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6 fatti da non credere su 6 archistar

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Gli esperti di previsioni meteorologiche dicono che Parigi a settembre sarà particolarmente luminosa. Nella città che dal 2 al 6 settembre ospita Maison & Objet e – dal 3 al 10 – la Paris Design Week, Artemide si è impegnata a partecipere a entrambi. Il brand italiano esporrà presso la hall 8, stand A4 del Parco delle Esposizioni di Paris Nord, e presso il suo flagship store di avenue Daumesnil. Ma cosa esporrà? Una rapida anteprima.
Sono quattro le principali collaborazioni che Artemide porta nella città delle luci: Mercedes-Benz Style, Tapio Rosenius, lo studio di architettura BIG (Bjarke Ingels Group) e Carlotta de Bevilacqua, protagonista del design italiano, promotrice della filosofia antropocentrica di Artemide nota con il nome di The Human Light e Vice Presidente del brand di Pregnana Milanese.
Gli spot led RGBW possono creare infinite atmosfere cromatiche che si fondono e sono in parte riflesse dalla struttura trasparente, dando vita a nuovi scenari, percezioni ed esperienze visive che introducono nell’illuminazione domestica l’idea delle interazioni IOT (Internet of Things). Il futuro è qui, a metà strada tra la luna, Artemide e Mercedes-Benz.
La fusione perfetta tra luce, tecnologia e innovazione: così nasce Ameluna (Artemide-MErcedes-LUNA): una forma asimmetrica e aerodinamica che traccia linee inconfondibili, quelle di Mercedes-Benz, e una nuova tecnologia per l’illuminazione, un brevetto di invenzione, che rende la lampada unica nella forma e interattiva nel funzionamento.
Tapio Rosenius si incontra con Artemide per fare assieme un altro passo oltre il presente: sono strumenti di illuminazione capaci di reinterpretare e modellare lo spazio come mai era stato prima d’ora. È Light Over Time, abbreviato in LoT: cambia il colore e la temperatura della luce, ma cambia anche in base a una nuova variabile: il tempo.
La luce può creare uno spazio. La luce può descrivere uno spazio. La luce può comunicare significati, emozioni, parole. Anche in modo letterale: è il caso di Alphabet of Light. Un sistema modulare firmato dallo studio di architettura BIG (Bjarke Ingels Group) che disegna un font essenziale attraverso linee e curve di pura luce.
La progettazione di luci non avviene pensando a una forma, ma a una funzione. La filosofia che Carlotta de Bevilacqua introduce in Artemide negli anni Novanta è antropocentrica: iniziare la progettazione partendo dai bisogni delle persone. Disegnare la luce, le forme, lo spazio: ma, al centro, c’è sempre un individuo, mai uno spettatore.
Vent’anni dopo Artemide continua a riflettere sulla percezione e l’esperienza e, con Carlotta de Bevilacqua, produce Silent Field. Silent Field opera su diversi livelli dell’esperienza. Dodici elementi led orientabili definiscono con luci e ombre la fisicità dello spazio, le cromie utilizzate rispettano la sintesi sottrattiva e la teoria dei contrasti e la qualità ambientale è garantita dalla superficie irregolare, con proprietà di assorbimento del suono. Ancora una volta, lo sguardo di Artemide è rivolto al futuro, al futuro dell’uomo.
Artemide
Ross Lovegrove
Illuminazione
Il meglio del design
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Orgoglio Made in Italy
Una palette neutra per effetti multicolor
Angelo Mangiarotti
Carlotta de Bevilacqua
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