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Esistono due fazioni di viaggiatori reduci dal Portogallo: quelli che ti consiglieranno Lisbona e quelli che ti promuoveranno Porto.
Apparentemente inconciliabili, in realtà ti stanno facendo un regalo: ti offrono il pretesto di andare a controllare entrambe di persona.
Così, dopo otto anni dal mio viaggio a Lisbona, ho deciso di andare a conoscere Porto.
C’è solo una dieta possibile in Portogallo, ed è quella che alterna pasteis de nata e pesce. Meglio cominciare di buon ora: dirigiti al Cafè Majestic in rua de Santa Caterina. È lì dal 1921 e puoi leggerne la storia nei suoi interni Belle Époque, nati per accogliere e mettere in contatto intellettuali e uomini d’affari.
Non lasciarti abbattere se trovi un po’ di coda: scorre velocemente (e potresti incontrare qualche amico d’oltremanica, come è successo a me). Una pastel come entrée è d’obbligo, ma il Majestic è noto soprattutto per la sua versione del french toast, che naviga nello zabaione.
Ora che sei nella parte alta della città, approfittane per lasciarti sbalordire da come il Portogallo riesca a essere esotico ed europeo allo stesso tempo. A Porto, gli azulejos sono spettacolari e ricoprono stazioni ferroviare, come São Bento, e intere chiese – la più famosa è la Chiesa di Carmo, ma per esempio la Capela das Almas è proprio in fondo alla via del Cafè Majestic.
La Libreria Lello te la venderanno tutti come tappa obbligata. È effettivamente molto bella, ma a meno che tu non sia disposto a farti spintonare dai turisti (è vero, lo sei anche tu) e a doverti spostare in continuazione per non occupare il loro campo fotografico, non è così necessario andarci.
Porto è da godersi stando all’aria aperta, vagando per il suo reticolo di vicoli e di strade ampie, di quartieri popolari e di palazzi imponenti. E di salite e di discese.
Tempo di scendere verso la Riberira, il quartiere del lungo fiume. In preda alla fame, il pranzo lo abbiamo scelto il più vicino possibile all’appartamento e ci è andata di lusso. Intimo e curato, con un’atmosfera di casa e una terrazza affacciata sul Douro, il fiume di Porto: in rua de Tomás Gonzaga trovi Intrigo. È qui che puoi scoprire una cucina portoghese al passo con l’Europa – e goderti la prima bottiglia di vino verde della tua vacanza.
A collegare le sponde del fiume, ci sono due ponti progettati da Eiffel (lui!) e Seyrig, come il Dom Luis I che puoi percorrere anche a piedi. Così arrivi a Vila Nova de Gaia, da cui puoi goderti una vista di Porto da due diverse prospettive: quella del lungo fiume, da fare rigorosamente a piedi, e quella dal Teleferico de Gaia, che ti porterà fino alla parte alta della città.
È il momento di scegliere. Puoi rimanere sul lungo Douro e scoprire il mondo delle cantine del vino porto – noi abbiamo fatto un tour in spagnolo, lingua che non sappiamo, nella cantina Calem e l’entusiasmo della guida, l’età avanzata degli altri avventori spagnoli e la meraviglia del porto tawny ci hanno conquistati.
Oppure prendendo il Teleferico puoi arrivare al Jardim do Morro, fare merenda a uno dei food truck che costeggiano il parco, sdraiarti sul prato in pendenza e goderti il sole portoghese. In ogni caso, non perdere l’occasione di girare nei vicoli interni di Vila Nova de Gaia.
Il tramonto sul Douro è bello un po' ovunque, però c'è un punto in particolare da cui si gode una vista mozzafiato. È il Passeio de Virtudes, dove ti puoi accomodare sull'erba con un bicchiere di birra preso a uno dei baretti sulla strada e un aperitivo di lupini, olive e arachidi.
La luce dorata farà il resto, mentre comincerà a venirti sempre più appetito.
Baccalà, polpo, crocchette e soprattutto tantissimo aglio. E vino verde, chiaramente: la tua serata a Porto deve essere una celebrazione del buon cibo tradizionale.
Attenzione, però: i ristoranti tendono a chiudere abbastanza presto, quindi se vuoi goderti una cena portoghese non devi fare troppo tardi e, soprattutto, conviene prenotare. Sul lungo Douro ti consiglio Ribeiras, il Restaurante Maria Rita invece se hai deciso di tornare nella parte alta, a metà strada assolutamente l'Adega Mercearia Bebe Se Mal.
Il dopocena è da fare sotto le stelle nei giardini sopraelevati di Praça de Lisboa, tra gli alberi d'ulivo e con il profilo della Torre dos Clérigos che s'intuisce nella notte.
Verdetto? Porto sa di non essere bella come Lisbona, ma ha altre carte da giocare per conquistarti.
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