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Lampade Tolomeo di Artemide, una famiglia di icone
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La tua visione imprenditoriale, Steve, ricorda da vicino quella di Aurelio Zanotta. Un visionario che, come te, credeva nella bellezza della semplicità e soprattutto nell’innovazione a tutto tondo. Rileggendo alcune delle vostre riflessioni, sembra quasi di abbeverarsi alla stessa fonte. Ricordi ad esempio quando incalzavi commercianti e industriali ad arricchire le vite dei clienti, a renderle migliori e più felici? Il tuo pensiero era cristallino:
Aurelio Zanotta, il fondatore dell’azienda che, proprio come una figlia, ha preso il suo cognome, era, anni prima di te, della tua stessa opinione:
A te che hai cambiato la vita delle persone, rivoluzionando il modo di comunicare, navigare su internet o ascoltare la musica, quest’idea del padre di Zanotta è affine. Hai partecipato alla Design Conference di Aspen nel 1981, otto anni prima del celebre intervento di Aurelio, facendo tuo un principio che poi guidò i tuoi progetti assieme all’amore per il minimalismo giapponese: la semplicità funzionale del design made in Italy.
Hai sempre amato il design italiano, e Zanotta è un araldo del made in Italy. Un’azienda capace di coniugare profitto e cultura in un circolo virtuoso in cui il primo finanzia la seconda: un binomio simboleggiato dai due punti del logo.
Rischiare facendo cose nuove: rinvigoriti dal boom economico e da un approccio entusiasta e spontaneo all’industria, gli anni ’50 in Italia, quelli del lancio di Zanotta, sembrano simili agli anni ’80 in America, quelli del successo del Mac e del mouse.
È impresa ardua condensare la cifra stilistica di un’azienda nata un anno prima di te, che conta in catalogo oltre 500 progetti e più di 100 premi, tra cui tre Compasso d’Oro. Pensa però che negli anni ’70 Zanotta entra nel guinness dei primati con il tavolo Marcuso di Marco Zanuso, introducendo nel settore dell'arredamento la saldatura diretta del cristallo al nottolino in acciaio, mutuata dall'industria automobilistica. All’ultimo Salone del Mobile il tavolo è tornato protagonista nella finitura col piano rivestito in cemento.
Come tu hai cambiato la rotta di svariati settori dell’industria, non da ultimo quella musicale, Zanotta ha tracciato il suo varco nella storia del design. Hai un divano sfoderabile a casa? È merito suo.
Se la tecnologia può essere di design, il design deve essere tecnologico. E anche semplice, durevole, sostenibile, emozionante. Lo è Sacco, una seduta destrutturata e accogliente come un abbraccio, ispirata niente di meno che ai contadini e ai loro materassi pieni di foglie: come i tuoi computer, è stato esposto al MoMa ed è figlio dell’anticonformismo.
Aurelio Zanotta aveva un'autentica propensione per la sperimentazione e gli oggetti insoliti e dirompenti. Lo è anche lo sgabello Mezzadro di Achille e Pier Giacomo Castiglioni, ancora oggi protagonista al Salone assieme a una riedizione di Albero e alla versione alta del Servomuto. Omaggio ad Achille Castiglioni, maestro del made in Italy, che esattamente come te era un attento osservatore, interessato al modo in cui le cose funzionavano e sostenitore della semplicità.
Arredamento
Zanotta
Roberto Barbieri
De Pas - D'Urbino - Lomazzi
Idee Regalo
Il meglio del design
Achille Castiglioni
Superstudio
Tavoli e Sedie
Carlo Mollino
Emaf Progetti
Marco Zanuso
Accessori casa
Accessori - Second Chance
Achille - Pier Giacomo Castiglioni
Esterni
Piero Gatti - Cesare Paolini - Franco Teodoro
Arredo - Second Chance
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