo da una diversa prospettiva.
Anche i visitatori sono invitati a guardare, ad avvicinarsi a Edison e a circumnavigare Selene, a scoprire i particolari direttamente sulla superficie dell’oggetto e a trovarne molti altri, grazie alla diversa prospettiva e manipolazione, nelle riproduzioni fotografiche appese alle pareti.
In questa mostra silenziosa, dove oggetti e fotografie si guardano e specchiano, la visita guidata è un regalo che dovresti proprio farti: ci sono storie (raccontate benissimo) che donano una nuova profondità agli oggetti, certamente, ma anche al pensiero, alla personalità e alla storia di Vico Magistretti.
E, per completare davvero l'esperienza, perché non partecipi al prossimo laboratorio Storie di oggetti e provi a raccontare la tua prospettiva? Tutto quello che ti serve è una macchina fotografica o uno smartphone – e un paio di occhi stra-ordinari.
Fuori Catalogo | Storie di oggetti
sabato 7 ottobre 2017, h 15/17
prenotazione obbligatoria: scrivere a fondazione@vicomagistretti.it
Fondazione studio museo Vico Magistretti
via Vincenzo Bellini 1 20122 Milano
www.vicomagistretti.it
Artemide
Vico Magistretti
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