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I colori di tendenza per l’autunno/inverno 2020

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L’estate è arrivata, finalmente. A dircelo non sono i bambini che scorrazzano liberamente per casa (le scuole hanno chiuso i battenti tra la seconda e la terza settimana di giugno per Italia e Spagna, chiuderanno a inizio luglio in Francia e resteranno aperte sino ad almeno metà luglio in Germania e Regno Unito, N.d.r.) e nemmeno i trenta gradi sulla colonnina. A fare estate è l’odore dell’estate
Si tratta della Sindrome di Proust – da una famosa pagina del primo libro della Recherche, in cui lo scrittore evoca un episodio della sua infanzia legato al sapore e all'odore di un pezzetto di madeleine – : gli odori hanno il potere di materializzare i nostri ricordi più intimi, di accendere l'interruttore della memoria, riportandoci improvvisamente all'infanzia o a un episodio della nostra vita passata rievocato attraverso una semplice zaffata, che a seconda dei casi ci inonda di nostalgia, di malinconia, di gioia o di tristezza. Dimostra la capacità degli odori di attivare la memoria episodica, custode dei nostri ricordi autobiografici.
Proust inzuppava un dolcetto in una tazza di thé e si ricordava della propria infanzia. Beati tempi che furono. Noi annusiamo l’estate appena fuori casa e i pensieri sono ben altri.
La sera è terreno di conquista: il sole tramonta tardi e abbiamo voglia di bere qualcosa di fresco con gli amici. O anche senza gli amici, purché beviamo qualcosa che rimedi all’arsura. Il contenitore fa il drink: se la birra non è bevuta direttamente dal collo merita il bicchiere giusto e anche il migliore dei drink servito in un bicchiere qualsiasi non ci farà felici.
Tantissimi i classici che trasudano sensazioni estive, come Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, Vacanze Romane di William Wyler, Lolita di Vladimir Nabokov, Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain, Il grande Gatsby e Tenera è la notte di Francis Scott Fitzgerald, Il buio oltre la siepe di Harper Lee e Luce d’agosto di William Faulkner. Ma vuoi mettere con la tanto attesa maratona televisiva di love-movies estivi? Chi non ha mai sognato, dal fresco divano di casa propria, bagnini sexy e ingenue bionde in viaggio sole per la prima volta?
Tra i nostri preferiti:
Grease (1978), (Olivia Newton-John & John Travolta),
Dirty Dancing (1987), (Jennifer Grey & Patrick Swayze)
Mystic Pizza (1988), (Annabeth Gish & William R. Moses)
Stealing Beauty (1996), (Liv Tyler & Ignazio Oliva),
Cruel Intentions (1999), (Reese Witherspoon & Ryan Phillippe)
Vicky Cristina Barcelona (2008), (Scarlett Johansson, Javier Bardem & Penélope Cruz),
Wet Hot American Summer (2001), (Bradley Cooper & Michael Ian Black)
E per calmare i bollenti spiriti, un tuffo in piscina. La propria, quella di amici, quella con bordo a sfioro del fantastico residence in cui si sta trascorrendo qualche giorno di vacanza. Chiudiamo gli occhi: il verso dei grilli, il pizzicorio dei raggi solari sulla pelle, profumo di rosmarino e macchia mediterranea, l’inestinguibile odore di cloro sul fondo. Estate italiana.
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