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I progetti di India Mahdavi e i colori di primavera
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5 Minuti

I progetti di India Mahdavi e i colori di primavera

Che i melting pot culturali generino prodigi è risaputo. Non stupirti quindi se ti introduco al meraviglioso mondo di India Mahdavi: una vera jet-setter nella vita, una vera artista nel design, annoverata recentemente dalla rivista Time tra i 10 più influenti interior designer contemporanei.

designer India Mahdavidesigner India Mahdavi

Lampada da terra Bestlite Brass
Divano letto a 2 posti Sleep
Mobile contenitore 3 Elementi Componibile metallizzato
Pouf Vega con struttura dorata
Vaso Lyngby H 20 cm - oro lucido
Poltrona Lock

Pop Culture a colazione

Nata a Teheran da papà iraniano e mamma egiziana, la designer vive un’infanzia movimentata tra un paese e l’altro, con tappe a Cambridge, Massachusetts, dove assorbe la cultura Pop dai cartoni e i film della Disney.

Ma anche a New York, dove studia alla Parsons, poi alla School of Visual Arts; e poi durante le prime, importanti esperienze post-laurea a Parigi, dove tutt’ora risiede.

Il suo stile matura astratto e figurativo, esaltando una cultura nomade di cui il nido oggi è in Rue Las Cases, a Parigi, il suo studio di progettazione inaugurato nel 1999 come quartier generale.

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Il mio stile è poliglotta, policromo, cross-colto. La creatività inizia con l'immaginazione, è alimentata dall'ispirazione e termina con una storia.
India Mahdavi
progetto di India Mahdavi per La Durée, Los Angelesprogetto di India Mahdavi per La Durée, Los Angeles

Con una cultura naturalmente contaminata tra Oriente e Occidente, possiamo definire India Mahdavi una designer sensoriale. Estremamente scenografica, è in grado di regalare esperienze d’interior a 360 gradi, dal punto di vista tattile e visivo.

C’è un tratto unico nel suo lavoro: il colore. Pieno, vibrante, sfrontato.

Un imprinting velatamente anni Settanta e una palette di tonalità degna delle migliori pellicole di Wes Anderson, che lei ama scegliere nella gamma cromatica messa a punto da Le Corbusier: mattone, verde salvia, rosa cipria (o Millennial Pink, così ribattezzato dal Guardian). E ancora: ocra, giallo crema, azzurro polvere, verde bosco, ottanio – e poi rosso, bianco e nero, oro e bronzo per i contrasti.

La designer celebra un mondo cosmopolita, colorato, influenzato dal cinema d’animazione, dal design e dall’arte. Non è un caso che, quando le chiedono qual’è la scintilla che ha acceso la sua passione per i colori, lei risponda: i film della sua infanzia, cioè James Bond, Peter Sellers, Mary Poppins o Il Libro della Giungla del 1967. E, last but not least,

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Il milkshake alla fragola che bevevo tutti i giorni a colazione, da bambina.
India Mahdavi
progetto di India Mahdavi per Bistrot Germain, Parigi progetto di India Mahdavi per Bistrot Germain, Parigi
Vaso Elevated
Cuscino Sep Red
Letto matrimoniale Me Box Plus
Servizio di posate 24 pezzi Classic
Divano a 3 posti Edge in pelle
Pouf PFFFH
Contenitore Palet 0,7 l
Orologio da muro Turi
Poltrona Ro con gambe cromate

Sognare a colori

Una sola regola: usare almeno tre colori per stanza, e usarli ovunque, senza moderazione e senza gerarchie. L’unico modo per superare il timore di strafare con il colore è abusarne.

Ogni colore rappresenta un mood, e la scelta dipende strettamente dal significato del luogo. Per questo India Mahdavi sceglie tinte vivaci, che portano luce ed energia agli ambienti. Ad esempio per Sketch a Londra, il ristorante più instagrammato degli ultimi anni, il rosa monocromatico che copre pareti e mobili di stampo classico in velluto è stato scelto proprio per smorzare scherzosamente l’arte provocatoria e capricciosa dell’artista britannico David Shrigley, che espone nel locale ben 239 opere. 

Il rosa, in particolare, è speranza: una promessa di felicità. Come per il RED Valentino Flagship Store di Londra, dove lo schema cromatico del progetto mira a trasmettere uno spirito energico e vibrante. Centosettanta metri quadri di atmosfera onirica, consistenze e materia a base di 3 colori: bianco, ocra e, appunto, millennial pink.  

Ma c’è anche altro: prendi il progetto per La Durée a Ginevra, all'interno del lussuoso Hôtel des Bergues. Un nome storico con il merito di aver puntato i riflettori sugli ormai celebri macarons non poteva che scegliere, per affinità, un tratto come il suo: qui, il suo stile stravagante si traduce in una sorta di giardino dell’Eden della pasticceria, verde declinato in tutte le sue forme – e un suggestivo cielo stellato sulle pareti della sala da tè. 

Trompe l’oeil

India Mahdavi, in realtà, dà pari importanza alla texture, e ama creare pattern materici, tattili, dal gusto geometrico per aggiungere tridimensionalità al colore. E non solo con tessuti, legno o metallo, ma anche con smalti, ceramiche, vimini o paglia. 

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In un mondo sempre più digitale, abbiamo bisogno di oggetti con cui instaurare una relazione personale: vogliamo ritrovare il piacere del pezzo bello da toccare.
India Mahdavi

Nel 2012, ha infatti aperto il suo negozio Petits Objets, al 19 di rue Las Cases (segnati l’indirizzo per il prossimo weekend a Parigi!), un luogo dove riscoprire e coltivare tecniche artigianali tradizionali.

In fondo, lo diceva anche Jonathan Anderson: il vero trend è proprio quello di riappropriarci del tatto, e riscoprire poco a poco il mondo in punta di dita. Magari dietro un paio di lenti rosa. 

Lampada da terra Captain Flint
Vaso Omaggio H 20 cm - Second Chance
Poltroncina Raphia
Completo copripiumino matrimoniale Parisian Blue
Bollitore Il Conico
Divano Swell 2 posti
Poltroncina Rana con cuscino
Sgabello basso No3 Stool
Cestino Wire medio - ottone
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