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Tavoli ovali

Se cerchi una soluzione d'impatto, il tavolo ovale fa al caso tuo. Ha una forma insolita che parla una lingua chic e moderna e che può trasformare da solo un'intera stanza. Perfetto per il soggiorno, inaspettato per la sala da pranzo, il tavolo ovale è il perfetto compromesso di estetica ricercata e tradizionale convivialità.
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Tavoli Ovali: come nasce il tavolo?

Il tavolo è il centro della casa e della vita quotidiana. Ci si siede, ci si mangia, ci si litiga e ci si riconcilia. E' il posto clou riservato alla famiglia, alle chiacchiere tra amiche davanti ad un buon caffè e un buon complice per le cenette a lume di candela. Ma come è nato il tavolo? Senza dubbio il tavolo è uno tra i mobili più antichi, creato e utilizzato dagli uomini per motivazioni differenti. In ambito domestico viene usato per mangiare o semplicemente per rilassarsi con la propria famiglia. Il tavolo diventa anche banco commerciale, appoggio per le attività culturali o scolastiche e ancora simbolo del potere.

Da non sottovalutare l'impatto estetico dello stesso, che trasforma il semplice tavolo in un vero e proprio elemento d'arredo in grado di dare carattere e valore alla stanza nel quale viene inserito. I primi tavoli vengono realizzati nell'antico Egitto, epoca particolarmente ricca e sfarzosa: non a caso i tavoli egizi avevano il duplice scopo di fornire un supporto per cibi e bevande e di arredare. All'interno delle maestose tombe degli antichi egizi vennero ritrovati molti mobili, tra cui letti, sedute e tavoli finemente decorati e intarsiati in oro. Per quanto riguarda intarsi e ornamenti, veniva utilizzato anche il pigmento bianco, che ben si abbinava all'oro di base.

Tra i motivi e le fantasie, venivano privilegiate le effigi di animali e simboli sacri o composizioni geometriche. Per creare le decorazioni, gli artigiani erano soliti combinare varie tecniche, come ad esempio la doratura a caldo, la verniciatura e la rifinitura con cere particolari. Grande cura veniva messa nella realizzazione delle gambe dei tavoli, che in genere terminavano con piedini a forma di leone o di testa di animali. Lo stesso motivo veniva poi riprodotto per le sedute. Si passa poi all'epoca greca che, tra il 200 e il 300 si fece conoscere per l'abilità artigiana e manifatturiera.

I mobili venivano ricavati da legni di assoluto pregio, come ad esempio il cedro, il tasso e l'olivo. Una volta fatta la base del tavolo, l'asse portante veniva decorata e intagliata. Rispetto all'età precedente, i greci aggiunsero agli intagli gemme e pietre preziose, rendendo la superficie dei tavoli un vero e proprio gioiello. Anche qui tornano le gambe terminanti con teste di animale. La forma cambia e non è raro trovare dei tavoli ovali anche nell'epoca greca, accanto ai tradizionali mobili con base quadrata o rettangolare. Più rigorosa e meno ornamentale l'arte romana: i tavoli di questo periodo sono solidi, essenziali ma non certo meno eleganti.

Il materiale principe è il marmo, che regalava alla superficie gradazioni uniche e diverse le une dalle altre, grazie alle innumerevoli venature. Le gambe conservano la forma ad animale ma hanno la peculiarità di essere accostate a due a due. Molto interessanti e tornati in auge i tavoli medioevali. Questi erano costituiti da una singola asse piuttosto lunga e di forma rettangolare. Il ripiano poggiava su un paio di cavalletti in legno che, se il tavolo era molto lungo, diventavano anche tre. Forse non tutti sanno che, nonostante la robustezza, il tavolo medioevale veniva smontato dopo ogni utilizzo, levando il ripiano dai sostegni sottostanti. Tale consuetudine cominciò però a stancare e nel quattordicesimo secolo i tavoli medioevali vennero dotati di piedistalli fissi, ancorati tra loro per mezzo di una traversa asimmetrica.

