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Portariviste

Il portariviste di oggi non è più quello che si trova dal dentista o dal medico. È un oggetto di tendenza e design, quasi sperimentale, che gioca con le forme ed esalta al massimo tutta la tua collezione di coffee table books. Accompagna i pomeriggi sul divano e allo stesso tempo arreda con grazia e decisione.
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Portariviste 

Il design è un'arte che si occupa dell'organizzazione degli interni e che, poiché il suo obiettivo è quello di rendere gli ambienti piacevoli da vivere, negli ultimi tempi sta fortemente interessando la società.
Per un'accurata sistemazione degli interni bisogna prestare molta attenzione, non solo ai grandi componenti dell'arredo, quanto anche ai piccoli dettagli. Oggetti apparentemente molto semplici e di uso comune come i portariviste sono in realtà elementi molto importanti. Non si tratta di oggetti semplicemente pratici per una migliore organizzazione dei propri spazi, ma di articoli unici che valorizzano ancora di più l'interno. Sono infatti la dimostrazione di una cura dedicata ad ogni angolo della stanza e sono anche oggetti che nella loro semplicità catturano l'occhio dell'osservatore. La bravura dei designer consiste proprio nel trasformare oggetti consueti in vere e proprie opere d'arte in grado di suscitare meraviglia e interesse. Sono l'utilizzo di forme nuove e la scelta di materiali pregiati a permettere ai progettisti di attirare l'attenzione anche su oggetti di uso comune. È proprio così che un semplice portariviste, diffuso articolo di arredo, si trasforma in un dettaglio di classe.

Il design e la conseguente scelta dell'arredamento sono dunque fondamentali per la realizzazione di interni piacevoli alla vista e pratici all'uso. Non si tratta infatti della sola cura estetica degli ambienti, ma anche della loro funzionalità, assicurata dalla disposizione del mobilio, ma soprattutto da un'accurata organizzazione degli spazi. L'ottimizzazione di questi stessi è infatti fondamentale per una buona organizzazione degli ambienti. Una stanza ordinata in cui ogni oggetto possiede uno scompartimento a sè dedicato è una stanza apparentemente più spaziosa e più confortevole da vivere. Anche dei giornali lasciati su un tavolo possono creare disordine, dare fastidio alla vista e ingombrare spazio. Per questo anche oggetti come i portariviste sono molto importanti per il proprio arredo. Si tratta generalmente di capienti contenitori che possono essere posti a terra oppure essere appesi alla parete e che sono predisposti per un'ordinata raccolta dei propri giornali. Le riviste sono così a portata di mano e non ingombrano spazi normalmente dedicati ad altri usi.

Ovviamente con il tempo i portariviste, come ogni articolo da arredo, si sono evoluti. Materiali e forme sono cambiati così da migliorare l'oggetto e renderlo sempre più pratico, resistente e esteticamente piacevole.
La storia dei portariviste è tuttavia recente, infatti un tempo la varietà di giornali presenti in commercio non era molto vasta, ma soprattutto non si trattava di un mezzo di comunicazione alla portata di tutti. In questi anni però l'evoluzione in ambito produttivo è stata notevole e dei semplici porta riviste in vimini intrecciati, si sono trasformati in eleganti contenitori dal materiale più resistente e raffinato. Dai vimini al legno pregiato e dal legno a materiali più duttili e malleabili come la plastica e l'acciaio. Non sono però solo i materiali a essere cambiati, ma anche le forme. Infatti, non solo i contenitori hanno assunto linee più particolari, ma in molti casi hanno completamente cambiato connotazione, perdendo così la forma del classico contenitore.

