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Perché Milano è la città della moda?
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Perché Milano è la città della moda?

Due volte l'anno, puntuale come sempre, la settimana della moda arriva anche a Milano. 

Le sfilate si susseguono a ritmi serrati e la città si riempie di celebrità e fotografi a caccia di look da immortalare. Sul web, intanto, si alternano dirette e approfondimenti, sfornati quotidianamente dalle mani di esperti, influencer e fashion blogger. Per fortuna Instagram ha attivato l'opzione Segui l'hashtag!

Ma Milano è di moda tutto l'anno. Nonostante i dubbi sollevati dal New York Times, resta un punto di riferimento internazionale tanto per le maison quanto per il pubblico. 

Ma perché proprio Milano?

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1. Il Quadrilatero della Moda

Dentro la prima cerchia dei bastioni, sorge un’area urbana con una singolare concentrazione di boutique di moda italiane e internazionali. Irrinunciabile meta per lo shopping d’elite, ma altrettanto amata per il window shopping, alla portata di tutte le tasche.

2. La Milano Fashion Week, dal 1958

La prima settimana della moda a Milano si tenne nel 1958: da allora succede a quella di New York e di Londra e precede quella di Parigi, definendo il perimetro delle Fashion Big Four.

Da allora si tiene due volte l’anno, a settembre/ottobre per le anticipazioni della primavera/estate e a febbraio/marzo per le collezioni autunno/inverno. 

photocredit: Toni Nicolini, Una delle prime sfilate di moda a Milano, 1969photocredit: Toni Nicolini, Una delle prime sfilate di moda a Milano, 1969

3. Le Scuole di Moda a Milano

Secondo la classifica di BoF (tra le più attendibili per la varietà e la severità dei criteri di giudizio), gli istituti di moda italiani sono secondi solo a quelli inglesi.  

La sola Milano ne ospita ben cinque: l’Istituto Marangoni, lo IED, il POLI.design, la NABA e la Domus Academy. In classifica anche l’Accademia Costume & Moda di Roma, lo IUAV a Venezia e il Polimoda a Firenze.

4. La Camera Nazionale della Moda Italiana

L'Associazione che disciplina, coordina e promuove lo sviluppo della Moda Italiana ha sede proprio a Milano e ha il merito di incentivare, in questa città, una virtuosa sinergia tra progettualità e industrializzazione del prodotto moda. 

Ma non è sempre stato così.

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La moda italiana non nasce a Milano

Il fenomeno della moda non nasce nemmeno in Italia. Il primato è francese e Milano ha avuto solo la fortuna di essere la città più informata sui nuovi trend provenienti dalla Francia, oltre che una tra quelle maggiormente influenzata dalle voluttuosità parigine. 

Agli inizi del900 l’Italia compete con i Francesi limitatamente al campo della valigeria, con marchi come Prada, Serapian e Bertoni. Il gioco si fa duro solo tra gli anni ’50 e ’60, ma la vera sfida comincia quando inizia a diffondersi il concetto di Made in Italy.

Le prime sfilate di alta moda italiane si svolgono a Firenze su iniziativa dell’imprenditore Giovanni Battista Giorgini: la prima è ospitata in una sua residenza privata, la terza nelle sale del celebre Palazzo Pitti. 

photocredit: Archivio di Stato di Firenze, Casa Giorgini e la prima sfilata di moda italianaphotocredit: Archivio di Stato di Firenze, Casa Giorgini e la prima sfilata di moda italiana

Queste prime avvisaglie di Made in Italy finiscono sulle pagine newyorkesi dell’Harper's Bazaar grazie alla penna dell’italiana Maria Vittoria Rossi, in arte Irene Brin, e mettono per sempre fine al monoglottismo francese del mondo della moda.

Tra le dieci case di moda selezionate da Giorgini per la sua First Italian High Fashion Show c’è anche quella del milanese Emilio Pucci. Prima di allora non si faceva chiamare moda italiana, ma si faceva eccome: una fitta rete di sartorie, laboratori di filato e confezionamento e, ancora, ricamatrici, stampatori, distributori di tessuti e mercerie. 

Il Made in Italy aspettava di essere lanciato oltre confine, ma pervadeva già ogni angolo delle città.

Milano e moda: binomio perfetto

Dalle botteghe di sartoria del quartiere fino agli atelier più esclusivi: Milano è una grande macchina votata all'eleganza e all'alta qualità della fattura, che si rinnova ogni stagione rimanendo salda. 

Per questo la raffinatezza della moda milanese riesce a far parlare di sé tutto il mondo, oggi come allora.  

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