L'asse permetteva ai commensali di poggiare i piedi, rivelandosi tanto funzionale quanto comoda. Il materiale era ovviamente il legno, in genere scuro e massiccio. Nei conventi si diffonde una tipologia tipica di tavolo che conosciamo tutto con il nome di Fratino. Rettangolare, lunghissimo e in legno massello, accoglieva i monaci e i pellegrini ai momenti dei pasti, che si svolgevano in religioso silenzio e all'insegna dell'essenzialità. I sostegni del Fratino erano squadrati, riprendendo la forma dell'asse che fungeva da ripiano. Questi poggiavano su una serie di piedini a pattino che venivano collegati da una o più traverse longitudinali.

Il tavolo a Fratino non è mai passato di moda, tanto che lo troviamo anche in case iper moderne e retrò: se nelle prime regala un contrasto inaspettato, nelle seconde è un elemento cardine per l'arredamento di stile. Tornando alla storia, il classico modello a Fratino si trasformò progressivamente, diventando meno massiccio e pesante e riducendo la lunghezza della tavola, in modo da essere utilizzato anche nelle case invece che esclusivamente nei conventi. Tuttavia, la lavorazione a massello è stata quella principalmente utilizzata fino al quindicesimo secolo. L'artigiano andava a ricavare il legno dalla zona più interna dell'albero e poi a lavorarlo. La consistenza e la resistenza dei tavoli del periodo si deve proprio al legno massello, compatto e durissimo.

Intorno al XV secolo, oltre ai tavoli da mensa, compaiono anche quelli puramente ornamentali o utilizzati come scrivania. Decisamente originali i tavoli a muro, inventati nel Seicento: i modelli più interessanti sono tutt'ora conservati nei musei fiorentini. Sempre nello stesso periodo abbiamo una rivisitazione del Fratino, che ora si presenta con un'asse stretta e lunga sorretta da due piedi terminanti con una tavola in legno. Dopo il periodo buio del Medioevo, ecco il Rinascimento, epoca particolarmente sfarzosa e ricca di luce, proprio per dare un colpo di spugna all'atmosfera cupa e ritirata dell'epoca precedente. La nuova filosofia di vita si riflette anche sull'arte e l'arredamento. Molto originale il tavolo a madia che oltre al ripiano e alle gambe, aveva anche una sorta di credenza nella parte sottostante nella quale si potevano sistemare le vivande o la biancheria per la tavola. Il legno è sempre duro e massiccio, così come lo spessore del ripiano. Tuttavia, questo si alleggerisce visivamente grazie ai piacevoli intarsi floreali.

Simile ma più leggero il tavolo ad asso di coppe che, rispetto al modello precedente, ha le gambe intagliate. Tra i vari modelli, anche i tavoli ovali ad asso di coppe, particolarmente apprezzati dai ceti ricchi della città. I tavoli rinascimentali ad asso di coppe si potevano anche presentare con ripiani rotondi o ottagonali, resi unici dalle dentellature presenti su tutto il loro perimetro. Abbastanza simile è il successivo tavolo con gambe a rocchetto, che avevano la caratteristica di formare un quadrato perfetto. La superficie si poteva invece trovare in diverse forme, come dimostrano i tanti tavoli ovali dell'epoca. Non era raro che questi mobili venissero ricavati da arredi sacri, trasformati abilmente dall'artigiano. Si arriva quindi all'epoca vittoriana: qui i tavoli cambiano radicalmente, introducendo il sostegno unico verticale al posto delle tradizionali quattro gambe o piedistalli. Piano e supporto sono finemente lavorati ed intarsiati.

Di straordinaria eleganza i tavoli francesi risalenti all'Ottocento. Arriva per la prima volta l'opzione del tavolo allungabile che farà fortuna per millenni e presente ancora oggi. I primi tavoli a prevederlo erano provvisti di assi semi nascoste che, una volta attivate le manovelle di ottone, si univano al ripiano principale, raddoppiandone o addirittura triplicandone la superficie. Le gambe potevano variare da un minimo di quattro ad un massimo di sei. Anche in età ottocentesca non era raro trovare tavoli ovali accanto a quelli di forma più tradizionale. Quello che si avvicina di più all'idea del tavolo moderno è il cosiddetto Bramante, concepito nel Dopoguerra. Al posto dei sostegni troviamo cavalletti, che permettevano anche di ripiegarlo all'occorrenza.

