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Questione di affinità: Seletti raccontata a Andy Warhol
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4 Minuti

Questione di affinità: Seletti raccontata a Andy Warhol

Great minds think alike, dicono. Succede, infatti, che due persone che hanno la stessa vivida intelligenza, indipendentemente dai fattori esterni, a volte si ritrovino straordinariamente allineate.

Istrionico, ironico, visionario: ti ritrovi in questa descrizione, Andy? Bene, perché, se questi tre aggettivi ti si addicono alla perfezione, sono proprio gli stessi che useremmo per parlare di Stefano Seletti. Un personaggio incredibile, te lo garantiamo. Un entusiasmo di quelli che tu avresti sicuramente voluto nella tua Factory. 

Il Design Pride di Seletti al Salone del Mobile 2018Il Design Pride di Seletti al Salone del Mobile 2018. dall'alto in basso e da sx a dx: Stefano Seletti, Marcantonio, Job Smeets, Maurizio Cattelan

È in fondo la tua Factory, il tuo laboratorio - ma anche la open house in cui giovani artisti newyorkesi potevano trovare uno spazio collettivo per creare - il punto di partenza di tutto: anche Seletti ne ha una, si chiama Selab, ed è il laboratorio in cui Stefano Seletti crea insieme al suo team e i designer con cui ama lavorare. La fase creativa è libera, la vision spazia e cambia a tutti gli effetti lo stato dell’azienda: non parliamo di design, ma di arte. 

E quindi te lo dobbiamo dire, Andy: non potevamo non pensare a te, un passo dopo l’altro all’interno dello stand di Seletti al Salone del Mobile 2018. Perché era il più irriverente e colorato di tutto il Salone. Per definirlo con un termine a te caro, era Pop. 

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L’arte va consumata, come qualsiasi altro oggetto
Andy Warhol

Lampada da tavolo Banana Huey
Lampada da tavolo Banana Louie
Lampada da tavolo Banana Dewey
Lampada Neon Mouth con trasformatore
Vaso Love in Bloom
Piatto piano Hot-Dog

Lampade e mobili Seletti al Salone 2018

Sembrava quasi di sentire la tua voce fuori campo, mentre osservavamo le novità 2018 di Seletti. Il tuo pensiero artistico trovava massima espressione nella ripetizione seriale delle immagini, la stessa tecnica che vediamo nella collezione Blow di Studio Job, che fa di pattern ipnotici e ripetitivi il suo punto di forza. Un design che strizza anche l’occhio agli States, a New York, in cui tu abitavi, e trasforma un hot dog in divano stravolgendo un’icona, un po’ come hai fatto tu con la zuppa Campbell.

Studio Job x SelettiHot Dog Sofa, Sexy Boy Lazy Chair, Cora lamp, Cat lamp, Mouth plates, Banana lamp - Studio Job x Seletti
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Le masse vogliono apparire anticonformiste, così questo significa che l'anticonformismo deve essere prodotto per le masse.
Andy Warhol

E se la Pop Art si nutre di icone, Seletti te ne propone mille. Come le lampade Monkey o le Mouse e gli specchi della serie Luminarie di Marcantonio, ma anche le nuove Cat Lamp: piccoli capolavori di manifattura e tecnologia, che sono già o puntano a diventare l’immagine immediatamente riconoscibile del brand, come per te il ritratto serigrafico, da Mao Tse Tung a Marylin Monroe.

Marcantonio x SelettiMonkey lamp, Luminaire headboard, Luminaire mirror, Mouse lamp - Marcantonio x Seletti
Specchio Luminaire - piccolo
Lampada da tavolo Mouse in piedi - bianco
Lampada da parete Monkey sospesa
Piatto piano Kintsugi 1 - Second Chance
Lampada da tavolo Fingers
Servizio di 4 posate Fingers

Dalla Design Pride di Milano al MoMa di New York

A Stefano Seletti piace fare le cose in grande in tutte le occasioni. Anche quest’anno, con la Design Pride, ha riempito le strade del centro di Milano e Piazza Affari di musica, designer, giovani studenti e curiosi di passaggio. Un happening insolito per il design, diverso da aperitivi formali e noiose tartine. Chi altro avrebbe la forza di osare così, se non Seletti?

Il colore, l’irriverenza, la teatralità sono il leitmotiv di tutte le collezioni, a partire dalla storica Toilet Paper, in collaborazione con Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, finita anche al MoMA Store.

Seletti wears Toilet PaperShit armchair, Shit pouf, Drill pillow, Lipstick sofa, Eye & Mouth round rug, Phone rectangular rug (hanged), Flower plate, Lipstick plate, Spaghetti plate - Seletti wears Toilet Paper

Avresti sicuramente amato il mondo vibrante di Seletti, il loro messaggio multicolor, fatto di forme e funzioni così diverse, e così difficili da incasellare in uno schema. Per questo ti parliamo di affinità. Tu, Andy, hai creato un movimento che abbracciava tutte le arti, sostenendo e promuovendo tutte le forme di comunicazione non convenzionale che meritavano di essere espresse.

E, come te, Stefano Seletti ha deciso di stupire sempre, perché la chiave è prendere il design come un gioco: e allora tutto merita di essere esplorato e reinterpretato. 

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Rispetto gli insegnamenti del passato, ma l’unica cosa che so fare è guardare avanti.
Stefano Seletti
Poltroncina Industry collection
Lampada al neon Blue Shades
Specchio rotondo Peace
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