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Chaise longue

La Chaise Longue trova le sue origini lontano nel tempo rimanendo però uno dei prodotti protagonisti anche delle progettazioni più contemporanee. E' stata oggetto di studio del mondo del design nella sua versione moderna fin dal principio, sono degli anni '50 e '60 le più famose ma i brand e i designer non smettono mai di stupirci con nuove forme e rivisitazioni di questo elemento antico.
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La Chaise Longue: storia ed evoluzione del suo design senza tempo

Il termine chaise longue deriva dal francese, letteralmente "sedia lunga", sta ad indicare un arredo molto simile a una sedia a sdraio. Siffatto mobile che ricorda molto nella forma un divanetto ottenne ampio utilizzo in Francia durante il XVIII secolo. Spesso la chaise longue viene anche chiamata dormeuse. Questo secondo appellativo ne richiama la funzione di letto da riposo che gli venne attribuita nelle lussuose corti francesi.

La nascita della chaise longue: il triclinio

Nonostante il nome francese, i primi a fare uso della chaise longue furono gli antichi Etruschi, una popolazione che abitava principalmente il centro Italia in epoca pre-romana. Gli Etruschi vengono ricordati oggi come un popolo dalle straordinarie capacità artistiche e la loro lingua rimane tutt'ora misteriosa e intrigante per gli studiosi. Gli Etruschi possedevano una cultura che gli storici riconoscono simile a quella greca. Si pensa che questa somiglianza non sia un caso, infatti è stato scoperto che il popolo centro italico intratteneva considerevoli scambi commerciali con gli Elleni.

Al pari dei Greci, gli Etruschi nutrivano una particolare attenzione verso il cibo e amavano gustarlo in posizione sdraiata, distesi sopra a dei letti chiamati kline o triclinio. Il letto triclinare viene considerato il vero antenato della chaise longue. Dopo che Roma ebbe preso possesso del territorio etrusco il triclinio (o letto conviviale) entrò a far parte anche del costume della gens romana, che ne fece ampio uso in occasione di cerimonie e feste. Il padrone di casa durante i banchetti era solito disporre i letti triclinari intorno al tavolo su cui venivano servite le vivande. I commensali si sdraiavano sopra il triclinio, si appoggiavano sul fianco sinistro in modo da poter usare liberamente la mano destra per afferrare le molteplici pietanze poste sopra la tavola da pranzo. Prima di disporre i pasti in tavola, i servi della domus lavavano i piedi di tutti gli ospiti al fine di rimuovere la sporcizia che altrimenti avrebbe potuto insediarsi sul letto conviviale.

La chaise longue dunque in origine era un mobile pensato per essere messo in uno spazio aperto al pubblico, con la funzione di mostrare la grandezza, la ricchezza e l'ospitalità del padrone di casa. Solo i più ricchi possedevano uno o più kline, i poveri che non organizzavano feste o simposi ne erano sprovvisti. Al fine di evidenziare l'importanza del triclinio nella società patrizia va detto e sottolineato che il triclinio è stato protagonista e parte integrante dell'arte romana. Ci sono numerosi affreschi raffigurati scene di convivio che ne attestano l'uso. Ulteriore testimonianza sono le sculture in pietra che adornano le sontuose necropoli romane. Dopo la fine dell'impero romano il letto triclinare cadde in disuso e per molti secoli giacque nel dimenticatioio.

La rinascita della chaise longue: il '700 francese

Dopo secoli di oblio nelle corti francesi tornò in uso il letto triclinare romano ma con una funzione totalmente diversa da quella originale. I Francesi del 1700, illuministi, reinventarono quel mobile antico e gli conferirono non solo un nuovo uso ma anche un nome prima d'allora inedito: chaise longue. In quegli anni il regno di Francia godeva di condizioni economiche molto favorevoli dovute al successo delle campagne coloniali che aprirono i loro commerci all'America, all'Africa e all'India.

É proprio il 1700 l'epoca in cui i nobili residenti nelle corti francesi non badano a spese e vivono nel lusso: commissionano mobili e abiti sfarzosi, spendono cifre da capogiro per organizzare feste e ricevimenti nelle sale e nei giardini delle più belle ville d'Europa. Stiamo parlando momento in cui la Francia si trova sotto la guida di due dei suoi più celebri monarchi: Re Sole prima e Luigi XV di Borbone poi. La nascita della chaise longue pare sia dovuta alla richiesta di alcune dame che volevano una poltrona allungata per poter ricevere i propri ospiti rimanendo comodamente distese. Si capisce che ormai la funzione di siffatta sedia a sdraio non coincide più con quella originaria.

La dormeuse non ospita i fianchi dei patrizi durante i banchetti ma culla i nobili delle corti francesi durante il loro riposo. Si noti che la cheise longue non viene più concepita come il vistoso ornamento di una sala da pranzo che è vetrina della propria casa, ma diventava l'immancabile arredo di una camera da letto privata. Tale spostamento da una stanza all'altra coincide anche con un diverso singificato attribuito al mobile stesso. Infatti la dormeuse nella società francese settecentesca non viene considerata un mobile di pura rappresentanza ma acquista una dimensione più intima. La chaise longue è la sdraia che la nobildonna vuole vivere in solitudine o in compagnia del proprio amante. In questo si capisce anche che la chaise longue aveva una sfumatura di voluttà per i contemporanei di re Luigi XV.

