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I 6 bar di design più belli al mondo
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I 6 bar di design più belli al mondo

Quando viaggi, ormai, il classico giro turistico non ti basta più. Hai bisogno di vedere come vive la gente, uscire, mangiare e bere nei locali più hype, per assorbire sul campo la cultura del luogo che hai scelto di visitare. 

Ci sono, ovviamente, degli stratagemmi. Se Airbnb ti permette di vivere come un local e la guida online Time Out ti tiene aggiornato sugli eventi in corso, 150 Bars You Need To Visit Before You Die (Lannoo, 2018) è la guida internazionale ai migliori bar del mondo, scelti da Jurgen Lijcops per la loro unicità, che non può mancare in valigia.

Certo, 150 sono tanti. Per aiutarti nel tuo tour, quindi, ne ho selezionati sei di design, tutti diversi, uno più bello dell’altro, da cui iniziare.

Sedia 18 naturale
Caffettiera Moka Alessi 1
Sgabello Afteroom

Nonostante Marras | Via Cola di Rienzo 8, Milano

Partiamo dai Concept Store: in fondo, cibo, moda e arte sono solo diversi canali per esprimere un unico impulso creativo. Ricavato da una ex officina, Nonostante Marras è opera dello stilista sardo Antonio Marras, che qui ha deciso di esprimere le sue idee più originali, plasmando uno spazio che è al contempo caffè, galleria d’arte, spazio espositivo, showroom e negozio. 

Un luogo d’incontro per tutti i momenti della tua giornata.

Lo stile romantico e nostalgico dello stilista, che nelle sue collezioni unisce folklore sardo e dettagli preziosi d’alta moda, si esprime qui in arredi retrò ad hoc, come divani d’epoca, lampadari sagomati o la grande libreria ricavata da vecchie cassette di legno, ma anche nella selezione dei capi, gli accessori, e libri in vendita. Nonostante Marras sorge in un quartiere residenziale fuori dai circuiti della moda, per ritagliarsi un momento di pace gustando deliziosi dolci sardi nel giardino tra ceramiche, glicini e reperti d'epoca.

Sketch | 9 Conduit St, Mayfair, Londra

Cambiano le generazioni, non l’attitudine. E a Londra, culla del movimento punk negli anni ’70, ancora oggi tutto è concesso. È così che Sketch, galleria, ristorante e club a Mayfair, definito dal Telegraph «il locale più controverso mai aperto nella capitale britannica», ha di recente rinnovato gli spazi unendo due grandi talenti: David Shrigley alle opere d’arte, India Madhavi all’interior design. 

Il risultato è uno spazio ovattato interamente in velluto rosa, firma della designer iraniana, in cui contrastano le 239 illustrazioni dell’artista inglese, che affrontano i grandi temi della vita e della morte con ironia e cinismo. L’arte contemporanea qui è di casa, con interventi di artisti come John Baldessarri e Sylvie Fleury, e la collaborazione costante con la galleria Serpentine di Londra.

Non è da meno la ristorazione, con il bistrot immerso nell’arte al piano terra (più abbordabile), e il sofisticato ristorante The Lecture Room & Library al primo piano, fregiato di una stella Michelin, dove ai fornelli trovi il celebre chef francese Pierre Gagnaire.

gli interni di Sketch, a Londragli interni di Sketch, a Londra

Merci | 111 Boulevard Beaumarchais, Parigi

Merci significa grazie in francese e questo Concept Store si chiama proprio così, per ringraziare la vita e il talento di chi crea cose belle. Aperto nel Marzo 2009 all’interno di un palazzo haussmaniano dell’Haut-Marais da Bernard e Marie France Cohen, Merci è quello che mancava nella capitale francese: uno store che riunisse le eccellenze della moda, del design, dell’arredamento e della ristorazione.

L’allestimento e la selezione geniale dello store si alterna alle proposte gastronomiche. Tra i vari piani si dislocano La Cantine, brasserie con menu alla carta aggiornato quotidianamente in base alle disponibilità del mercato, lo Used Book Café, dove tra un libro vintage e l’altro potrai gustare scones salati, uova alla coque e torte fatte in casa, e il Cinéma Café, caratteristico e retrò, per una tartina veloce e un succo detox.

Inoltre, i fondatori devolvono tutti gli anni una parte del ricavato per finanziare progetti di sviluppo in Madagascar. Un grazie in più, non è mai di troppo. 

Poltrona Bamp
Lampada a parete Lettere Neon Art - Second Chance
Teiera Bliss

Yakumo Saryo | 152-0023 Tokyo

Quello che ti sconvolge del Giappone, superate le difficoltà iniziali di adattamento, è la colazione. Scordati brioche e cappuccino: la tradizione giapponese, di prima mattina, mette in tavola riso in bianco o porridge di riso, pesce essiccato e tè verde matcha. Se vuoi proprio immergerti nella cultura giapponese, questo è il compromesso. 

Il modo migliore per farlo, allora, è al Yakumo Saryo di Tokyo, più che un caffè un luogo di ristoro a 360° gradi che ti accompagna dalla colazione alla cena, passando per la celebre cerimonia del tè. Minimalista e meditativo come solo i giapponesi sanno fare, incastonato in un giardino, questo luogo riesce ad essere fuori dal tempo nonostante il caos di Tokyo. 

uno dei piatti che puoi gustare al Yakumo Saryo di Tokyo | credits: Yakumo Saryo uno dei piatti che puoi gustare al Yakumo Saryo di Tokyo | credits: Yakumo Saryo

Plantshed | 1, Prince Street (at Bowery), New York

Di caffè, a New York, ne trovi tanti. Ma solo al numero 1 di Prince Street, nel cuore di Manhattan, puoi prenderti una pausa immerso nel verde. PlantShed, terzo punto vendita della catena aperta negli anni ’50, è al contempo caffè e negozio di fiori, dove potrai gustare kombucha, espresso e pasticcini tra piante tropicali, cactus e specie rare di fiori. 

Non solo: PlantShed è anche un vero e proprio laboratorio in cui crescono piante, idee e arte. Infatti, in questo design bar, oltre alla vendita di arredo green, vengono spesso allestite installazioni ad opera di artisti locali. Insomma, un Concept Store votato alla Natura.

Pastel Rita Café | 5761 St Laurent Blvd, Montreal

Verde, rosa pastello, oro: bastano tre colori per conferire classe ed eleganza anche al più normale dei lounge bar. Se poi ci aggiungi una boutique e un atelier di artigiani, ecco che lo spazio diventa irresistibile.

Gabriel Malenfant e Véronique Orban de Xivry, i fondatori di questo design bar, volevano creare uno spazio ibrido per dare spazio ed espressione alle loro passioni. E lo hanno fatto nel modo più smart: unendo pubblico di diversi tipi in un unico spazio, diviso per aree in base al colore. 

Se la zona verde è designata alla ristorazione e alla preparazione del caffè, il rosa delimita l’area di relax e la boutique dove viene data attenzione ad artisti e nuovi designer, mentre l’area chiusa da vetri in cui lavorano gli artigiani è più rustica, dipinta di bianco e delimitata da vetrate che permettono di vedere gli artisti all’opera per tutto il giorno.

Per dare un nuovo ritmo al tempo della tua giornata. 

gli interni del caffè Pastel Rita, a Montreal | credits: dezeengli interni del caffè Pastel Rita, a Montreal | credits: dezeen

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