Lo stile dei tavoli 

I Tavoli si possono distinguere anche per lo stile artistico: il Barocco punta sull'eccesso, sulle decorazioni sontuose e sui materiali laccati, elementi che convergono congiuntamente anche per quanto riguarda i tavoli. Qui, sostegni e piedini sono lavorati a torciglione e arricchiti da applicazioni in rilievo. Tra le colorazioni più diffuse, l'oro e il bronzo in tutte le loro sfumature, spesso accostate al nero lacca del ripiano. Di forma solitamente rotonda sono invece i tavoli stile Luigi Filippo. La loro caratteristica principale è il fatto di avere un sostegno a colonna con eventuali scanalature che corrono su tutta la loro superficie. Molto belli e sontuosi i tavoli Impero. Si presentano con un ripiano piuttosto massiccio, che preferisce materiali quali il marmo e il legno pregiato.

Il sostegno è fornito da una colonna unica o, in alternativa, da quattro gambe che riprendono la solidità del ripiano. Conosciuti in tutto il mondo e ricercati i tavoli stile Luigi XVI, in cui le gambe perfettamente dritte e dalla texture liscia si combinano ad hoc con il piano in contrasto, abbellito da intagli ed intarsi di grande pregio. Da allora, la concezione del mobile e dell'arredamento stesso si è evoluto per andare incontro alle esigenze delle modernità, che voleva pezzi non solo belli da guardare ma anche funzionali e con una manutenzione semplice. Un risultato eccellente si ottenne con l'introduzione di materiali e rifiniture che agevolavano di gran lunga la pulizia. Stiamo parlando della cera lacca e delle tinte naturali all'anilina.

I tavoli passano dunque dal classico arcobaleno di marroni a una gamma completa di colorazioni. C'è chi ancora crede che i tavoli design siano troppo cari e addirittura poco funzionali. L'errore è tanto comune quanto grosso: i designer e i progettisti infatti, lavorano ogni giorno con entusiasmo e passione per dare vita a mobili e complementi d'arredo adatti alle esigenze della modernità, che vuole stile, funzionalità e durata nel tempo. Estetica ed uso vengono dunque coniugati in un solo pezzo. Non dimentichiamo poi che i mobili design sono particolarmente belli da vedere, grazie alla ricercatezza delle loro forme e alla pulizia delle linee.

Un solo pezzo, nella sua purezza, è in grado di trasformare completamente l'ambiente, dandogli vita nuova e carattere. Naturalmente occorre saper scegliere il tavolo giusto per la stanza e l'occasione di uso giusta. Per la cucina si preferiranno tavoli più grandi e spaziosi, magari realizzati con superfici molto semplici da pulire e refrattari a macchie e graffi. Per il soggiorno o la zona living, tavolini sistemati al posto giusto sapranno dare quegli accenti gradevoli che tanto ricerchiamo. Il design ha fatto passi da gigante in tutte le direzioni e alcune opere sono considerate dei veri e propri capolavori dell'arte moderna. Ne è un esempio il famoso Tavolo Tulip, figlio dell'ingegno del progettista Eero Saarinen. Il tavolo in questione, icona del design, fu creato negli anni Quaranta grazie ad una ricerca sull'arredamento moderno ideata dal museo MOMA di New York.

L'obiettivo della ricerca era quello di riuscire a realizzare pezzi unici e iper moderni che si inserissero nell'ambiente domestico nella maniera più naturale possibile. Il Tulip si distingue per le linee pulite e regolari e per la sua aria minimalista. Il ripiano, prima verniciato e poi laccato, può essere rotondo oppure leggermente allungato. Un breve cenno va riservato ai tavolini da salotto, che non possono mai mancare in una casa: tra i modelli più conosciuti e ricercati, il Cofee table di Isamu Noguchi: la struttura sottostante è incrociata, creando un piacevole gioco di linee e geometrie, mentre il ripiano è in prezioso cristallo. I supporti creano un bel contrasto con la parte superiore, essendo realizzati in legno di frassino. Altrettanto suggestivo il modello Rosalinda, creazione dell'artista nazionale Giò Ponti nel 1940 e ancora in commercio.