Di certo comunque anche nel privato nel periodo di Versaille il lusso non mancava. Le chaise longue si adattano bene allo stile barocco dell'epoca. Tessuti pregiati con colori brillanti affiancati all'oro, struttura in legno ben scolpita, insomma un mobile che di certo non passava inosservato. Proprio lo splendore della ricercatezza che traspariva da questo arredo spinse numerose nobildonne a farsi ritrarre sdraiate sopra le proprie chaise longue. Fra le più famore dame di corte ritratte comodamente appoggiate a una dormeuse troviamo Madame de Pompadour, la favorita di re Luigi XV. Nell'immagine seguente una foto del dipinto realizzato dal celebre pittore François Boucher che ritrae la marchesa sdraiata sopra una chaise longue.

Evoluzione dello stile delle chaise longue nel periodo della monarchia francese

Le prime dormeuse rispecchiano i canoni dello stile Barocco: linee curve spiraleggianti e complesse, eccesso di decori quasi a voler annullare il più possibile il concetto di semplicità e sovrabbondante uso della doratura per dare illusione di preziosità. Già dalla seconda metà del XVIII secolo comunque lo stile si addolcì, diventando più sobrio e adottando i canoni del nascente stile Rococò. Questo non cambiò radiclmente lo stile ma impose delle modifiche soprattutto alla colorazione della fodera dei mobili che passarono da tonalità intense a gradazioni pastello.

Anche durante il periodo Rococò ritroviamo mobili realizzati in legni pregiati, intagliati con maestria, scolpiti alla perfezione, dorati e laccati. Vennero introdotte novità dal punto di vista decorativo che arrivavano soprattutto dall'oriente. I motivi cinesi richiamavano la natura, alberi, insetti, uccelli e furono apprezzati dal gusto francese. Nel frattempo la sedia si diffuse anche fuori dalla Francia trovando dei suoi "sostenitori" sia in Italia che in Inghilterra.

É opportuno, giunti a questo punto, spendere due parole per illustrare in che modo veniva realizzata una chaise longue al tempo di Luigi XV. Per fabbricare la struttura delle dormeuse si usavano legni massicci e pregiati come ad esempio il mogano, alla fine del secolo trovarono un proprio ruolo anche legni locali quali: ciliegio, olmo, noce, rovere. La struttura veniva assemblata, lavorata e intagliata da un ebanista che la decorava a dovere prima di dorarla o laccarla. Ogni mobile era un pezzo unico.

L'imbottitura in genere si componeva di materiali simili a quelli che venivano impiegati nella realizzazione dei letti e andava accompagnata da cuscini imbottiti di piuma, crine o stoppa. A partire dal 1760 apparve anche sporadicamente l'impiego di molle che fu poi ampiamente diffuso quando se ne implementò la produzione industriale. I più noti ebanisti della Francia del '700 furono Jean-François Oeben, Gilles Joubert, Martin Carlin, Antonie Gaudreau. Essi lavorarono principalmente nella corte di Luigi XV e alcuni dei loro mobili sono esposti ancora oggi nei musei e nelle ville aperte al pubblico.

Il design delle chaise longue a seguito della seconda rivoluzione industriale

I primi anni dell'800 furono spettatori di una serie di mirabili invenzioni ad opera di ingegneri e fisici geniali, in particolar modo quella di Faraday che nel 1830 mise a punto il primo generatore di corrente elettrica. Lo sviluppo di tecniche per manipolare al meglio l'acciaio, l'impiego della chimica per migliorare i processi produttivi e tutte le altre innovazioni del tempo cambiarono radicalmente il modo di produrre e di consumare prodotti. Mentre il volto dell'Europa stava mutando a una velocità prima di allora mai registrata. Proprio in seguito alla rivoluzione industriale, anche il concetto di mobile d'arredo subì una lodevole evoluzione.

In particolare nacque quello che noi oggi chiamiamo design ovvero lo studio, inteso come progettazione e ideazione, di oggetti pensati per essere prodotti dall'industria. Caratteristica degli articoli di design è quella di risultare funzionali, confortevoli e sconvolgentemente belli. Il design impattò anche la chaise longue, la quale subì molte riprogettazioni per adattarsi al nuovo modo di costruire in serie. In particolar modo la dormeuse fu ridisegnata e totalmente sconvolta nei primi anni del '900 dalla commercializzazione del modello Le Corbousier LC4.

Nella realizzazione di questo splendido oggetto la struttura in legno fu sostituita da una in acciaio cromato, l'imbottitura divenne un sottile materassino dalle forme cilindriche e il rivestimento venne confezionato in pura pelle nera. Il suo ideatore fu l'eclettico artista Charles-Edouard Jeanneret-Gris, in arte Le Corbusier, che presentò la sua creazione per la prima volta al "Salon d'Automne des Artistes Décorateurs" nel 1928. Il prgettista definì questo modello "una macchina da riposo". Niente più decori eccessivi o dorature, linee pulite ed essenziali, masssima praticità e la più totale attenzione alla creazione di un oggetto ergonomico. Questi furono anche i caconi con cui per parte del '900 si approcciò la progettazione di sedie a sdraio, poltrone e divani.