La selezione di LOVEThESIGN

La vasta gamma di portariviste proposte da LOVEThESIGN presenta oggetti di arredo pregiati di ogni materiale, forma e colore. I designer che si sono occupati della loro progettazione sono tra i più famosi e provengono da diverse culture e percorsi di studio. Osservando e analizzando le varie proposte si può infatti notare come ogni articolo sia particolare e funzionale, ma soprattutto unico nel suo genere.
Il portariviste "Miao" in metacrilato di Fabio Guaricci, esperto in "Toy Design" e in "Design strategy", è simpatico, adatto a tutti gli ambienti e originale. Un oggetto elegante, ma di gradimento per tutti. Si tratta di una struttura trasparente con la sagoma di un gatto e che presenta al suo interno delle mensole per la disposizione delle riviste.
Fabio Guaricci ha conseguito la laurea magistrale di design industriale al Politecnico di Milano, ma durante i suoi studi era già attivo a livello lavorativo ed era riuscito a farsi conoscere in tutto il mondo. Partecipava a competizioni internazionali di design e trascorse un anno al dipartimendo di design di Trondheim in Norvegia. Attualmente è egli stesso insegnante al politecnico di Milano.

Perfetto per un arredamento minimalista è invece il portariviste "Bumblebee" dell' industrial designer Paolo Dell'Elce: semplice, elegante e adattabile ad ogni tipo di spazio. Estendibile grazie a dei meccanismi a binari, questo portariviste cambia aspetto e funzionalità, ideale per chi vuole spesso rinnovare il proprio arredamento e per chi ha bisogno di risparmiare spazio.
Paolo Dell'Elce è un designer industriale che ha compiuto i suoi studi a Milano e che è specializzato nel mobilio e nell'illuminazione. Il suo lavoro è stato gratificato a livello internazionale e ha ricevuto diversi premi tra cui il "Compasso d'Oro" nel 2014. Inoltre i suoi inimitabili articoli sono stati messi in mostra in diverse gallerie d'arte tra cui il museo Poldi Pezzoli di Milano e il museo dell'Ara Pacis di Roma. Tuttavia il suo enorme successo è dovuto alla posizione che egli ha assunto tra il 2011 e il 2014 in qualità di Direttore Creativo della compagnia italiana di storia "Danese Milano".

Meno articolato, un po' più ingombrante, ma originale e versatile è invece il portariviste "Lasefutter" di Matthias Zschaler, designer tedesco conosciuto a livello internazionale. I materiali impiegati per la sua realizzazione, frassino naturale e acciaio verniciato a polvere, aumentano il suo valore e garantiscono un ottimo supporto. Una forma elegante, ma allo stesso tempo adatta a qualsiasi tipo di ambiente: le basi portanti disposte a croce sorreggono un sottile supporto ripiegato e dunque adatto a giornali di tutte le dimensioni.
Matthias Zschaler proviene da un percorso di studi a Berlino. Durante i preparativi per la laurea all'università delle arti egli ha lavorato in ambito internazionale come scultore e pittore, raggiungendo così un grandissimo successo. Una volta laureato ha lavorato per diversi anni come disegnatore di giocattoli per poi aprire un suo studio personale nel 2010. Tuttavia Zschaler non è un semplice designer, ma è anche un giornalista e critico d'arte.
Se si è invece alla ricerca di un oggetto di design raffinato, ma più colorato ed esotico, bisogna riporre fiducia nel lavoro di Rodolfo Bonnetto, designer e docente italiano. Il suo portariviste "Buk" in polietilene è resistente, versatile e dalle linee sinuose. La sua forma a U non è solo bella a livello estetico, ma anche perfetta a livello funzionale.
Rodolfo Bonnetto ha lasciato un segno molto importante nel periodo del dopoguerra facendo conoscere il prodotto Made in Italy in tutto il mondo. Egli dopo la sua morte ha lasciato un erede professionale, Marco Bonnetto, uomo che ha dedicato la sua vita al design seguendo le orme del maestro.

Ogni portariviste è studiato nei minimi dettagli e ognuno di essi è un'opera d'arte. Alcuni sono più colorati e divertenti, come quelli dei designers Hansjerg Maier-Aichen e Mikko Laakkonen, altri più adatti ad un arredamento più semplice e moderno, come quelli firmati Officeoriginair e altri ancora più essenziali e adatti ad un arredamento minimalista come il portariviste "Who's next" dell'artigiano e designer Marco Ripa, ma ciascuno di essi possiede un'inimitabile marchio di fabbrica che rende l'articolo unico.
Hansjerg Maier-Aichen ha effettuato i suoi studi in diverse parti del mondo. Ha iniziato ad interessarsi al design in Germania per poi spostarsi in Francia e infine negli Stati Uniti. Una volta diventato professionista ha creato una sua propria associazione di design, è diventato membro del German Design Council e professore di università.
Il suo portariviste ricorda un'elegante borsa da passeggio e può essere allo stesso tempo elegante e sfizioso.