E' in legno e si può trovare in diverse colorazioni. Oggi il mercato ha infinite possibilità di scelta per quanto riguarda i tavoli design, sia per ciò che concerne la fattura che per materiali e colori. L'importante è selezionare l'opzione giusta. Da ricordare sempre lo stile architettonico dell'ambiente nel quale verrà inserito e di conseguenza il contesto. Love The Sign propone alla clientela privata e pubblica una gamma di tavoli rotonda completa. Le collezioni appartengono ai migliori designer conosciuti in ambito nazionale ed internazionale. Qualche esempio? I tavoli ovali di Caon Arreda sono perfetti per chi è alla ricerca della comodità e della praticità, pur senza rinunciare allo stile. Di impatto discreto, si inseriscono ad hoc sia nell'ambiente interno che esterno.

I supporti pieghevoli permettono di riporre il tavolo in un angolo quando non più necessario, guadagnando notevolmente spazio. I tavoli ovali Caon Arreda sono progettati da Luciano Bertoncini, designer che ama giocare con forme e colori, che combina sempre in modo insolito. I tavoli ovali sono realizzati in legno di faggio con colorazione a massello, dimostrazione pratica della loro solidità e durata nel tempo. La superficie è invece in un bel rivestimento laccato, da scegliere in diverse colorazione tutte davvero interessanti. Altrettanto degni di nota i tavoli ovali dell'azienda Slide, vero e proprio leader del settore dell'arredamento design.

Questi tavoli si fanno notare per eleganza e classe, grazie ai bellissimi ripiani in vetro e ai supporti, che diventano ora colonnine dal sapore classico ora supporti minimal super moderni. Un tavolo di questo tipo si inserisce senza problemi in qualsiasi stanza, dal salotto, alla zona living fino alla camera da letto. Per quanto riguarda la pulizia, sono sufficienti un panno morbido e un detergente specifico per vetri. Tutti i tavoli di LoveTheSign sono pezzi unici, non solo mobili ma opere d'arte che danno un valore aggiunto alla propria casa o ufficio.

Uno dei modelli più pregiati è dotato addirittura di una struttura luminosa che sorregge il ripiano. Un tavolo di questo tipo difficilmente passa inosservato e rende speciale anche la stanza più semplice. Tavolo, lampada o complemento d'arredo di stile, la scelta sta a voi. Ciò che conta è il risultato e qui si va sul sicuro. I tavoli ovali dei vari designer e delle collezioni presenti a catalogo sono disponibili in tante misure e dimensioni, così da poter scegliere il tavolo che meglio si adatta alle proprie esigenze. Ciò che li accomuna è l'amore per il design, che emerge in ogni loro singolo particolare. Espressivi, capaci di catalizzare l'attenzione e unici nel loro genere, i tavoli ovali LoveTheSign non hanno rivali.

Qual'è il luogo ideale per un tavolo ovale?

Grazie alle loro versatilità, si possono collocare in diverse stanze e utilizzare per vari scopi, da supporto per i nostri libri preferiti nell'angolo lettura, a tavolini per il salotto, fino a puri elementi d'arredo. Di qualità superiore anche i tavoli per la cucina, che uniscono alla piacevolezza estetica anche la funzionalità e la resistenza a graffi e macchie. Staranno benissimo sia con sedute in tinta che in colori contrastanti. Per valorizzarli al meglio, un'ottima idea è quella di porre sopra essi una o più lampade a sospensione che li illuminino a dovere e li facciano risaltare in tutta la loro bellezza.

Se la luce va a incontrarsi con i ripiani in vetro o cristallo poi, l'effetto visivo spettacolare è assicurato. I tavoli ovali si sposano ad hoc sia con mobili moderni e Hi Tech che classici e retrò. In questo secondo caso, daranno un'impronta particolare all'ambiente, contrastando con stile l'aspetto austero dei mobili antichi. LoveTheSign si avvale della collaborazione di progettisti e designer di fama internazionale, capaci di mettere sul mercato pezzi di eccezionale bellezza, all'altezza delle aspettative della clientela moderna e assolutamente da non perdere.

Tra questi troviamo ad esempio Ron Gilad, Anki Gneib, Centro stile Scab, Klaus Haapaniemi, Shape by Heikki Orvola, Gugliemo Berchicci, Luciano Bertoncini, Ronan & Erwan Bouroullec e tanti altri ancora. Lo spirito e la filosofia che li accomuna è l'amore per il design puro, quello che fa sognare pur senza risultare eccessivo e che rende funzionale e operativa una casa, luogo in cui si vive ma anche in cui si sogna si costruisce il proprio futuro.