Lovelist
La tua lovelist è vuota: esprimi un desiderio!
LOVELIST
IL TUO CARRELLO
Il tuo carrello è vuoto: inizia lo shopping!
VEDI IL CARRELLO
PIANOPRIMO
Perché e come ridurre il consumo di plastica: Plastic Free July
top banner arrow
Tempo di lettura
4 Minuti

Perché e come ridurre il consumo di plastica: Plastic Free July

L’hai visto sulla copertina del National Geographic, che ritrae l’iceberg-busta-di-plastica dell'artista Jorge Gamboa, e nella fotografia diventata virale del cavalluccio marino che si regge a un cotton fioc, immortalato da Justin Hofman in Indonesia. 

L'inquinamento da plastica è un problema planetario, con un impatto sull'ecosistema, sulla salute e sull'economia che non è più possibile ignorare. 

Appendiabiti The Dots grande - Second Chance
Vaso Hexagon Large - ottone
Acquario per pesci Giona
Lampada da tavolo Aerostat Diam. 22,8 cm
2 Bicchieri Goro
Sedia Nibe in rovere - Second Chance

Isola di plastica e inquinamento marino

L’emergenza dell’inquinamento da plastica negli oceani è incarnata da quella conosciuta come Great Pacific Garbage Patch, la gigantesca isola di rifiuti che fluttua nel Pacifico tra le Hawaii e la California.

Reti da pesca, bottiglie, sacchetti ma anche giocattoli, abbandonati o scaricati nelle acque: le correnti che convogliano in quel punto gli oggetti di plastica sono stazionarie, favorendone l’accumulo e l’aggregazione e rendendo il danno permanente. 

Non pensare, però, che sia un problema recente.

L’isola di plastica, infatti, è stata scoperta nel 1988 dai ricercatori della National Oceanic and Atmospheric Administration, l’associazione statunitense che si occupa dello studio del clima. Da allora, il problema non ha fatto che aggravarsi: Scientific Report ha denunciato in un articolo che, a inizio 2018, misurava una superficie tre volte quella della Francia.

L'inchiesta è stata promossa da The Ocean Cleanup, la fondazione a cui ha dato vita nel 2013 l’allora diciottenne Boyan Slat e che sta sviluppando un sistema per ripulire il 50% degli oceani in cinque anni, sfruttando proprio le correnti marine.

Justin Hofman, Seahorse with cotton budJustin Hofman, Seahorse with cotton bud

Ridurre e riciclare bottiglie, bicchieri e contenitori in plastica 

Luglio è il mese della lotta allo spreco di plastica: lo è dal 2011, quando un gruppo di colleghi di Perth, in Australia, si è sfidato a consumare sempre meno plastica nella routine quotidiana, fuori e dentro l'ufficio. 

Oggi il Plastic Free July è un movimento mondiale, oltre che un appuntamento annuale a cui aderiscono più di due milioni di persone. L’obiettivo è dimostrare quanto non sia solo possibile, ma anche estremamente facile, ridurre drasticamente il consumo e lo spreco di plastica con pochi cambiamenti consapevoli. 

Caraffa Water Jug
Servizio per la pappa Forest Feast - 4 pezzi
Cesto contenitore Half Moon
Contenitore per alimenti Lego L5 cm
Sacca Portagiochi Roadmap
Porta spazzolino Birillo in acciaio
Portapane Grand Cru
4 bicchieri Floral and Pink
Contenitore Grand Cru 1,5 l

Parti dagli oggetti che hanno una vita brevissima, quasi istantanea. Per esempio, porta sempre con te una borsa per la spesa e una bottiglia riutilizzabile: il consumo energetico per la produzione, il trasporto e lo smaltimento (se avviene) della loro versione in plastica non è giustificato dai pochi minuti in cui la utilizzerai. Se mangi spesso fuori casa, ricordati un set di posate in bamboo, acciaio o silicone e chiedi al barista di non mettere cannucce nella tua bibita. 

Sapevi che i cittadini degli USA consumano 500 milioni di cannucce ogni giorno?

Per quanto riguarda l’igiene personale, scegli uno spazzolino da denti di bamboo al posto di quello tradizionale in plastica e passa agli shampoo solidi. Se non puoi rinunciare al bagnoschiuma per le saponette, almeno acquista le confezioni formato famiglia. Puoi limitare l’impiego di assorbenti e tamponi passando alla coppetta mestruale – e questo farà bene anche al tuo budget mensile, fidati. 

Il primo passo nella lotta allo spreco di plastica, quindi, è quello di ridurre i cosiddetti single use products, gli oggetti in plastica che usi una sola volta prima di buttarli e trasformarli in rifiuti. E il secondo?

Vasi, tavoli e sedie in plastica, dove andrà il design?

Se il brand che della plastica ha fatto la propria essenza decide di presentare linee alternative ed ecologiche al Salone del Mobile 2018, il messaggio è più che chiaro. 

Lo conferma il designer e Compasso d'Oro Donato D'Urbino, quando definisce il problema dell'inquinamento da plastica «una questione politica», che va gestita da più fronti in modo coerente e attivo. 

Mentre The Ocean Cleanup sviluppa il proprio modello iper tecnologico e brand come Adidas e Corona promuovono eventi di pulizia delle spiagge, tu puoi cominciare oggi con una shopper di tela e un cucchiaino biodegradabile. 

Lampada ricaricabile Lantern
Acquario Fish Hotel
Rabbit Chair
Caraffa Little Fish
Set 2 Sedie Masters - Second Chance
Lampada da tavolo Mayday arancione
Sedia Victoria Ghost - Second Chance
Vaso Mexico
Libreria Bookworm - 7 reggilibri
PRODOTTI CITATI NELL'ARTICOLO
CONDIVIDI
Vedi nello shop
Go up Torna su