Mikko Laakkonen si era inizialmente dedicato alla musica, effettuando tutti i suoi studi in questo ambito per poi cambiare prospettiva, interessandosi al design e laureandosi all'università di arte e design di Elisinki. Successivamente nel 2004 egli ebbe l'opprtunità di aprire un suo studio personale nel quale si occupava soprattutto di oggettistica quotidiana, facendo addirittura conoscere i suoi lavori in Cina, in Giappone e negli Stati Uniti. Ha inoltre ricevuto numerosi premi tra i quali ad esempio quello della competizione Young Designer of the Year nel 2009. Oggigiorno egli lavora con compagnie di design di tutto il mondo e in particolare con quelle Svedesi, Finlandesi e Giapponesi. Come lui stesso dichiara, il suo intento è quello di creare oggetti unici e intelligenti per un uso quotidiano. 
Marco Ripa lavora in bottega da quando aveva 15 anni ed è li che comincia a conoscere i materiali e ad interessarsi al design. Sono però anche le letture e la conoscenza dell'Arts and Crafts Movement ad avvicinarlo al mondo della progettazione. Senza poi seguire studi particolari riesce ad aprire una sua officina personale e a lavorare con il suo materiale preferito: l'acciaio. È proprio grazie ai suoi lavori e al suo studio dei materiali che si può capire quanto lavoro ci sia dietro ogni oggetto di design come anche un semplice portariviste. Tipico delle sue lavorazioni sono i rivestimenti a base di resine sintetiche, l'utilizzo dell'acciaio Corten e l'utilizzo della tecnica di Brunitura.
"Who's next", il suo pregiato portariviste, in poco spazio offre in realtà molti ripiani per la disposizione dei giornali. A forma di cubo e in ferro verniciato, si adatta a qualsiasi tipo di interno.

Porta Riviste di design: Art Deco

L'enorme differenza che c'è tra i lavori di un designer e di un altro dimostra come la tecnica dell'interior design possa essere complessa, ma anche flessibile in base al gradimento di ciascuno. Ci sono infatti molti stili diversi che seguono correnti artistiche differenti. 
L'Art Deco è una corrente artistica nata in Francia poco prima della Prima Guerra Mondiale e che è diventata poi famosa tra gli anni 20 e 30 del 1900. Il suo nome, abbreviazione di "Arts Décoratifs", ha origine dalla "Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes" che ha avuto luogo a Parigi nel 1925. Quest'arte visiva ha specialmente influenzato il design delle architetture, ma anche dei mezzi di trasporto quali in particolare le auto, le navi e i treni. Si tratta di uno stile particolarmente geometrico caratterizzato da linee chiare e precise, ma anche da modeste decorazioni. L'Art Deco combina lo stile moderno del XX esimo secolo con l'antico artigianato e vuole essere rappresentativo del lusso, dell'esuberanza e della fede nel progresso sociale e tecnologico. 
Un classico esempio di Art Deco è il "Chrysler Building", uno dei grattacieli più famosi di New York. Si tratta della celebre struttura costruita intorno al 1930 e situata nell'East Side di Manhattan che ospita gli uffici della società automobilistica Chrysler. 
Se si vuole invece considerare un articolo di arredo, quale ad esempio un portariviste, si tratterebbe di un oggetto molto classico ed essenziale, tuttavia con una possibile presenza di decorazioni.

