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Maximalism: quando l’arredamento è fatto in grande
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Maximalism: quando l’arredamento è fatto in grande

Usciamo dalle fiere di quest’anno con una certezza: il divano sembra si sia fatto molto più spazioso del solito. E sprofondare in questa poltrona è improvvisamente molto più confortevole di come lo ricordavo. Aspetta, quella stampa è sempre stata così grande? Uhm.

Fai spazio al maximalism

Per i brand è il momento di celebrare il ritorno di materiali e texture di lusso, di concentrarsi sui dettagli e curarli fino all’esasperazione, di sperimentare con le silhouette - il tutto in larga scala, per aumentare e ripristinare l’impatto che è proprio dell’arredamento, coniugando l’estetico e l’emozionale.

credits: Matthew Williamsoncredits: Matthew Williamson

Addio moderazione e monocromia. Ora anche l’occhio deve essere soddisfatto e al tempo stesso eccitato: il maximalism non è infatti disordine e accatastamento, ma attenta strutturazione dell’insieme. È un processo armonico: ogni elemento deve essere collegato agli altri tramite i colori e in contrasto per i materiali.

L’occhio non deve soffermarsi su un particolare - difficile quando quel divano occupa metà stanza, vero? - ma comprendere l’insieme e le sue sottili dinamiche interne. E apprezzarle.

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Siamo senza dubbio in una fase in cui il design sta riscoprendo il proprio impulso alla decorazione.
Gabriel Hendifar, co-fondatore e direttore creativo di Apparatus

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Le fiere di design di quest’anno ce l’hanno dimostrato ampiamente: è il trionfo dei materiali naturali e da toccare, come il velluto, la pelle, il feltro e il legno non levigato. Anche i metalli si fanno più grezzi e caldi, con un generale recupero delle influenze déco degli anni Trenta.

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Una nuova edizione, grandi riconferme e nuovi trend - che però piacciono un po' a tutti.

Guida al maximalism in 5 punti

1. Print & Pattern, ovunque

È il momento di rispolverare la carta da parati e applicarla ovunque. Concettualmente, almeno: in realtà basta optare per grafiche vistose e non limitarsi nell’accostarle. Ricorda, infatti, che non devi abbinarle, ma sovrapporle.

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2. Colore, colore, colore

Dimenticati del bianco: il maximalism è qui per dare sfogo a tutti i colori a cui riesci a pensare. Puoi scegliere un colore-guida e declinarlo in diverse sfumature, facendoti aiutare dagli effetti visivi di materiali e texture, oppure puoi orchestrare più colori contemporaneamente: l’importante è non essere timidi, ma intenzionali.

Seletti & Toilet Paper ParadiseSeletti & Toilet Paper Paradise

3. Gli accessori non sono marginali

Ti ricordi gli accessori, quelli che il minimalismo aveva bandito? Sono tornati anche loro, tutti quelli che riesci a immaginare. Tutti assieme. La progettualità, infatti, non riguarda solo i colori: ogni complemento è importante per l’impatto complessivo e, come per le stampe, non deve essere abbinato ma accumulato.

4. Estremamente morbido

Addio letto zen alto (o meglio, basso) pochi centimetri: finalmente quest’autunno potrai metterti comodo. Divani, poltrone, pouf e chaise longue hanno deciso di dare il tutto per tutto: sono spaziosi, colorati, confortevoli e non lesinano sulla preziosità dei rivestimenti. È concesso tanto lo stile parigino quanto la forma essenziale.

Plumy by Ligne RosetPlumy by Ligne Roset

5. Sì, le dimensioni sono importanti

Si chiama maximalism per un motivo, no? Non c’è bisogno di ingrandire improvvisamente la scala di tutto il tuo arredamento: punta solo su alcuni oggetti, anche quelli più inaspettati, e lascia che prendano la scena. La chiave per interpretare davvero questo trend è nello scegliere sempre un complemento sculturale.

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Goodbye, Marie Kondo

Che fine ha fatto il minimalismo? Non preoccuparti: prima di eliminare tutte le board di Pinterest che hai collezionato in questi anni, sappi che il minimalismo è vivo e vegeto. È stato solo momentaneamente oscurato da quella tenda di velluto rosa - non uno qualunque, ma il blush pink.

Che tu ci creda o no, il minimal non è solo una corrente estetica e decorativa, o meglio non-decorativa: nasce prima di tutto come reazione sociale al consumismo e ai suoi eccessi. Perché credi sia stato così forte negli ultimi anni? Ti stai ricordando come ti vestivi negli anni Novanta? Bene.

Il principio del minimalismo è: solo ciò che ti serve, solo se ti serve, solo se è effettivamente funzionale. Meno materiale è la tua vita e più sarà pacifica, ti viene assicurato. Se vuoi passare dal minimalism al maximalism senza troppi traumi per il tuo equilibrio interiore, potresti cominciare ingrandendo solo alcuni elementi: perché dire di no a un tavolo da pranzo più spazioso, per esempio?

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