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Usciamo dalle fiere di quest’anno con una certezza: il divano sembra si sia fatto molto più spazioso del solito. E sprofondare in questa poltrona è improvvisamente molto più confortevole di come lo ricordavo. Aspetta, quella stampa è sempre stata così grande? Uhm.
Per i brand è il momento di celebrare il ritorno di materiali e texture di lusso, di concentrarsi sui dettagli e curarli fino all’esasperazione, di sperimentare con le silhouette - il tutto in larga scala, per aumentare e ripristinare l’impatto che è proprio dell’arredamento, coniugando l’estetico e l’emozionale.
Addio moderazione e monocromia. Ora anche l’occhio deve essere soddisfatto e al tempo stesso eccitato: il maximalism non è infatti disordine e accatastamento, ma attenta strutturazione dell’insieme. È un processo armonico: ogni elemento deve essere collegato agli altri tramite i colori e in contrasto per i materiali.
L’occhio non deve soffermarsi su un particolare - difficile quando quel divano occupa metà stanza, vero? - ma comprendere l’insieme e le sue sottili dinamiche interne. E apprezzarle.
Le fiere di design di quest’anno ce l’hanno dimostrato ampiamente: è il trionfo dei materiali naturali e da toccare, come il velluto, la pelle, il feltro e il legno non levigato. Anche i metalli si fanno più grezzi e caldi, con un generale recupero delle influenze déco degli anni Trenta.
È il momento di rispolverare la carta da parati e applicarla ovunque. Concettualmente, almeno: in realtà basta optare per grafiche vistose e non limitarsi nell’accostarle. Ricorda, infatti, che non devi abbinarle, ma sovrapporle.
Dimenticati del bianco: il maximalism è qui per dare sfogo a tutti i colori a cui riesci a pensare. Puoi scegliere un colore-guida e declinarlo in diverse sfumature, facendoti aiutare dagli effetti visivi di materiali e texture, oppure puoi orchestrare più colori contemporaneamente: l’importante è non essere timidi, ma intenzionali.
Ti ricordi gli accessori, quelli che il minimalismo aveva bandito? Sono tornati anche loro, tutti quelli che riesci a immaginare. Tutti assieme. La progettualità, infatti, non riguarda solo i colori: ogni complemento è importante per l’impatto complessivo e, come per le stampe, non deve essere abbinato ma accumulato.
Addio letto zen alto (o meglio, basso) pochi centimetri: finalmente quest’autunno potrai metterti comodo. Divani, poltrone, pouf e chaise longue hanno deciso di dare il tutto per tutto: sono spaziosi, colorati, confortevoli e non lesinano sulla preziosità dei rivestimenti. È concesso tanto lo stile parigino quanto la forma essenziale.
Si chiama maximalism per un motivo, no? Non c’è bisogno di ingrandire improvvisamente la scala di tutto il tuo arredamento: punta solo su alcuni oggetti, anche quelli più inaspettati, e lascia che prendano la scena. La chiave per interpretare davvero questo trend è nello scegliere sempre un complemento sculturale.
Che fine ha fatto il minimalismo? Non preoccuparti: prima di eliminare tutte le board di Pinterest che hai collezionato in questi anni, sappi che il minimalismo è vivo e vegeto. È stato solo momentaneamente oscurato da quella tenda di velluto rosa - non uno qualunque, ma il blush pink.
Che tu ci creda o no, il minimal non è solo una corrente estetica e decorativa, o meglio non-decorativa: nasce prima di tutto come reazione sociale al consumismo e ai suoi eccessi. Perché credi sia stato così forte negli ultimi anni? Ti stai ricordando come ti vestivi negli anni Novanta? Bene.
Il principio del minimalismo è: solo ciò che ti serve, solo se ti serve, solo se è effettivamente funzionale. Meno materiale è la tua vita e più sarà pacifica, ti viene assicurato. Se vuoi passare dal minimalism al maximalism senza troppi traumi per il tuo equilibrio interiore, potresti cominciare ingrandendo solo alcuni elementi: perché dire di no a un tavolo da pranzo più spazioso, per esempio?
Arredamento
Bonaldo
Giuseppe Viganò
Ambienti
Accessori casa
Zanotta
Carlo Mollino
Accessori - Second Chance
Kartell
Anna Castelli Ferrieri
Idee Regalo
Il meglio del design
Smart Working
Per bambini
Design Italiano
Decor-Mania: alla ricerca dell’oggetto giusto per sé.
Gibas
Roberto Giacomucci
Illuminazione
Geometrie Scomposte
Mauro Lipparini
LoveTheSign @ Gaudenzi
Icone del Design
Il gioco degli opposti
Orgoglio Made in Italy
Ferm Living
Tessile
Anglepoise
George Carwardine
Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari
Seletti
Sitting Bull
Esterni
Normann Copenhagen
Simon Legald
Tavola & Cucina
Robba Edition
Arik Levy
Tortiger/Huez
Jonas Wagell
B.lux
Werner Aisslinger
Serax
Ludovica e Roberto Palomba
Coedition
Patricia Urquiola
Appunti di Viaggio
Horm Casamania
Jake Phipps
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