L'Art Deco è stata il trampolino di lancio per la successiva diffusione della Modern Art. Si tratta di uno stile anch'esso sviluppatosi all'inizio del XX esimo secolo e caratterizzato da una ancor più estrema sintetizzazione delle forme e da un loro notevole stravolgimento. Uno dei primi a introdurre questo stile fu Frank Lloyd Wright, designer che raggiunse il suo massimo successo con la presentazione del suo progetto "Fallinwater". Un'elegante villa i cui interni sono il risultato del lavoro di un esperto interior designer. Per rendere ancora più spaziosi i suoi ambienti è stato ridotto al minimo l'arredo e sono state create delle stanze molto ampie senza strutture di supporto intermedie che possano essere di intralcio. 
Un portariviste in stile Modern Art probabilmente sarebbe irriconoscibile, ma ancora più pratico, essenziale ed elegante.

L'interior design risale però ad un'epoca ancora precedente. Con la rivoluzione industriale del XIX esimo secolo le industrie hanno modificato i loro intenti cercando di produrre oggetti che non fossero più semplicemente funzionali, ma che fossero anche esteticamente belli e che potessero avere un valore artistico, così come lo aveva l'oggettistica artigianale di una volta. Ed é proprio così, grazie all' "Arts and crafts", movimento artistico Ottocentesco, che nasce il design. Questo movimento ha avuto origine in Gran Bretagna e si ispirava all'arte medievale. I lavori che presentavano le caratteristiche principali di questo movimento erano quelli di William Morris che esprimeva inoltre le sue teorie tramite gli scritti di John Ruskin. È stato dunque questo primo movimento che ha scaturito una serie di conseguenze e che in particolare ha favorito la creazione di nuove correnti artistiche. L'art Nouveau ad esempio, sviluppatasi tra il 1890 e il 1905, ha seguito le orme dell'Arts and Crafts Movement applicando le sue teorie non solo per la realizzazione di oggetti di stampo industriale, ma anche per la realizzazione di dipinti, per la stampa di volantini pubblicitari e per la produzione di vestiario. Il suo stile ha poi a sua volta ispirato i fondatori dell'Art Deco.

Se si volesse applicare tale stile ad un oggetto quale ad esempio un portariviste, si tratterebbe probabilmente di un'articolo molto raffinato, ma allo stesso tempo estroso.
Per quanto L'Art Nouveau, L'Art Deco e la Modern Art possano sembrare simili, in realtà esse possiedono delle differenze che sono più facilmente comprensibili quando si paragona il loro stile sullo stesso tipo di articolo. Prendendo dunque sempre in considerazione un portariviste, si potrebbe notare che mentre i designer che seguono le linee guida dell'Art Nouveau o dell'Art Deco sceglierebbero per l'oggetto una varietà di legno, il designer Modern Art sceglierebbe probabilmente del vetro o dell'ecoplastica. Inoltre il portariviste Art Nouveau possiederebbe molto probabilmente degli inserti dorati o degli eleganti ornamenti, tipici di questa corrente, mentre il portariviste Art Deco sarebbe un tinta unita. Ciò che però differenzierebbe ulteriormente i tre articoli sarebbe la forma. Il designer Art Nouveau si concentrerebbe sulla realizzazione di linee sinuose, mantenendo tuttavia una struttura tradizionale, il designer Art Deco invece manterrebbe delle linee semplici e classiche, mentre l'esponente Modern Art cercherebbe di sconvolgere completamente la forma tradizionale dell'oggetto rendendolo unico. 

L'invenzione del design non è dunque recente e le sperimentazioni in tale ambito sono già state numerose, ma la progettazione di oggetti belli e funzionali continua anche al giorno d'oggi e i designer sono ancora in grado di stupire i comuni clienti e i più grandi appassionati. I progettisti più estrosi che hanno sempre qualche nuova idea permettono alle tecniche di arredamento un continuo progresso e a se stessi la possibilità di diventare rinomati in tutto il mondo. Negli anni 2000 si ricordano moltissimi designer famosi tra i quali Marian Bantjes, Debbie Millman, Daniel Eatock, Ellen Lupton, Wolff Olins, Michael Johnson e Michael Bierut.
Si tratta dunque di un settore nel quale vale la pena investire: le novità sono molte e il progresso è continuo e inarrestabile. Qualsiasi articolo di arredo può essere trasformato in un prezioso articolo di design e ogni articolo di design è un'opera d'arte alla portata di tutti.