Chaise longue, una diva di Hollywood Già dalla fine del 1800 furono proiettati i primi film, tuttavia è il '900 il secolo che riveste un ruolo principe nella storia della pellicola, della fotocamera e del film. Durante questo secolo infatti il cinema si diffonde in tutto il mondo occidentale e crea molte delle grandi star che ancora oggi sono ben conosciute e osannate. Lo sviluppo della tecnica cinematografica fu assai veloce in questo periodo, mentre le prime macchine da presa compairvero dalla fine del 1800, già dalla prima metà del '900 venne introdotto il sonoro, una vera e propria rivoluzione. La diffusione delle pellicole ebbe un forte impatto sulla società. L'immagine divenne il punto focale dei rapporti umani per gli individui novecenteschi. Il cinema fece scattare e divenne soggetto a una rivoluzione culturale che riguardò in particolar modo la figura femminile.

Il grande schermo propose immagini di donne bellissime, donne romantiche, innamorate, sedotte e seducenti. All'epoca ogni diva voleva che l'immagine proiettata in sala coincidesse con l'idea che gli spettatori avevano di lei. Per raggiungere questo scopo le dee del cinema dovevano farsi conoscere da pubblico più ampio possibile e necessitavano mostrare a tutti il proprio appeal. Volevano apparire belle, spontanee e intriganti. Proprio per riuscire ad esaltare l'idea di rilassatezza e al contempo sensualità che si cercava di far trapelare dallo schermo le chaise loungue divennero il set di molti film romantici e di alcuni importanti servizi fotografici. Hollywood portò sullo schermo tutta la sensualità che una chaise longue può offrire.

Rimane nella storia del cinema e non si può dimenticare l'interpretazione di Diana Dors nel film "I Married a Woman" mentre sdraiata su una chaise longue interroga Fox riguardo all'amore. Alcune fra le più importanti stelle del cinema scelsero di farsi fotografare ritratte sopra a una chaise longue. Permane celebre il ritratto di Marilyn Monroe scattato dal fotografo americano Nickolas Muray. Nello scatto la diva bionda si trova sdraiata sopra una dormeuse bianca ed indossa uno sguardo enigmatico e una leggera veste di pizzo nera.

Il design delle chaise longue oggi

Attualmente il mercato delle chaise lounge è molto vario. Si possono trovare riproduzioni delle sdraio di epoca settecentesca oppure si possono comprare nuove chaise longue nate da una reinterpretazione in chiave contemporanea. E' certo che anche ai giorni nostri la chaise longue rappresenta un oggetto d'arredamento per intenditori che posizionato nel luogo giusto conferisce stile e carattere alla stanza in cui si trova. I più celebri designer hanno rielaborato il concetto di chaise longue per renderlo contemporaneo e vivace.

Addirittura alcuni modelli sono stati studiati per essere ergonomici e quindi apportare giovamento non solo all'arredo ma anche alla salute. In questo senso mi viene in mente la chaise longue Tic Tac, che nella forma a nell'ergonomicità richiama la famosa sedia da riposo di Le Corbusier e la trasporta nel nostro contesto storico dove il polietilene è il nuovo ritrovato tecnologico dell'industria e svolge il ruolo che appartenne all'acciaio durante la seconda rivoluzione industriale. Anche la tecnica con cui viene fabbricato questo oggetto si mostra specchio dei giorni nostri infatti la Tic-Tac viene prodotta previa stampaggio rotazionale. La chaise longue può intendersi come sostituto di una poltrona, come alternativa a un divano o a una sedia a dondolo.

Se l'idea è quella di richiamare un dondolo allora non si può resistere al fasciono al fasciono di uno dei pezzi cult fabbricati da Sika, la chiase longue Michelangelo. Questa dormeuse è realizzata in Rattan, ha un design anni '50 che si adatta bene a tutti i generi, dallo stile urban a quello di villetta di campagna. Molto interessante è il lavoro di alcuni desiner che hanno operato l'astrazione del concetto di chaise longue dando vita a un mobile multifunzionale: la chiase long Moon. Certamente una reinterpretazione creativa, eclettica e originale di quello che una volta era il triclinio romano.

In questo modello la sedia non è "tutta di un pezzo" ma prende vita dalla giusta combinazione di una serie di elementi di tessuto 3D. Questa idea ha rotto molti schemi, la sdraio non si vede più composta da un'unica parte intera ma si erige dalla costruzione di più parti. Il fatto che la sedia è l'insieme di tanti blocchi che possono incastrarsi fra di loro in vari modi la libera totalmente dai vincoli che un mobile così importante nella storia si porta dietro. Infatti la chaise Moon può diventare un tavolo, un letto, un divano o qualsiasi cosa riesca a immaginare la fantasia di chi la compone. Un'idea audace che sfida la solennità di una pietra miliare dell'arredamento e senza paura la scompone e la ricompone a proprio piacimento.