Precedente
Seletti non è design: Maurizio Cattelan al mercato rionale

La casa dei tuoi sogni è a un passo da te.
Iscriviti alla newsletter e ricevi il 10% di sconto per ordini a partire da 100€!
Approfittane e non perderti nessuna offerta o novità dal mondo LOVEThESIGN.
Quandosi prova a parlare della figura di Ettore Sottsaas, su un punto ci si trova inevitabilmente d’accordo: il carattere poliedrico che ha sempre caratterizzato il suo lavoro.
Ne è la riprova, in occasione del centenario della sua nascita, l’incredibile varietà di mostre allestite in tutto il mondo, ognuna delle quali mette in luce un diverso aspetto delle sue opere e della sua vita. Al visitatore spetta il compito di combinare tutti i tasselli, per ricostruire una delle figure più complesse — e allo stesso tempo integre — del design internazionale.
Architetto, fotografo, ceramista, pittore e - ovviamente - designer, ugualmente influenzato dagli Usa e dall’India, Sottsass collaborò da un lato con aziende come OIivetti, partecipando alla progettazione di oggetti di largo consumo e funzionali, e dall’altro fu, per citare una delle esperienze più esemplari, tra i fondatori del gruppo Memphis, un collettivo audace, colorato - e un po’ kitsch.
Quelle che sembrano prove inconciliabili tra loro non fanno che confermare l’anima polimorfa del percorso di Sottsass, che non ha timore di mettere in discussione se stesso e la grande autorità di cui design e architettura si facevano appannaggio, soprattutto in Italia.
Per Ettore Sottsass, che si stia progettando una macchina da scrivere ridotta all’essenziale e perfetta per la vita on the go— stai forse leggendo queste righe in treno dal tuo laptop? — o una strana e allo stesso tempo familiare Seggiolina da Pranzo, invitante a vedersi ma non certo a sedersi, l’importante era riuscire a produrre una forma di contro design. Il quale consiste, per usare le parole dello stesso Sottsass, nella realizzazione in cui
Alla progettazione, anchearchitettonica, si accompagna sempre la fotografia, che Sottsass utilizza lungo tutta la sua carriera come supporto e strumento di ulteriore riflessione, soprattutto per indagare l’immagine della realtà che ogni cultura costruisce per se stessa.
Gli scatti, che nascono soprattutto durante i suoi viaggi, sono a metà tra il reportage e la fascinazione compositiva.
Se ne può cogliere la correlazione con il pensiero di Sottsass nel volume Metafore, una sorta di memoriale fotografico in cui mette in dialogo le proprie considerazioni con tutti gli scatti, in gran parte inediti, realizzati tra il 1968 e il ’76, durante i viaggi in Italia, Spagna e Stati Uniti.
Metafore non è però una parola nuova nella carriera di Sottsass: aveva intitolato così anche una serie di installazioni a metà tra l’architettonico e il paesaggistico, realizzate tra il 1972 e il ’79 nei Pirenei con l’aiuto della fidanzata di allora, Eulalia Grau. Si tratta di investigazioni poetiche e ironiche, dove la metafora è attivata dalla didascalia che accompagna ogni scatto.
Delle donne che hanno costellato la vita di Ettore Sottsass, ce ne sono due in particolare che hanno fatto la fortuna del suo pensiero e della sua carriera.
La prima è Fernanda Pivano, scrittrice, traduttrice e giornalista che per prima ha presentato all’Italia gli Stati Uniti - e ha fatto lo stesso con Sottsass. Quando si incontrano, nel 1949, lei è sposata, ma per lui divorzia dal marito, iniziando una relazione che durerà ventisette anni.
La Pivano apre a Sottsass le porte dei salotti statunitensi, gli presenta scrittori e poeti beat, gli è vicino durante il periodo di cura e convalescenza a Palo Alto. I due scrivono, disegnano, si contaminano e, soprattutto, immaginano.
Barbara Radice è la seconda importante figura nella vita di Sottsass. Figlia del pittore Mario, è l’unico membro di Memphis a non essere in qualche modo legato all’architettura: è infatti studiosa e critica d’arte ed è in questa veste (e in quella di intervistatrice) che conosce Ettore Sottsass nel 1976.
Ed è nella loro casa, dove Sottsass aveva messo radici dopo anni di peregrinazioni, che pochi anni dopo nasce Memphis, segnando una tappa decisiva per tutto il design internazionale.
Size*
Quantity*