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Gubi

Per Gubi, design significa andare alla ricerca di gemme nascoste e seguire il proprio istinto. Il design è fatto di viaggi, di ricerche e di individuazione di pezzi unici del passato e di progetti all'avanguardia di nuovi artisti all'orizzonte. Il risultato è una collezione eclettica e intercontinentale che sfuma i confini tra passato e futuro.
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Gubi

Gubi è una società a conduzione familiare fondata nel 1967 da Lisbeth e Gubi Olsen. Nel 2001 il figlio Jacob Gubi ha assunto la gestione della società e la messa a fuoco del brand si èvspostata dal privato al mercato del contract. Il primo negozio al dettaglio di Gubi è stato aperto nell'autunno del 2014 al centro di Copenaghen, in Danimarca.

La ricerca
Sintetizzare la descrizione del brand Gubi è un'operazione difficile data la lunga storia di questo marchio danese d'eccellenza. Gubi rappresenta, infatti, già da molti anni una maison del design affermata e in continua evoluzione. Oggi, grazie alla nuova direzione indicata dal giovane Jacob, il brand si pone esplicitamente come finalità quella di ricercare un equilibrio tra le icone dimenticate del passato e le icone del futuro. Con sede a Copenhagen, Gubi cerca di rintracciare designer disposti a svolgere l'arduo compito di andare a "caccia" di tesori, individuando sempre nuovi trend, modelli e modalità espressive. Ciò significa cercare tracce e resti di oggetti prodotti in passato, i quali possono diventare semi di innovazione e tendenza per il futuro. Curiosità coraggio ed intuizione costituiscono le componenti chiave di un complesso studio di design che intende compiere un viaggio nel tempo e nello spazio offrendo prodotti collocabili ovunque e in qualunque momento. Proprio intorno al simbolismo del viaggio e del viaggiatore errante ruota l'intera collezione di Gubi, che è oramai un nome distintivo sulla scena internazionale del design per la sua forza dinamica ed istintiva.
Tuffo nel passato e cavalcate nel futuro sono movimenti continui dai quali dipendono realizzazioni contemporanee e all'avanguardia, ma al contempo rispettose di antiche tradizioni stilistiche. Il risultato è una collezione intercontinentale eclettica, tesa a sfumare i confini spazio-temporali.

I disegni
Gubi presenta un vasto assortimento di disegni che si caratterizzano per essere estremamente precisi dal punto di vista tecnico e in grado di stimolare il pensiero e la riflessione. Gli arredi e gli accessori Gubi sono definiti da semplici forme, realizzate dall'uso di materiali originali e tecniche innovative. La componente estetica degli oggetti firmati Gubi è intrisa di una bellezza che attrae gli amanti del gusto e gli interior designer di tutto il mondo.
Elementi perduti e ritrovati sono tutti i pezzi delle collezioni, che hanno portato alla riedizione di disegni risalenti al periodo che va dagli anni Trenta fino agli anni Settanta. I designer che collaborano con Gubi si caratterizzano per il loro respiro internazionale: artisti, scultori, designer e architetti provengono dalla Francia, Italia, Inghilterra, Spagna, Svezia, Danimarca, Ungheria, Germania e Giappone. Molti dei disegnatori sono personaggi resi celebri dall'esposizione delle loro opere presso i più importanti Musei d'Arte del mondo, tra i quali il MoMA di New York, il Victoria & Albert Museum, il Design Museum di Londra, il Museo Nazionale di Stoccolma e il Museo Artico, in Finlandia. Ogni pezzo è unico ed ha una lunga storia da raccontare, in quanto si tratta di una rielaborazione in chiave moderna di forme che hanno appassionato i nostri antenati al loro tempo. In questo modo il passato diventa presente e il presente è già futuro. Un esempio perfetto di questa idea rivoluzionaria è Bestlite, una serie di lampade che traggono la loro ispirazione dal modello di nuova concezione dell'arte elaborato da Bauhaus nel Novecento. Gubi ci tiene a precisare che Bestlite è in produzione continua dal 1930, quando per la prima volta fu progettata dal designer inglese Robert Dudley Best e pare che Winston Churchill ne possedesse un esemplare. Ottanta anni dopo, il design Bestlite rimane vicino alle sue radici industriali e fedele al suo design originale, grazie alla riproposizione di Gubi. Bestlite, in quanto icona globale, si trova esposta in collezioni permanenti sia al Victoria & Albert Museum che presso il Design Museum di Londra. La lampada Bestlite è diventata per Gubi un simbolo di rinascita di antiche bellezze, combinazione perfetta tra tradizione ed innovazione. A partire da questo primo esemplare, Gubi oggi propone una ricca collezione di 13 pezzi tutti diversi tra loro, che hanno rilanciato l'icona Bestlite in tutto il mondo. Quando si osserva la lampada salta subito agli occhi la difficoltà nel collocarla: non sembra essere stata disegnata nè ieri nè oggi, appare senza tempo, per le forme ed i dettagli estremamente classici e minimalisti che, proprio per questo motivo, non annoiano mai. Inoltre, per le sue caratteristiche, si abbina perfettamente a qualunque tipo di ambiente, dallo stile più classicheggiante a quello ipertecnologico e contemporaneo.

Dal diamante grezzo all'idea
La capacità di riconoscere quello che il brand Gubi definisce un "diamante grezzo" e forgiarlo con idee ed ispirazioni originali è un progetto che intende valorizzare il "bello che funziona". Collaborazioni creative con designer emergenti hanno permesso un ulteriore salto in avanti nello sviluppo dell'azienda, poichè nuove voci fuori dal coro mettono in discussione antichi presupposti circa la forma e la funzione degli arredi. Si tratta di persone che hanno il coraggio di prendere la strada meno battuta e di avventurarsi verso l'ignoto. Naturalmente, ogni qualvolta si tracciano le linee di un nuovo disegno si corre sempre un rischio: un designer può creare un progetto che in un primo momento appare non commerciale, ma a volte ne vale la pena. Un esempio calzante è la Gubi Chair dell'omonima linea, realizzata in collaborazione con Komplot design. Si tratta di un pezzo azzardato, in quanto è stata la prima sedia ad impiallacciatura in 3D mai realizzata. Questo oggetto di design puro ha ricevuto numerosi premi ed è stato scelto dal MoMA per la collezione permanente. Un altro esempio è la Masculo Chair di GamFratesi, un premiato duo di design, composto da un danese e un'italiana, che hanno ricevuto un riconoscimento a livello mondiale per il loro stile iconico ed informale. La Collezione Masculo di Gubi non è riconoscibile come un vero e proprio classico, in quanto non segue una forma geometrica tradizionale, bensì presenta forme abbastanza asimmetriche. Da una parte emerge l'elemento scultoreo ed artistico tipicamente italiano, dall'altra la componente danese con la realizzazione a mano, la cura dei dettagli e la definizione della linea: una sinergia che ha avuto successo.
Nonostante Gubi sia un'azienda radicata in Scandinavia, lo sguardo è rivolto ad un pubblico di appassionati su scala globale. Visitare gli studi Gubi è un'esperienza unica: lo showroom di Copenhagen è un loft che copre uno spazio di 2.000 mq, ricavati da una ex fabbrica di tabacco, dove si notano sedie, divani, lampade, tavoli e tanti altri arredi pronti per apparire sulle riviste internazionali di moda e design.