La pianta di menta è defunta dopo l’ultimo giro di mojito in una calda sera di mezza estate fa. Al basilico è toccata la stessa sorte in seguito alle tue celeberrime trofie al pesto fatto in casa. Ora temi di stroncare anche la salvia con il condimento dei casoncelli che ti sei proposto di cucinare domenica.
L’orto sul balcone non ha futuro, ma nella lavastoviglie sì.
Sembra una lavastoviglie ma non lo è. Serve a darti aromi freschi e profumati tutti i giorni, tutto l’anno. Si chiama Micro Garden ed è un progetto di Grundig, presentato a Berlino lo scorso settembre. Ne esistono tre misure: grande, destinato alla ristorazione, medio e piccolo, pensati come elettrodomestici da incasso, nelle dimensioni di un frigorifero e di una lavastoviglie.
Micro Garden by GrundigLa struttura è quella di un armadio, a una o più ante, con settori suddivisi per trattare diverse tipologie di piante. Le porte sono in vetro e ogni settore ha una propria temperatura e un proprio serbatoio d'acqua, entrambi collegati agli impianti domestici e autogestiti dall’innovativo elettrodomestico.
Non stiamo parlando di regimi di coltivazione alternativi, come l’idroponica o l’isotonica, ma di un approccio tutto sommato classico alla coltivazione. Sempre che tu ritenga classico il fatto che sia il tuo iPad a preparare il condimento delle tue patate al forno e che per farlo dia ordini a un compartimento della tua cucina.
Per ora ci occupiamo solo di piante aromatiche. Niente fiori, banani o tuberi. Le patate devi comprarle ancora tu al super. Anche se il tuo iPad preferisce quelle del mercato.
Vase by Menu Design
Micro Garden è gestito dalla sua specifica applicazione che, Deus ex machina, una volta dichiarata la tipologia di erbe inserite, decide se e quanto irrigare, regola illuminazione e temperatura e rende disponibile al tuo controllo ogni progresso grazie alla fotocamera installata nella serra. Collocato il vassoio con i tuoi semi, le piante vengono sfornate circa 10 giorni dopo, bell’e pronte.
In primis perché non puoi fallire: il tuo iPad non te lo permetterà. Poi per tanti altri brillanti motivi, come la soddisfazione di coltivare fino a otto tipologie di piante aromatiche diverse, senza sprechi di acqua e in un arco di tempo estremamente contratto, non replicabile in natura (poco più di una settimana per avere piantine mature).
Grazie agli aromi puoi insaporire i piatti riducendo l’uso di sale e condimenti grassi e aumentando l’apporto di nutrienti essenziali. Carni, insalate, zuppe: puoi sfoggiare le tue futuristiche, piccole serre a ogni amico, qualsiasi sia la sua dieta o il suo stile di vita e puoi anche contagiarlo con questa nuova idea. Vuoi infatti negare quella parte di gamification che rende uno tra i lavori più duri di sempre, quello dell’agricoltore, un giochino per nerd ai fornelli?
Diciamocelo, più chilometro zero di così non si può. Basta che i semi li compri ad uno dei tanti, redivivi, mercati rionali. La tendenza che Micro Garden di Grundig cavalca è quella di un ridimensionamento della catena produttiva alimentare e del ciclo di vita del prodotto food.
Micro Garden by GrundigL’idea è quella di coltivare, cucinare, riciclare in autonomia o in piccoli gruppi territorialmente circoscritti, attingendo il meno possibile dalle scorte di risorse deperibili.
L’utopia dell’autarchia che si fa reale? App e tecnologia - i cui processi di sviluppo e diffusione non sono certo a chilometro zero- sono da annoverare tra le risorse globali? Gigabyte, dispositivi e internet sono acqua, terra e energia per nativi digitali? Domande per le quali forse nemmeno Siri ha ancora le risposte.
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